La formazione FOSAM/BIAM degli incursori dell’ Aeronautica Militare

 

 

Il Comparto Operazioni Speciali dell’Aeronautica Militare (ComOS – AM) è costituito dalla 1° Brigata Aerea Operazioni Speciali (BAOS) di Furbara, da cui dipendono direttamente due stormi, il 17° Stormo Incursori, anch’esso di stanza a Furbara, ed il 9° Stormo di Grazzanise (CE), reparto di Supporto Aereo alle Operazioni Speciali che oggi impiega la totalità degli elicotteri HH-101A Caesar della forza armata, avendo ricevuto anche le macchine precedentemente assegnate al 15° Stormo di Cervia.

Il 17° Stormo rappresenta l’elemento di punta del comparto, che esprime la capacità di condurre operazioni non convenzionali di interesse strategico ed è posto, per l’impiego operativo, alle dipendenze del COFS, il Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali.

La struttura del reparto ricalca quella di uno stormo convenzionale. Dal comandante, un Colonnello, dipendono, oltre al vice-comandante, l’Ufficio Comando, l’Ufficio Operazioni, il Servizio Locale Prevenzione e Protezione e l’Infermeria di Corpo, mentre per la parte operativa troviamo, accanto al Servizio Amministrativo, al Gruppo Servizi di Supporto ed alla Compagnia Protezione delle Forze, i due elementi fondamentali: il Gruppo Operativo ed il Gruppo Addestramento.

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Nel Gruppo Operativo, comandato da un ufficiale superiore coadiuvato da una Segreteria ed una Sezione Operazioni, sono presenti aliquote di Incursori in grado di svolgere, oltre alle missioni tipiche delle Forze Speciali quali Azioni Dirette, Ricognizioni Speciali ed Assistenza Militare, anche i compiti che la nostra dottrina assegna ai soli reparti Incursori, ossia controterrorismo e liberazione di ostaggi e ricognizioni strategiche a supporto dell’intelligence nazionale.

A questo si aggiungono ulteriori missioni di spiccata connotazione aeronautica condotte nell’ambito della dottrina SOALI, Special Operations Air to Land Integration, ovvero le Assault Zone Operations, per le quali sono richieste ai Combat Controllers, qualificati Landing Zone Surveyors, Landing Zone Safety Officers, Landing Zone Controllers e Combat Weather Operators, le capacità di ricognire, validare e predisporre delle strisce di atterraggio preparate, semi o non preparate in ambienti semi permissivi o non permissivi, procedendo poi al controllo tattico del traffico aereo in fase di esecuzione delle operazioni.

E ancora le Precision Strike Operations, ovvero delle operazioni di Special Reconnaissance e Direct Action aeree che vedono impiegati gli incursori qualificati Joint Terminal Attack Controllers al fine di supportare degli attacchi aerei di precisione, mediante la designazione laser da terra di un obiettivo o fornendo coordinate precise agli assetti volanti per l’impiego di munizionamento a guida GPS.

Il Gruppo è suddiviso in quattro squadriglie poste agli ordini di ufficiale, la cui consistenza è ovviamente riservata ma che è noto permetta di dar vita ad uno o più Distaccamenti Operativi di forza variabile, determinata dalle specifiche esigenze della singola missione. In mancanza di un modulo operativo “standard” il personale viene scelto di volta in volta sulla base delle competenze e specializzazioni possedute (JTAC, Combat Medic, Sniper, ecc) per poter disporre, nel distaccamento così formato, delle funzioni operative necessarie allo svolgimento del compito.

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Accanto agli incursori il Gruppo Operativo dispone anche di una compagnia che raggruppa il personale qualificato STOS, Supporto Tattico per le Operazioni Speciali, operatori in grado di appoggiare l’azione degli incursori fornendo supporto tattico diretto anche nell’ambito di Operazioni Speciali, e di svolgere in autonomia altre missioni, in primo luogo attività di Personnel Recovery e Combat SAR in contesti semi o non permissivi.

Il Gruppo Addestramento provvede innanzi tutto alla selezione e formazione degli allievi destinati a divenire Incursori o Operatori STOS, avvalendosi degli istruttori presenti nella Sezione Addestramento Incursori.

