Un caccia per le Filippine: dagli USA luce verde agli F-16

 

 

Luce verde del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti alla richiesta avanzata da Manila per l’acquisizione di caccia F-16 e sistemi d’arma destinati al potenziamento della Forza Aerea Filippina (PAF).

La notizia, pubblicata da diverse riviste internazionali e diramata giovedì scorso dalla Defense Security Cooperation Agency (DSCA), garantisce la vendita di 12 F-16 Fighting Falcon, 10 nella versione monoposto F-16C Block 70/72 e due nella versione biposto F-16D Block 70/72, con 15 radar Northrop Grumman AN/APG-83 SABR e 24 missili aria-aria avanzati a medio raggio Raytheon AIM-120 nella variante C-7 o C-8, il tutto per un valore totale di 2,43 miliardi di dollari.

Inoltre, è prevista la fornitura di bombe e relativi Kit di guida GPS/laser, del supporto tecnico e di tutte le attrezzature associate. Con altre due notifiche separate, rilasciate anch’esse nello stesso periodo, Washington ha inoltre autorizzato le Filippine ad acquistare 24 missili aria-aria Raytheon Technologies AIM-9X Block II Sidewinder e 12 missili antinave Boeing AGM-84L-1 Harpoon Block II, rispettivamente per un valore di 42,4 milioni di dollari e di 120 milioni di dollari.

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La versione Block 70/72 dell’F-16 offerta alle Filippine è l’ultima realizzata da Lockheed Martin, quella che molti paesi occidentali ed alleati USA utilizzano come velivolo di punta. Il miglioramento chiave è rappresentato dal radar multifunzione array attivo a scansione elettronica (AESA) AN/APG-83, apparato inoltre adattato ad alcune precedenti versioni F-16 che da tempo costituiscono le flotte di diversi utenti della regione Asia-Pacifico, come nel caso di Singapore, Corea del Sud e Taiwan.

La Block 70/72 è dotata di nuove funzionalità avanzate basate sulla configurazione dell’F-16V Viper, dal sistema di navigazione GPS di precisione al sistema automatico di prevenzione delle collisioni al suolo (Auto GCAS). Aggiornati anche i sistemi d’arma e l’avionica che, grazie ai miglioramenti apportati, garantisce ora una durata maggiore del velivolo – il 50% in più rispetto alla versione precedente -, una capacità che assicura l’operatività dell’F-16 fino al 2060.

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Attualmente, l’aereo da combattimento schierato in prima linea da PAF è il Korea Aerospace Industries FA-50PH (nella foto sotto), un jet da attacco leggero basato sull’addestratore avanzato T-50 Golden Eagle. Dotato di un motore turbofan General Electric F404-GE-102 che sviluppa 17.700 libbre di spinta con post-bruciatore, l’FA-50PA può contare su un ampio campo visivo head-up display (HUD), su un display multifunzione a colori (MFD), su una strumentazione digitale del motore e su comandi anteriori integrati.

Il jet si avvale, inoltre, di una serie di sistemi di controllo del volo (fly-by-wire digitale, stick attivo, unità di alimentazione elettrica di emergenza, break-by-wire digitale e sistema elettrico a tripla ridondanza) e di un cockpit che integra un generatore di ossigeno a bordo (OBOGS). Il Night Vision Imaging System (NVIS) garantisce, infine, la capacità di missione durante il giorno e la notte.

PAF

Il sistema d’arma, sufficientemente ampio da coprire molteplici minacce e complessi scenari di battaglia, è altresì composto da missili aria-aria a corto raggio AIM-9 Sidewinder, missili tattici aria-terra AGM-65 Maverick (AGM), GBU-38/B Joint Direct Attack Munitions (JDAM), CBU- 105 Sensor Fused Weapon (SFW), bombe Mk-82 Low Drag General Purpose (LDGP), Cluster Bomb Units (CBU), un lanciarazzi LAU-3/A da 19 tubi da 2,75 pollici per sparare razzi aerei a pinna pieghevole (FFAR) e da una mitragliatrice interna Glating 20 mm a tre canne.

Con la fornitura dei missili a volo radente Harpoon (radar attivo di acquisizione terminale degli obiettivi e testata ad alta penetrazione armata con 221 kg di esplosivo Destex ad alto potenziale) Washington punta ad appoggiare le Filippine nell’annosa questione sulle isole contese a Pechino nel Mar Cinese Meridionale.

Al Programma filippino Horizon 2 per l’acquisizione di un caccia multiruolo partecipa anche Saab con lo JAS 39C/D Gripen.

(IT Log Defence)

Foto Lockheed Martin e Aeronautica Filippina

 

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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