Obici, mezzi corazzati, loitering munitions e mine antiuomo nelle nuove forniture a Kiev

 

(aggiornato alle 18,15)

Altri 800 milioni di dollari in assistenza alla sicurezza annunciati il 21 aprile dal Pentagono costituiscono l’ottavo pacchetto di aiuti in equipaggiamento militare prelevato dalle scorte statunitensi fornito all’Ucraina per un valore complessivo di oltre 4 miliardi di dollari. In questo pacchetto sono inclusi 72 obici da 155 mm M777  (nella foto sopra) con i veicoli di traino e 144.000 proiettili più 121 velivoli tattici senza pilota (munizioni circuitanti) Phoenix Ghost, prodotto da sviluppato da Aevex Aerospace in risposta ai requisiti ucraini, come ha affermato il portavoce del Pentagono John F. Kirby.

Si tratterebbe di un drone-kamikaze derivato dallo AeroVirinment Switchblade già fornito alle forze di Kiev in 700 esemplari (nell’immagine qui sotto) ma più piccolo e dotato di una maggiore autonomia messo a punto nei mesi scorsi.

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Secondo Kirby l’adozione del sistema Phoenix Ghost richiederà probabilmente un addestramento minima per il personale ucraino già istruito all’impiego degli Switchblade. La scorsa settimana gli Stati Uniti hanno annunciato che avrebbero spedito 18 obici M777 da 155 mm in Ucraina, insieme a 40.000 proiettili che ora saliranno a 90 esemplari con 184 mila proiettili.

“Questi 72 obici aggiuntivi aiuteranno sostanzialmente ad equipaggiare altri cinque battaglioni di artiglieria ucraini in linea con le loro esigenze, in particolare nel Donbass” ha detto Kirby.

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Questa la lista completa delle forniture statunitensi che includono mine antiuomo Claymore (nella foto sopra):

  • Oltre 1.400 lanciamissili antiaerei portatili Stinger;
  • Oltre 5.500 sistemi anti-carro Javelin;
  • Oltre 14.000 altri sistemi anti-carro;
  • Oltre 700 munizioni circuitanti Switchblade;
  • 90 obici da 155 mm e 184.000 colpi di artiglieria da 155 mm;
  • 72 veicoli tattici per il traino di obici da 155 mm;
  • 16 elicotteri Mi-17;
  • Centinaia di veicoli protetti multiuso HUMVEE;
  • 200 mezzi corazzati per il trasporto truppe M113;
  • Oltre 7.000 armi leggere;
  • Oltre 50.000.000 di munizioni per armi leggere;
  • 75.000 set di giubbotti antiproiettile ed elmetti;
  • 121 Munizioni circuitanti Phoenix Ghost;
  • Razzi a guida laser;
  • Droni tattici Puma;
  • Droni navali;
  • 14 radar d’artiglieria;
  • Quattro radar contro mortai;
  • Due radar di sorveglianza aerea;
  • Mine antiuomo M18A1 Claymore;
  • Esplosivi C-4 e attrezzature da demolizione per l’eliminazione degli ostacoli;
  • Sistemi di comunicazione tattica sicura;
  • Dispositivi per la visione notturna, immagini termiche, ottiche e telemetri laser;
  • Servizi di immagini da satelliti commerciali;
  • Equipaggiamento protettivo per l’eliminazione degli ordigni esplosivi;
  • Dispositivi di protezione chimica, biologica, radiologica, nucleare;
  • Forniture mediche e kit di pronto soccorso.

La gestione logistica della consegna di questi equipaggiamenti è affidata all’Eucom Control Center – Ukraine istituito a Stoccarda, in Germania,  dallo US European Commad (EUCOM) per supportare sia l’assistenza delle forze di sicurezza che l’assistenza umanitaria agli ucraini.

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Munizioni d’artiglieria abbandonate sul campo di battaglia 

 

“L’Eucom Control Center coordina e sincronizza la consegna tempestiva dei contributi di assistenza statunitensi, alleati e partner”, ha affermato Kirby. “Questa cellula si trova insieme al Centro di coordinamento internazionale dei donatori guidato dal Regno Unito, che coordina le risorse tra i nostri partner della comunità internazionale per consentire ai paesi di tutto il mondo di fornire equipaggiamento militare e aiuti alle forze armate dell’Ucraina”.