Del Gruppo fanno parte inoltre la Sezione Addestramento Aviolancio, che cura l’attività aviolancistica con paracadute ad apertura comandata, la Sezione Sopravvivenza, che predispone i corsi di sopravvivenza, evasione e fuga per il personale del comparto, e la Sezione EOR/EOD cui fanno capo artificieri e specialisti nel disinnesco di ordigni esplosivi.

 

L’accesso alla componente operativa del 17° Stormo avviene tramite tre fonti differenti:

  • Bando interno emesso dalla Direzione Impiego Personale Militare AM su proposta del Comando Squadra Aerea (da cui dipende la BAOS) e rivolto al personale già in servizio, ufficiali, sottufficiali, graduati (VSP) e Volontari in Ferma Prefissata appartenenti a tutte le categorie (con alcune eccezioni per incarichi particolari). Il limite di età è fissato a 32 anni, 35 per gli ufficiali.
  • Reclutamento diretto dagli istituti di formazione, aperto a ufficiali e marescialli che stanno completando il loro iter formativo.
  • Bando esterno rivolto al personale civile non ancora in servizio. E’ la forma di reclutamento destinata a divenire predominante e che permette di avere una base di selezione numericamente più ampia e di brevettare personale molto più giovane, destinato a rimanere pienamente operativo per molti anni. E’un vero concorso pubblico, emesso dalla Direzione Generale per il Personale Militare del Ministero della Difesa su proposta dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, relativo all’arruolamento di Volontari in Ferma Prefissata di un anno (VFP1). Questi sono suddivisi tra “ordinari”, cioè per categorie varie che saranno assegnate in seguito dalla Forza Armata, e aspiranti al Comparto Operazioni Speciali – ComOS con incarichi STOS/Incursori. Il personale civile che aderisce al bando per l’impiego nel Comparto OS deve inizialmente espletare le stesse fasi selettive previste per gli aspiranti del settore “ordinario”, inizialmente presso la SVAM di Taranto, la Scuola Volontari Aeronautica Militare, per le agevoli prove fisiche e quindi al Centro Aeromedico Psicofisiologico di Bari per la determinazione dell’idoneità psico-attitudinale. Solo a questo punto i candidati per il settore d’impiego STOS/Incursori, già risultati idonei quali VFP1 ordinari, vengono inviati presso il 17° Stormo o presso altro Ente per l’effettuazione delle prove attitudinali e di efficienza fisica specifiche per il loro settore di impiego. La situazione non dovrebbe sostanzialmente cambiare nel prossimo futuro, quando la figura del VFP1 verrà rimpiazzata dal VFI, il Volontario in Ferma Iniziale di durata triennale.

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Le prove di efficienza fisica sono 13 e comprendono:

  • Corsa piana di 400 metri nel tempo massimo di 75 secondi.
  • Un minimo di 8 trazioni alla sbarra.
  • Almeno 15 piegamenti sulle braccia eseguiti indossando un giubbetto zavorrato di 20 kg.
  • Plank con giubbetto zavorrato di 20 kg per almeno 150 secondi.
  • Un minimo di 15 stacchi da terra eseguiti sollevando 2 kettlebells da 24 kg ciascuno.
  • Almeno 20 affondi camminati continuativi, effettuati con giubbetto zavorrato da 20 kg .
  • Corsa piana di 3000 metri nel tempo massimo di 15 minuti.
  • Salita alla fune di 5 metri entro 15 secondi.
  • Trasporto ferito di 75/80 kg per 200 metri nel tempo massimo di 75 secondi.
  • 100 metri di nuoto a stile libero in un tempo inferiore a 145 secondi.
  • Tuffo in piscina da piattaforma posta a 5 metri di altezza.
  • Galleggiamento con le braccia fuori dall’acqua per almeno 40 secondi.
  • Rana subacquea in apnea per 25 metri.

Il tuffo dalla piattaforma è considerata prova di sbarramento (superata o non superata), mentre le altre 12, se eseguite entro i limiti previsti, comportano l’assegnazione di un punteggio di merito da 1 a 3 punti, quindi con un totale massimo di 36. Non sono invece assegnati punti se i minimi non sono raggiunti.

