Un fucile d’assalto per i piloti dei caccia russi Su-35 e Su-57

Secondo il giornale ufficiale della Difesa russa Krasnaya Zvezda, in occasione del recente Forum Army-2020 il Ministro Sergey Shoigu avrebbe richiesto alla società Kalashnikov Concern di finalizzare al più presto il fucile d’assalto automatico AM-17 per l’uso da parte dei piloti dei caccia Sukhoi Su-35 e Su-57.

E’ opinione di Shoigu infatti, che l’arma debba essere sottoposta ad alcune modifiche essenziali al fine di poter equipaggiare i piloti della Forza Aerospaziale russa, ovvero dimensioni e peso ottimali in modo da poter essere fornita in dotazione ai piloti.

Normalmente infatti ogni pilota militare porta in volo una pistola con almeno due scatole di cartucce da utilizzare per autodifesa in caso di espulsione sopra il territorio nemico (assieme ad una lunga lista di materiali che prevede persino monete d’oro e altri kit di sopravvivenza), ma l’AM-17 che è stata presentata per la prima volta in occasione del Forum Army-2020 è un “piccolo” fucile d’assalto lungo 74 cm e del peso di soli 2,5 kg.

Non è escluso insomma che possa essere dotato di ulteriori possibilità di smontaggio della canna che ne riduca la dimensione proprio sulla falsariga di quanto avvenuto sul fronte statunitense con la versione ultra compatta dell’M4, ovvero la Gau-5 A ASDW (Aircrew Self Defense Weapon) dotata di canna smontabile e i cui destinatari sono proprio i piloti dell’US Air Force.

L’AM-17 utilizza caricatori da 30 cartucce standard 5,45×39mm; è ambidestro essendo dotato di tutti i comandi su entrambi i lati ed è dotato di un calcio telescopico ripiegabile lateralmente che ne riduce la lunghezza complessiva a 49 cm. Può sparare ovviamente in modalità semiautomatica o completamente automatica e sul vivo di volata può essere installato un silenziatore tattico a sgancio rapido.

Foto Kalashnikov

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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