Il 21 aprile il Pentagono ha previsto che i primi voli partissero dagli Stati Uniti nelle successive 24-48 ore e che i primi carichi venissero consegnati in mani ucraine entro oggi.

Oltre agli Stati Uniti diversi altri paesi occidentali hanno fornito all’Ucraina aiuti militari e armi. Le ultime indiscrezioni circa le armi pesanti e i mezzi in arrivo riferiscono che la Polonia avrebbe inviato 40 carri armati T-72 e 60 veicoli corazzati BMP-1. “La Polonia ha fornito all’Ucraina attrezzature militari per un valore di circa 7 miliardi di zloty, più di 1,6 miliardi di dollari” ha dichiarato ieri su Twitter il portavoce del governo polacco, Piotr Muller.

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Armi antiaeree e anticarro occidentali fornite alle forze ucraine e cadute nelle mani dei russi

 

La Repubblica Ceca ha donato materiale militare per un valore di 45,2 milioni di euro, comprese armi leggere e missili ma i media locali hanno riferito che Praga ha inviato obici semoventi Dana, lanciarazzi RM-70 Grad, carri armati T-72, veicoli da combattimento di fanteria BMP-1 e persino alcuni obici semoventi da 122 mm 122 mm 2s1  Gvozdika, da tempo non più in servizio con l’esercito ceco e trasferiti a bordo di camion civili coperti da teli che ne consentono però la facile identificazione come mostra la foto qui sotto.

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Oltre a inviare i veicoli corazzati Stormer con sistema lanciamissili antiaerei Starstreak (nella foto sotto), la Gran Bretagna sembra aver concordato con Varsavia la fornitura di carri Challenger 2 di cui Londra schiera 220 esemplari (più altri 150 in riserva) di cui solo 130 destinati ad essere aggiornati allo standard Challenger 3.

La cessione di una parte dei carri del British Army permetterebbe alla Polonia di fornire all’Ucraina un altro stock di carri armati T-72 (di cui Varsavia allinea 380 esemplari destinati a venire in parte rimpiazzati da 250 carri statunitensi MiA2 Abrams) senza indebolire le proprie forze corazzate che contano circa 850 tank e sono le più nutrite d’Europa.

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Il primo ministro britannico Boris Johnson ha affermato ieri che militari ucraini vengono addestrati nel Regno Unito all’uso dei veicoli blindati che Londra intende fornire alle forze armate di Kiev per contrastare l’invasione russa. “Posso dire che al momento stiamo addestrando gli ucraini in Polonia all’uso delle difese antiaeree (i missili Starstreak -NdR), e nel Regno Unito all’uso di veicoli blindati”.

Si tratterebbe di veicoli ruotati 4×4 Jackal e Foxhound. I media britannici hanno riferito di forze speciali dello Special Air Service impegnati in Ucraina ad addestrare i colleghi ucraini, secondo indiscrezioni di fonte russa a compiere incursioni e sabotaggi dietro le linee delle forze russe nei territori occupati.

Fonti di stampa tedesca confermano invece che Berlino avrebbe tolto dalla lista delle armi da fornire a Kiev i mezzi corazzati che includevano carri armati Leopard 2, veicoli da combattimento Puma e Marder, veicoli corazzati trasporto truppe Boxer e Fuchs, oltre a lanciarazzi multipli e missili antinave. Nonostante le critiche del governo ucraino il ministero della Difesa ha confermato ieri di utilizzare un sistema di export basato sullo “scambio circolare”.

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In pratica alcuni Paesi Nato dell’Europa orientale manderanno armamenti e mezzi di concezione russo/sovietica in Ucraina e la Germania integrerà con nuove dotazioni di sua produzione tali equipaggiamenti alle forze dei paesi alleati. La motivazione tecnica di questa decisione è che per gli armamenti di tipo russo/sovietico l’esercito ucraino non ha bisogno di addestramento.

La Slovenia ha dato la disponibilità a inviare in Ucraina una quarantina di tank M-84 (versione jugoslava del T-72 russo) e la Germania compenserà la fornitura con cingolati da combattimento Marder e ruotati Fox.