I criteri di giudizio prevedono che le prove di efficienza fisica siano superate in presenza di un punteggio complessivo di almeno 22/36.

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Le prove fisiche sono accompagnate da una valutazione dell’area di efficienza intellettiva, costituita da un colloquio tendente a sondare le motivazioni, le attitudini e le aspirazioni del candidato. Al termine i quattro membri della commissione esprimeranno un giudizio con un punteggio compreso tra 1 e 10 punti. Un punteggio uguale o maggiore di sedici su quaranta determina il superamento della prova e comporta, unitamente all’esito delle prove fisiche, la formazione di una prima graduatoria provvisoria di merito.

Superate le prove selettive gli aspiranti sono indirizzati presso l’Istituto di Medicina Aerospaziale (IMAS) di Roma per essere sottoposti ad accurati accertamenti medici, specifici per il settore di impiego nel Comparto OS. Ottenuta la piena idoneità sanitaria i candidati, inseriti in una graduatoria finale di merito, vengono arruolati nell’Aeronautica ed inviati presso la Scuola Volontari Aeronautica Militare (SVAM) di Taranto per l’incorporamento e la frequenza del corso di formazione basica di alcune settimane, comune a tutti i volontari di truppa della Forza Armata.

Al termine gli aspiranti STOS/Incursori si ripresentano a Furbara per affrontare, unitamente all’eventuale personale già in servizio che abbia aderito ad un bando interno, l’ultimo ostacolo della selezione, il Tirocinio della durata di 10 giorni.

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Si tratta di una fase molto impegnativa e selettiva, tesa a verificare la determinazione, la motivazione e l’equilibrio caratteriale degli aspiranti, per accertare la loro capacità di sopportare la fatica fisica ed i disagi mantenendo la concentrazione necessaria a reagire con lucidità in situazioni di stress fisico e mentale.

Chi supera positivamente il tirocinio, sia VFP1 (in futuro VFI) appena arruolati che personale già in servizio dei vari ruoli, accede ai corsi di formazione e specializzazione del Comparto, iniziando la frequenza del corso FOS-AM, Forze per Operazioni Speciali dell’Aeronautica Militare.

 

Il Corso FOS-AM

La base di Furbara, sede della 1° BAOS e del 17° Stormo, rappresenta, per gli standard nazionali, il luogo ideale per ospitare un’unità di Forze Speciali, disponendo al proprio interno di vaste zone addestrative, una pista di atterraggio per elicotteri ed aerei da trasporto, un poligono con numerose postazioni di tiro ed una linea sniper di 1000 metri, spazi per l’impiego degli esplosivi, darsena per il rimessaggio di battelli e gommoni, ampi spazi per il rischieramento di altri reparti, depositi e costruzioni per il ricovero di mezzi e materiali di vario tipo.

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Specifiche direttive dello Stato Maggiore Aeronautica assicurano un adeguato flusso di risorse finanziarie, cui si aggiungono ulteriori fondi interforze provenienti dal COFS, utilizzati a beneficio dell’intero comparto delle Forze Speciali nazionali. Ciò ha permesso la realizzazione di nuove strutture d’avanguardia, quali la torre di ardimento, che unisce alle classiche funzioni di addestramento alle tecniche di arrampicata e di discesa la presenza di numerose postazioni di tiro inclinato, propedeutiche all’impiego degli sniper da elicottero, o un’avanzata breaching house, in cui sperimentare le tecniche di apertura e forzatura dei varchi di ingresso negli edifici. In tutta la base fervono i lavori per l’adeguamento delle infrastrutture ricettive e tecnico-addestrative, che faranno di Furbara il principale polo di riferimento delle Forze Speciali Italiane.

