Forze speciali egiziane in Siria? Si allarga il confronto tra Il Cairo e Ankara

Si allarga ulteriormente il confronto politico e militare tra Egitto e Turchia già ai ferri corti in Libia, nel Corno d’Africa e nel Mediterraneo Orientale. Secondo quanto riportato a inizio agosto dal sito Iran Wire, il governo egiziano avrebbe inviato militari delle forze speciali in Siria, nella zona vicino a Idlib e nella parte occidentale di Aleppo, ultimo fronte aperto tra le forze di Damasco e i ribelli sostenuti da Ankara

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Lo ha rivelato dal maggiore Yusuf al-Hamoud, ufficiale dell’Esercito Nazionale Siriano, milizia che fa capo ai ribelli, il quale sostiene che tra il 26 e il 27 luglio scorso sarebbero arrivati in Siria 148 membri delle forze speciali egiziane.

I militari egiziani sarebbero atterrati all’aeroporto di Hama, partendo sia dal Cairo che da Ismailia.

Di questi 148 soldati, 98 sarebbero stati trasferiti nella zona di Aleppo e schierati nella città di Khan al-Asal. I 50 soldati arrivati direttamente dal Cairo, invece, sarebbero basati nella città di Saraqib, vicino a Idlib.

Si tratta in entrambi i casi di postazioni di prima linea che inducono a ritenere che i militari egiziani non siano stati inviati solo con compiti di “osservatori” ma anche di combattimento.

Secondo la fonte questi trasferimenti sarebbero stati coordinati tra le forze egiziane e i Pasdaran iraniani al fine di addestrare l’esercito lealista siriano per le prossime offensive tese a liberare quella porzione di territorio nazionale. Aspetto che suscita però molte perplessità non solo perché un’intesa militare tra Egitto e Iran appare improbabile ma anche perché nei confronti della guerra civile siriana gli egiziani hanno sempre sostenuto Assad rispettando una linea coerente e spesso opposta a quella di molti paesi arabi.

Il Cairo ha sempre appoggiato Bashar Assad contro le milizie jihadiste sostenute da gran parte del mondo arabo e dell’Occidente oltre che dalla Turchia.

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Iran Wire ammette di non poter fornire alcuna conferma sull’autenticità della fonte, l’esercito egiziano non ha commentato l’indiscrezione mentre fonti diplomatiche del Cairo hanno negato in modo assoluto come ha fatto anche Kamal Amer, presidente della Commissione difesa e sicurezza del Parlamento egiziano.

Per poter inviare militari all’estero è necessaria l’approvazione parlamentare anche se, trattandosi di militari delle forze speciali, non si può escludere che l’operazione in Siria sia mantenuta segreta e quindi attuata solo col via libera del presidente, il generale Abdel Fattah al-Sisi.

La notizia del dispiegamento delle forze speciali egiziane a Idlib è stata invece confermata dall’agenzia di stampa di Stato turca Anadolu, che cita “fonti affidabili” non meglio specificate.

La notizia dell’invio di forze speciali egiziane a Idlib, se confermata, evidenzierebbe l’escalation della tensione tra Ankara e Il Cairo ma si inserirebbe perfettamente nelle recenti intese bilaterali siro-egiziane sostenute dagli Emirati Arabi Uniti.

Intese che hanno già visto combattenti filo-governativi siriani raggiungere la Libia per affiancare le forze dell’Esercito Nazionale Libico (LNA) di Khalifa Haftar appoggiate dall’Egitto. Non stupisce quindi che Il Cairo invii proprie truppe per affrontare quei ribelli siriani che Ankara ha in parte trasferito in Libia (oltre 15 mila i mercenari siriani sbarcati a Tripoli e Misurata) per affiancare le milizie del Governo di accordo nazionale (GNA).

Foto Ministero Difesa Egiziano e Twitter

 

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