I virus Rootkit

 

I Rootkit coesistono con il mondo dell’informatica da oltre 20 anni, permettendo all’hacker di accedere a (quasi) qualsiasi computer.

 

Cosa sono i Rootkit?

Innanzitutto, i Rootkit sono dei malware, ovvero software malevoli creati ad hoc per attaccare i dispositivi (computer, tablet, server, smartphone, ecc.).

Infatti, questi malware attaccano dispositivi di tutti i tipi e sono in grado di accedere ai sistemi informatici perché in molti casi non vengono riconosciuti dai servizi di protezione. La pericolosità di questa minaccia non riguarda tanto i device che contengono qualche foto dei propri viaggi. Piuttosto, l’asticella di rischio si alza se l’oggetto dell’infezione sono i computer aziendali.

L’attività Rootkit coinvolge senza alcun dubbio dati più che sensibili: dai clienti, fornitori, brevetti, progetti, informazioni economiche, situazioni finanziarie, dati in generale e molto altro. L’obiettivo di un hacker creatore di Rootkit sarà quello di fornire il pacchetto completo di azioni necessarie per accedere al computer di qualcun’altro.

 

Gli effetti della presenza di un Rootkit sul pc

Non appena un Rootkit riesce ad annidarsi in un pc, permette l’accesso da parte dell’hacker al pari di un amministratore di sistema.

L’accesso al dispositivo viene effettuato a completa insaputa dell’user proprietario del pc. E non ci sono sintomi evidenti che ne determinano la presenza.

Considerato quanto è difficile rilevare la minaccia di un Rootkit e distinguerne chiaramente i sintomi, è essenziale rivolgersi ad esperti certificati, specialisti che conoscono i processi adatti alla rimozione Rootkit e tutte le soluzioni anti-Rootkit.

 

Quali sono gli effetti nelle aziende

Questi virus sono spesso causa di molti problemi tanto per le aziende più piccole quanto per quelle più grandi: informazioni strategiche o confidenziali, progetti di marketing aziendale e tutto il resto possono essere intercettate da questo attacco informatico.

Al di là dei rischi interni, la questione fa scaturire anche problemi legali per l’azienda. Infatti, sono i dati dei clienti che potrebbero essere sottratti, o quelli degli altri agenti commerciali, o quelli della filiera di produzione.

 

Quali sono i sintomi per riconoscere un Rootkit

Nonostante tutto avvenga a completa insaputa dell’user del computer, va comunque sottolineato che alcuni sintomi possono essere individuati come possibili indicatori della presenza di un Rootkit.

Ecco qui di seguito l’elenco di possibili sintomi di un attacco Rootkit:

  • Funzionamenti anomali del dispositivo
  • Strani processi attivi
  • Rallentamento della navigazione web o del dispositivo stesso
  • Software sconosciuti installati
  • Alterazione sospetta delle impostazioni di sistema
  • Comparsa delle BSOD(schermate blu di errore)

 

Come si rimuove un Rootkit

Esistono metodi per rendere inefficaci questi software. La rimozione un Rootkit virus può risolversi attraverso l’implementazione di software endpoint professionali o addirittura attraverso l’intervento diretto di uno specialista.

Questa seconda opzione può rivelarsi necessaria qual ora il software maligno sia presente all’interno di una rete aziendale: l’intera filiera potrebbe essere esposta a rischi incalcolabili.

 

Il rischio del fai da te per la rimozione

Quando si cercano notizie e informazioni sulla rimozione dei malware dai device aziendali, ci si imbatte molto spesso in qualche articolo sul fai da te. Cercando si trovano spesso software gratuiti che vengono indicati come removal di Rootkit.

Occorre tuttavia fare attenzione, poiché spesso celano sorprese indesiderate: questi programmi spacciati per sanificatori Rootkit, una volta installati, sono essi stessi i portatori di malware. Ecco perché vale la pensa affidarsi ad un’azienda certificata.

I tecnici qualificati non ricorrono a queste metodologie. Piuttosto propongono diverse soluzioni professionali e qualitativamente certificate.

 

Come prevenire il problema

Le tecnologie di oggi sono in costante avanzamento: le reti aziendali più frammentate e complesse, l’aumento del numero di device e degli oggetti presenti in azienda, sono tutte ragioni che ci spingono a sottolineare caldamente che l’unico vero modo per prevenire i Rootkit sta nella scelta di affidarsi a dei tecnici qualificati per una consulenza preventiva che metta tutti i device in nostro possesso a pieno riparo da qualsiasi attacco possibile.

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Claudio Di GiuseppeVedi tutti gli articoli

Diplomato in chimica a Roma, si laurea in sociologia per poi specializzarsi in comunicazione, valutazione e ricerca sociale. Si dedica allo studio di internet, della comunicazione digitale e del marketing, conseguendo un master negli Stati Uniti, a Los Angeles. Successivamente consegue un master di II livello in geopolitica e sicurezza globale, in Italia. Attualmente è Junior Communication Specialist per Telsy, Gruppo TIM. Collabora con la Croce Rossa Italiana come operatore volontario e operatore in attività di protezione civile (OPEM).

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