E’ in tale contesto, estremamente favorevole dal punto di vista addestrativo, che si svolge il corso FOS-AM, un corso basico comune a tutto il comparto della durata complessiva di 39 settimane, salvo ritardi dovuti a cause di forza maggiore. E’ Suddiviso in due parti:

FOS-AM 1° livello basico composto da due moduli:

  • Topografia e Navigazione Terrestre (TNT) di 9 settimane dedicate a studio teorico ed a marce topografiche, oltre che all’apprendimento delle corrette tecniche di orientamento e di navigazione terrestre, diurna e notturna.
  • Addestramento al Combattimento Terrestre e anfibio basico (ACTA basico) di 10 settimane, in cui si apprendono i primi rudimenti dell’addestramento individuale, quali mascheramento, mimetizzazione, movimento tattico, superamento ostacoli naturali, guado, armi e tiro, impiego basico degli apparati delle trasmissioni (HF, VHF), acquisizione della patente militare e formazione sanitaria di base secondo il modulo BLS – Basic Life Support.

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Tutti i VFP1 che attualmente superano il 1° livello del corso FOS-AM accedono di diritto ad un concorso straordinario per Volontari in Ferma Prefissata Quadriennale (VFP4) a loro dedicato, per poter proseguire il loro iter di formazione per l’accesso al Comparto Operazioni Speciali dell’Aeronautica. Tale passaggio ovviamente non sarà più necessario per i futuri VFI.

FOS-AM 2° livello avanzato che comprende i moduli:

  • ACTA avanzato di 13 settimane, che include l’acquisizione delle procedure tecniche e tattiche della pattuglia da combattimento (movimento, soste tattiche, colpi di mano, imboscate, contro imboscate e reazioni automatiche immediate in caso di compromissione), addestramento all’aerocooperazione ed alla discesa da elicottero in corda doppia o tramite fast rope, l’approfondimento delle missioni di ricognizione e sorveglianza degli obiettivi ed una formazione avanzata sulle procedure delle trasmissioni, incluse quelle satellitari, dati e foto. 2 settimane sono destinate all’addestramento al combattimento anfibio, che prevede l’uso di gommoni veloci, l’apprendimento delle tecniche di presa di terra e di nuoto operativo di superficie. Molto curata l’attività in poligono, cui è dedicata almeno una giornata a settimana per il miglioramento delle tecniche di tiro con le varie armi in dotazione.
  • Corso di paracadutismo di 4 settimane presso il C.A.PAR di Pisa per l’acquisizione del brevetto di paracadutista militare con la tecnica della fune di vincolo.
  • Corso Survival Evasion Resistance Escape Charlie Plus (SERE-C+), un modulo molto impegnativo e selettivo di 3 settimane. La prima è sostanzialmente statica, destinata all’apprendimento delle tecniche di sopravvivenza di base, sfruttando le risorse presenti nei vari ambienti per procacciarsi cibo ed acqua, accendere un fuoco, trovare un rifugio, costruirsi equipaggiamenti di fortuna, orientarsi. Nella seconda settimana, di sopravvivenza avanzata e dinamica, gli allievi pianificano e conducono una missione che si conclude con la mancata estrazione, la dispersione del personale e l’isolamento operativo. La prosecuzione di questa fase dinamica ci porta alla terza settimana, che vede la cattura dei frequentatori ed è dedicata alle tecniche di resistenza agli interrogatori ed alla condotta post-cattura seconde le procedure CAC – Conduct After Capture.

Ognuno dei moduli elencati prevede una valutazione finale espressa in ventesimi ed il cui superamento è condizione essenziale per la prosecuzione dell’iter.

Al completamento con successo del corso FOS-AM gli allievi acquisiscono la qualifica di Operatore STOS, Supporto Tattico per le Operazioni Speciali. Chi ha conseguito un punteggio finale pari o superiore a 14/20 può accedere, se lo desidera, al corso per il brevetto di Incursore dell’Aeronautica Militare (BI-AM), mentre il restante personale affluisce alla compagnia STOS per il conseguimento della Combat Readiness, la Prontezza al Combattimento per Operatori STOS, che permetterà loro di essere impiegati in ambito nazionale ed internazionale anche a supporto di Operazioni Speciali.

