In Mali i francesi uccidono un altro leader qaedista

 

 

Poco meno di una settimana dopo aver annunciato l’uccisione in Mali di 5 membri del Gruppo di supporto per l’Islam e i musulmani (GSIM), branca di al-Qaeda nel Sagel, il comando francese dell’Operazione Barkhane ha confermato che tra le vittime del raid effettuato da un MQ9 Reaper dell’Armée de l’Air et de l’Espace era effettivamente Nasser al-Tergui, alias Saghid Ag Alkhoror, capo della katiba di Gourma. La sua morte è stata confermata da una milizia tuareg fedele al governo maliano.

L’operazione è avvenuta il 15 ottobre, dopo che un veicolo con a bordo cinque persone è stato individuato da un drone francese mentre si dirigeva verso Hombori. Il lavoro di intelligence ha poi permesso di determinare la presenza a bordo di Nasser al-Tergui.

I cinque uomini, seguiti dal drone francese, si sono fermati nei pressi di un campo nomadi per la notte per poi riprendere il viaggio la mattina seguente quando è avvenuto l’attacco aereo seguito da sopralluogo effettuato dalle forze speciali elitrasportate.

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Quindi, un gruppo di commando è stato poi trasportato in elicottero sul posto per riferire i risultati degli attacchi e recuperare materiale di intelligence. Questi sono ancora in funzione.

Nasser al-Tergui si era unito ad al-Qaeda nel Maghreb islamico [AQIM] nel 2012: era il capo della katiba di Gourma ma anche il vice di Abu Hamza al-Chinguetti, che a capo di quella di Gourma-Serma, è considerato “uno dei principali responsabili dell’espansione della minaccia terroristica in Mali e nel Sahel.

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Durio colpo anche per lo Stato Islamico in Nigeria dove il 22 ottobre il governo ha annunciato l’uccisione del nuovo leader dello Stato islamico in Africa occidentale (ISWA), appena una settimana dopo che Abuja aveva confermato la morte dell’ex capo del gruppo jihadista, Abu Musab al Barnaui.

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Nigeria, Babagana Monguno, ha riferito che un mese fa “il leader dell’ISWAa, Abu Musab al Barnaui, è stato eliminato” e “due giorni fa è stato eliminato anche il suo successore, Malam Bako”.

Monguno ha inoltre riferito che Bako è morto insieme a un comandante del gruppo. Il capo di stato maggiore dell’esercito nigeriano Lucky Irabor aveva annunciato il 14 ottobre la morte di Al Barnaui, figlio di Mohamed Yusuf, fondatore di Boko Haram, senza fornire ulteriori dettagli.

La morte di Al Barnaui, secondo il quotidiano nigeriano Daily Trust, sarebbe avvenuta a fine agosto. senza che l’ISWA avesse rilasciato dichiarazioni. L’operazione è avvenuta nella foresta di Sambisa, principale roccaforte di Boko Haram, in cui è morto lo scorso maggio il leader del gruppo jihadista, Abubakar Shekau. La sua uccisione ha portato a un trasferimento delle forze di Boko Haram all’ISWA.

(con fonti Zone Militaire e ADNkronos)

Foto Ministero della Difesa francese

 

 

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