Conclusa l’operazione antipirateria della FREMM Martinengo nel Golfo di Guinea

E’ rientrata oggi a Taranto la fregata lanciamissili Martinengo, salpata il 1° settembre scorso, dopo oltre 111 giorni di attività operativa nelle acque del Golfo di Guinea infestate dalla pirateria. Dopo una breve sosta logistica nella base navale spagnola di Rota, la FREMM ha ripreso la navigazione verso la propria base di Taranto.

Grazie anche ai due elicotteri SH-90 e tre battelli pneumatici, l’Equipaggio del Martinengo e i team specialistici imbarcati della Brigata Marina San Marco (BMSM) e del 4° Gruppo Elicotteri, hanno avuto modo di intervenire efficacemente in numerosi scenari operativi.

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16.500 miglia percorse, 143 ore di volo, più di 500 unità mercantili monitorate, 164 interrogazioni a navi mercantili, contatti pressoché quotidiani con 87 navi italiane o appartenenti ad armatori nazionali operanti nell’area, sono solo alcuni dei numeri che hanno caratterizzato questa missione.

Diversi gli eventi di pirateria in cui la fregata italiana è intervenuta. A partire dal più rilevante, il 7 novembre, quando l’Unità ha sventato un attacco di pirati in corso sulla nave battente bandiera di Singapore “Torm Alexandra”, mettendo in fuga i pirati, ingaggiati anche in un breve scontro a fuoco con l’elicottero di bordo.

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Dopo soli 7 giorni l’Unità è intervenuta nuovamente a supporto della nave “Zhen Hua 7”, a bordo della quale era presente un marittimo di nazionalità cinese gravemente ferito che è stato messo in salvo dal personale sanitario della fregata italiana e successivamente trasferito in elicottero verso il più vicino ospedale dell’isola di Sao Tome e Principe. In altri due casi Nave Martinengo è riuscita a localizzare ed assistere due unità mercantili di cui si erano perse le tracce, in un caso addirittura per 6 lunghi giorni, in seguito ad attacchi di pirateria.

VIDEO –  https://marinamilitare.app.box.com/s/036uu7825l73rw6c2ntkjxzcxv6ay8c5

Tra i traguardi operativi raggiunti, va anche annoverata l’importante opportunità di coordinamento offerta dalla contestuale presenza in area di altre Marine alleate, Stati Uniti, Francia e Spagna in particolare, e di capacity building e cooperazione con le Marine regionali. Ghana, Togo, Benin, Costa d’Avorio, Congo e in particolare Nigeria, sono i Paesi con le cui Marine sono state condotte esercitazioni congiunte con l’obiettivo condiviso di incrementare l’interoperabilità tra i vari assetti e contribuire a migliorare le condizioni di sicurezza marittima nella regione.

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Infine, non meno importanti sono state le esercitazioni di sicurezza marittima organizzate in concorso con le associazioni dell’armatoria nazionale Confitarma ed Assoarmatori e che hanno coinvolto il tanker Enrico Fermi e la porta-container MSC Augusta in realistici scenari di antipirateria, nonché un’esercitazione sviluppata con un’installazione off-shore gestita da ENI in Nigeria.

(con fonte comunicato Marina Militare)

 

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