La Combat Readiness STOS si compone di ulteriori moduli specialistici:

  • Corso CQB – Close Quarter Battle per Operazioni Speciali di 4 settimane. Mediamente una è destinata ai tiri in poligono, per approfondimenti delle tecniche di tiro mirato ed istintivo, ricarica veloce, risoluzione malfunzionamenti e transizione all’arma corta, due sono dedicate alle tattiche e procedure di movimento e combattimento in ambito urbano all’esterno degli edifici, mentre l’ultima è destinata all’approfondimento delle tecniche di difesa personale e combattimento corpo a corpo.
  • Corso di estricazione ed aerosoccorso per missioni di Personnel Recovery di 4 settimane. Contempla le tecniche di ricerca, individuazione e recupero di personale rimasto isolato in ambiente ostile. Tali missioni, in particolare per il salvataggio di equipaggi aerei abbattuti oltre le linee, possono assumere i contorni di un’operazione di Combat SAR, caratterizzata da un quadro non completamente chiarificato, in contesti ad alto rischio e talvolta a carattere riservato. Le funzioni di Peronnel Recovery e Combat SAR rientrano tra quelle principali affidate agli Operatori STOS, sia appartenenti al nucleo già presente a Furbara che in quello di prevista attivazione presso il 9° Stormo di Grazzanise.
  • Corso di paracadutismo con la tecnica della caduta libera (TCL) di 4 settimane per l’abilitazione all’impiego di paracadute direzionali ad apertura comandata. In precedenza svolto anche direttamente in ambito aeronautico, è ora effettuato esclusivamente presso il Centro di Addestramento Paracadutismo dell’Esercito. Prevede l’utilizzo del cosiddetto tunnel del vento, una struttura che permette di ridurre i tempi di apprendimento.
  • Corso di abilitazione al tiro curvo con mortaio da 60 mm di una settimana presso la Scuola di Fanteria dell’Esercito di Cesano.

zavorrata 20 km (6)

L’Aeronautica ed il 17° Stormo stanno dedicando particolare cura al potenziamento della componente STOS, il cui ruolo e le cui funzioni sono destinate ad accrescersi nei prossimi anni. A tal fine è stata emessa in ambito Forza Armata una prima ricerca di personale da avviare, al di fuori dei normali canali di alimentazione, esclusivamente alla funzione STOS.  La sperimentazione, che non prevedeva limiti di età, ha dato esiti assai positivi, avendovi aderito elementi fortemente motivati, la maggioranza dei quali ha portato a termine felicemente la selezione e la successiva formazione.

I compiti assegnati agli Operatori STOS includono missioni di supporto alle Operazioni Speciali condotte dagli Incursori, quali la cinturazione dell’obiettivo, il controllo ed isolamento delle vie di accesso, il sostegno di fuoco e la presa in consegna di personale catturato o di ostaggi liberati. In operazioni autonome gli STOS forniscono come detto gli assetti dedicati alle missioni di Personnel Recovery e Combat SAR.

Gli equipaggi di volo del 9° Stormo, che deve interagire strettamente con gli operatori del 17°, debbono superare presso il Gruppo Addestramento di Furbara il corso Basico per le Operazioni Speciali dell’Aeronautica Militare (BOSAM). Tale formazione è destinata a piloti, specialisti e mitraglieri di bordo che già abbiano frequentato i moduli di sopravvivenza in mare ed in montagna previsti per il personale navigante. Delle 6 settimane totali 4 sono dedicate ai temi del movimento tattico e combattimento (elementi basici di topografia, tattiche di pattuglia, armi e tiro e reazioni automatiche immediate), mentre le ultime due sono costituite dal modulo SERE-C.

 

Il Corso BI-AM    

Al termine delle 39 settimane del corso FOS-AM gli Operatori STOS che hanno riportato un voto finale adeguato possono come detto proseguire l’iter formativo accedendo al corso BI-AM, Brevetto Incursori Aeronautica Militare, per il conseguimento del Brevetto di Incursore. E’ una formazione specialistica avanzata, suddivisa anch’essa in vari moduli successivi, ciascuno dei quali prevede una valutazione finale ed il cui positivo superamento costituisce requisito essenziale per la prosecuzione dell’iter. Il fallimento comporta in questa fase la permanenza in ambito STOS.