Per ora non vi sono conferme circa la fornitura di aerei da combattimento da parte delle nazioni aderenti alla NATO ma l’Aeronautica Ucraina avrebbe reso nuovamente operativi circa 20 velivoli (probabilmente Mig 29 e Sukhoi Su-25) grazie all’afflusso di pezzi di ricambio. Lo ha riportato la Cnn, citando fonti della Difesa statunitense. Sebbene non sia stato specificato quale paese abbia fornito i ricambi, gli Stati Uniti e altri paesi hanno lavorato “per ottenere i pezzi necessari alla manutenzione”. Attualmente, l’Ucraina ha più’ aerei rispetto a tre settimane fa.

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Razzi campali in un deposito di munizioni ucraino nel Donbass caduto in mano ai russi 

 

Il 20 aprile l’account Twitter ufficiale dell’Aeronautica Ucraina ha reso noto che “L’Ucraina non ha ricevuto nuovi aerei dai partner! Con l’assistenza del governo degli Stati Uniti ha ricevuto pezzi di ricambio e componenti per il ripristino e la riparazione della flotta di aeromobili delle forze armate, che consentiranno di mettere in servizio più velivoli”.

Le richieste di Kiev relative ad artiglieria, mezzi corazzati, elicotteri e aerei sembrano indicare che gran parte dell’armamento pesante che equipaggiava le forze ucraine all’inizio della guerra è andato perduto nei primi due mesi di guerra insieme a gran parte dei depositi, basi, magazzini e del pur poderoso apparato industrial-militare.

Le forniture di obici M177, veicoli corazzati e blindati statunitensi e britannici così come di altri mezzi non sono compatibili con la logistica ucraina e richiederanno una costante assistenza da parte degli sponsor NATO di Kiev per impiego e manutenzione.

Se poi aggiungiamo che altri mezzi corazzati e artiglierie di diverso tipo verranno messi a disposizione da altre nazioni europee il rischio che le forze di Kiev debbano affrontare, oltre alla guerra contro la Russia, un vero e proprio incubo logistico potrebbe diventare presto concreto.

Dodici semoventi ruotati da 155 mm Caesar sono in arrivo dalla Francia (che ha già inviato missili antiaerei Mistral e anticarro Milan  e che li rimpiazzerà con i nuovissimi Caesar NG), due o tre dozzine di semoventi ruotati DANA da 152 mm dalla Repubblica Ceca (che potrebbe fornire anche una sessantina di carri T-72 attualmente in riserva) e semoventi cingolati da 155mm Pzh 2000 dall’Olanda che ne mantiene una trentina in Riserva oltre ai 24 operativi mentre il Belgio metterebbe a disposizione diversi semoventi M109A2 dei 120 disponibili nei depositi.

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L’Italia sembra stia valutando di fornire a Kiev semoventi cingolati M-109L  (nella foto sopra) radiati da tempo dall’Esercito che dopo averne ceduti 70 al Pakistan e 10 a Gibuti negli anni scorsi ne avrebbe ancora 120 nei depositi ma in pessimo stato di conservazione.

Roma mantiene il riserbo sulle forniture belliche a Kiev ma starebbe valutando di cedere all’Ucraina anche diversi veicoli protetti 4×4 Lince della prima serie, blindo Centauro 1 con cannone da 105 mm, cannoni trainati da 155 mm FH70 (una sessantina in riserva oltre ai 90 in servizio) e secondo fonti giornalistiche anche gli obsoleti semoventi antiaerei SIDAM-25 su scafo M113 di cui circa 250 esemplari sono in riserva.

Enormi quantità di armi, veicoli e munizioni di tipo diverso sono in arrivo nell’Ucraina devastata dalla guerra le cui forze armate avranno enormi difficoltà a gestirle almeno nell’immediato mentre in prospettiva la guerra in atto sembra già configurare un profondo mutamento delle forze armate ucraine, destinate progressivamente a divenire “standard NATO” sotto il profilo di addestramento, procedure ed equipaggiamenti.

 

Foto:  US DoD, AeroVironment, British Army, Twitter, Min. Difesa Ucraino, Esercito Italiano e Min.Difesa Russo.

 

 

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