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Recentemente ristrutturato ed ampliato, il corso BI-AM prevede i seguenti moduli:

  • Tactical Combat Casualty Care, 1 settimana di formazione alle tecniche avanzate di medicina tattica per il soccorso immediato e la stabilizzazione dei feriti.
  • Demolizione Ostacoli, 4 settimane destinate all’apprendimento delle tecniche di maneggio ed uso degli esplosivi ai fini di sabotaggio e demolizione speditiva di ostacoli e manufatti.
  • Breaching e Maneggio Esplosivi per Forze Speciali, 3 settimane dedicate alle tecniche di penetrazione negli edifici con esplosivi in previsione di un’irruzione.
  • Close Quarter Battle per Operazioni Speciali di 5 settimane. Le prime 4 sono del tutto analoghe a quelle previste per la combat readiness degli Operatori STOS, mentre la quinta affronta le tattiche e procedure basiche di irruzione e movimento all’interno degli edifici, inizialmente con moduli standard di 4 operatori, ognuno dei quali deve assumere in automatismo la posizione prevista per coprire un determinato settore, affrontare possibili minacce e mantenere il bersaglio sotto tiro. Viene fatto ampio ricorso all’utilizzo di munizionamento marcante UTM e di vari artifizi esplodenti.
  • Close Quarter Battle per Forze Speciali, 3 settimane di approfondimento delle tecniche avanzate di combattimento in ambiente urbano, anche in missioni di controterrorismo e liberazione di ostaggi, cattura o neutralizzazione di personale ed evacuazione di emergenza. La prima settimana è dedicata al consolidamento delle tecniche avanzate di tiro operativo e discriminato in movimento con fucile d’assalto e pistola, mentre le successive due approfondiscono le procedure di irruzione, bonifica degli ambienti e di movimento al loro interno, anche con il supporto esterno di tiratori scelti. Le capacità individuali acquisite, integrate con le tecniche di team, permettono agli operatori di muovere in maniera efficace ed in perfetta sintonia con il resto del dispositivo.
  • Combat Controller Skill level 1 – Un modulo di 9 settimane destinato ad una prima formazione alle capacità di Combat Controller, il ruolo di nicchia degli Incursori dell’Aeronautica, che ne esalta la specificità e fornisce un elevato valore aggiunto al novero delle competenze del comparto nazionale delle Forze Speciali. Il modulo in questione ha lo scopo di insegnare le tecniche e le procedure per selezionale, ricognire, validare e predisporre mediante idonee marcature zone di atterraggio (Landing Zone) in aree di crisi, con superfici pavimentate, semi e non preparate. Inoltre il frequentatore impara presso il RACSA di Pratica di Mare tutte le nozioni necessarie a fornire informazioni utili al traffico aereo ai fini delle operazioni di atterraggio e decollo durante la condotta delle operazioni.

Esercitazione "Tende e Scaglia

Al positivo completamento del corso BI-AM l’allievo acquisisce il Brevetto di Incursore, Limited Combat Ready, e riceve, nel corso di una suggestiva cerimonia, le insegne della specialità. Queste sono rappresentate dallo specifico distintivo, dal basco color sabbia con fregio brunito, retaggio del Battaglione ADRA della Regia Aeronautica, e dal pugnale da ardito. Da questo momento decorrono anche le indennità supplementari previste per gli operatori delle Forze Speciali.

L’accesso al brevetto di Incursore è aperto anche ad Operatori STOS che ne facciano domanda dopo almeno un anno di permanenza nel ruolo, previo superamento di un esame selettivo e comunque se lo consentono i moduli di alimentazione degli organici del comparto.

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Per poter essere pienamente impiegato in Operazioni Speciali in ambito nazionale ed internazionale, il neo brevettato operatore deve ottenere la piena Prontezza al Combattimento per Incursori (Combat Readiness – Incursori), attraverso alcuni moduli formativi ulteriori:

  • Scorta e tutela, due settimane di tecniche e procedure relative all’impiego di team di Forze Speciali per la protezione di personalità di rilievo in contesti non permissivi e ad alto rischio. Una settimana è dedicata ad attività specifiche in poligono, con l’impiego dell’arma corta in condizioni particolari di tiro, una seconda approfondisce le tecniche di protezione ravvicinata. Una terza settimana del modulo, relativa alla guida di veicoli in massima sicurezza, era già stata svolta in precedenza durante la formazione STOS, nel modulo ACTA avanzato.
  • Corso di paracadutismo con la tecnica della caduta libera (TCL) di 4 settimane per l’abilitazione all’impiego di paracadute direzionali ad apertura comandata. In precedenza svolto anche direttamente in ambito aeronautico, è ora effettuato esclusivamente presso il Centro di Addestramento Paracadutismo dell’Esercito. Prevede l’utilizzo del cosiddetto tunnel del vento, una struttura che permette di ridurre i tempi di apprendimento.
  • Mobility di 2 settimane relativo al corretto impiego operativo dei veicoli in dotazione ed all’utilizzo delle armi di bordo (modulo aggiuntivo).

 

La formazione continua

La formazione degli Incursori è un processo continuo, che non si esaurisce certo con l’ingresso dei neo-brevettati nel Gruppo Operativo, ma prosegue costantemente per accrescere il patrimonio professionale acquisito. Ciò avviene in primo luogo con la partecipazione ad attività congiunte con le varie componenti del comparto Operazioni Speciali della Difesa, in cui vengono scambiate ed approfondite le rispettive capacità, esperienze e competenze. Annualmente vengono inoltre condotte esercitazioni complesse di lunga durata, sia in chiave interforze, sotto l’egida del COFS, che con modalità prevalentemente single service. Tra le prime figurano quelle denominate “Notte Scura” e ”Gazza Ladra”, mentre la “Tende e Scaglia” appartiene alla seconda categoria.

Il bagaglio professionale degli operatori viene poi ampliato con la frequenza di corsi e moduli addestrativi addizionali, sia di tipo ambientale, destinati alla quasi totalità del personale, che di specializzazione individuale, appannaggio solo di alcuni elementi.

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Benché i moduli ACTA del corso FOS-AM contengano già approfondimenti sulle tematiche del superamento ostacoli naturali e verticali, la totalità degli Incursori frequenta i corsi basici di roccia e sci presso il Centro Addestramento Alpino dell’Esercito, con la possibilità per gli elementi più dotati di perfezionarsi ulteriormente, fino all’ottenimento delle qualifiche di istruttore.

Un’aliquota crescente di personale viene poi abilitata in 3-4 settimane presso il Gruppo Addestramento ai lanci TCL ad alta quota, massimo 24.000 piedi, con l’impiego dell’ossigeno. La tecnica può prevedere sia l’apertura a quote basse (HALO) che alte e navigazione sotto vela (HAHO).  Accanto al percorso formativo interno, lo stormo ne mantiene attivo anche uno internazionale, di collaborazione con la Spegna.

Altri corsi ed attività periodiche sono finalizzati a far acquisire a singoli operatori particolari capacità e qualifiche. Le specializzazioni individuali così ottenute consentiranno di comporre Distaccamenti Operativi equilibrati, in cui siano presenti le professionalità necessarie all’esecuzione delle singole missioni.

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Tra le qualifiche più significative figurano:

– JTAC, per la gestione e l’integrazione degli assetti di volo, ad ala fissa, rotante o a pilotaggio remoto, l’aerocooperazione, la direzione degli attacchi aerei e la designazione ai piloti degli obiettivi al suolo.

– Combat Controller Skill level 2, una qualifica che amplia le conoscenze e le competenze specifiche ricevute nel corso BI-AM, anche in virtù di scambi addestrativi con analoghi reparti alleati.

–  Sniper, figura di grande rilevanza operativa un tempo formata in Germania presso l’International Special Training Center (ISTC) di Pfullendorf. Ora la relativa formazione avviene internamente in ambito Gruppo Addestramento, con corsi della durata di 3-4 settimane tenuti anche con l’ausilio di istruttori esterni. Tra gli argomenti trattati tecniche di tiro, stima delle distanze, osservazione, movimento a contatto, procedure di infiltrazione ed esfiltrazione.

– Soccorritore Militare, qualifica ottenuta con la frequenza di un corso di 5 settimane presso l’Ospedale Militare del Celio, un tempo l’unico che forniva l’autorizzazione legale e normativa a determinate pratiche salvavita.

– Special Operations Combat Medic, di competenze molto più ampie del precedente e formato attraverso due canali internazionali: a Pfullendorf presso l’ISTC per 22 settimane o negli Stati Uniti con il famoso corso 18D delle US Special Forces della durata di circa un anno.

– Solo un numero limitato di Incursori frequenta presso il COMSUBIN della Larina Militare il corso ARO/ARA sull’impiego degli autorespiratori ad ossigeno e ad aria.

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Concludiamo con un breve cenno su alcune armi ed equipaggiamenti recentemente assegnati allo stormo o in corso di acquisizione.

Tra le armi corte da segnalare la progressiva sostituzione delle pistole H&K USP con le Glock 17 e 19, mentre le novità maggiori interessano il settore dei fucili d’assalto.

Per l’addestramento al tiro, soprattutto nelle varie fasi del corso FOS-AM, viene utilizzato l’Ares Defense AMG, una piattaforma stile AR15 ma con sistema di funzionamento con pistone a corsa corta, concepita in origine anche per poter essere trasformata, con la sostituzione di alcune parti, in fucile mitragliatore/mitragliatrice leggera con alimentazione a nastro.

La componente operativa dello stormo impiega invece da anni l’ottimo HK-416, un fucile affidabile e preciso, anche se un po’ più pesante di alcuni modelli similari, ed indubbiamente piuttosto costoso.

Recentemente le Forze Speciali dell’Aeronautica hanno individuato nell’israeliano IWI Arad una nuova arma assai versatile, in grado di unire ai pregi del fucile tedesco una maggiore leggerezza e la possibilità, molto apprezzata, di essere riconfigurato dal calibro 5,56 mm al .300 BLK con la semplice sostituzione, peraltro molto rapida, della sola canna.

Pesante 2,85 Kg con canna di 11,5 pollici (292 millimetri), l’Arad presenta molte interessanti caratteristiche, mentre camerato in .300 BLK risulta più idoneo all’impiego in contesti urbani e per missioni di controterrorismo, grazie all’elevato potere di arresto di questo munizionamento.

Nel settore del tiro di precisione i vari modelli dell’italiana Victrix in calibro .308 Winchester, .338 Lapua Magnum e .50 hanno ormai rimpiazzato i fucili impiegati in precedenza. Per ingaggi a distanze minori è molto apprezzato l’HK-417, un’arma compatta che si presta anche ad un impiego “ruvido” in attività di pattuglia, quale unica arma lunga dell’operatore.

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Il 17° Stormo figura tra le Forze Speciali italiane il reparto di riferimento per lo sviluppo di tecniche e tattiche legate all’impiego di Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) delle categorie mini e micro. Non deve stupire quindi la grande attenzione riservata a questi sistemi, diffusamente impiegati in numerosi modelli. Tra questi spiccano il piccolissimo Black Hornet, del peso di soli 33 grammi ed estremamente silenzioso, ma che presenta alcune limitazioni legate alle condizioni meteo e alla presenza di venti di una certa intensità.

Di impiego più ampio il WASP di AeroVironment, un modello di 1,3 kg di peso dotato di maggiore autonomia che, pur mantenendo un’eccellente silenziosità di volo, può essere utilizzato anche in presenza di situazioni meteorologiche critiche.

Foto: Alberto Scarpitta e Aeronautica Militare

 

 

Alberto ScarpittaVedi tutti gli articoli

Nato a Padova nel 1955, ex ufficiale dei Lagunari, collabora da molti anni a riviste specializzate nel settore militare, tra cui ANALISI DIFESA, di cui è assiduo collaboratore sin dalla nascita della pubblicazione, distinguendosi per l’estrema professionalità ed il rigore tecnico dei suoi lavori. Si occupa prevalentemente di equipaggiamenti, tecniche e tattiche dei reparti di fanteria ed è uno dei giornalisti italiani maggiormente esperti nel difficile settore delle Forze Speciali. Ha realizzato alcuni volumi a carattere militare ed è coautore di importanti pubblicazioni sulle Forze Speciali italiane ed internazionali.

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