Mosca fa il punto sui combattenti stranieri al fianco degli ucraini

 

Il 10 luglio il ministero della Difesa russo ha reso note informazioni e dettagli circa la presenza di combattenti stranieri nei ranghi delle forze armate ucraine. Qui sotto il testo in italiano.

Sullo sfondo dei problemi legati all’ondata di mobilitazione in Ucraina e per nascondere le catastrofiche perdite di uomini, il regime di Kiev ha intensificato il lavoro di reclutamento nei Paesi asiatici, latino-americani e mediorientali per attirare mercenari stranieri.

 In totale, dal 24 febbraio 2022, 11.675 mercenari stranieri provenienti da 84 Paesi sono ufficialmente arrivati in Ucraina per partecipare combattere al fianco delle Forze armate ucraine.

Il maggior numero di mercenari è arrivato in Ucraina nel marzo-aprile 2022, ma, dopo le prime perdite, la dinamica è drasticamente scemata.

I gruppi più numerosi provenivano dalla Polonia (oltre 2.600 uomini), dagli Stati Uniti e dal Canada (oltre 900), dalla Georgia (oltre 800), dalla Gran Bretagna e dalla Romania (700 o più persone ciascuna), dalla Croazia (oltre 300), nonché dalla Francia e dalla parte della Siria controllata dalla Turchia (circa 200 uomini ciascuna).

 Al 30 giugno, è stata confermata la morte di 4.845 mercenari stranieri, provenienti per lo più da Stati Uniti, Canada e Paesi europei. Altri 4.801 mercenari stranieri sono fuggiti dal territorio ucraino una volta verificato l’atteggiamento del regime di Kiev nei loro confronti. Oggi continuano a operare nelle fila ucraine 2.029 mercenari.

Secondo le informazioni ottenute durante gli interrogatori dei militari ucraini catturati, i comandanti delle Forze armate ucraine non si ritengono responsabili delle perdite dei mercenari stranieri, che vengono mandati allo sbaraglio ad “assaltare” le posizioni russe. L’evacuazione dei mercenari feriti avviene solo dopo che vengono messi in salvo i militari ucraini.

A causa delle elevate perdite, nell’ultimo mese il regime di Kiev avrebbe avviato il reclutamento di mercenari stranieri in Argentina, Brasile, Afghanistan, Iraq e nelle zone della Siria controllate dagli americani. In concomitanza con il calo d’interesse in Polonia, Regno Unito e altri Paesi europei per la prospettiva di morire per il regime di Kiev, sono state intensificate le attività di reclutamento in USA e Canada.

Questo lavoro viene svolto dalle istituzioni ucraine con l’assistenza dei Servizi Segreti occidentali, in primo luogo della CIA e delle società militari private sotto il suo controllo (Akedemi, Kyubik e Dean Corporation).

Le Forze armate russe continueranno a eliminare i mercenari stranieri presenti sul territorio ucraino indipendentemente dalla loro nazionalità.

I dati forniti e le valutazioni espresse, al di là della veridicità delle cifre fornite che nessuna fonte neutrale è in grado di verificare,  sembrano avere l’obiettivo di scoraggiare altri volontari stranieri a raggiungere le forze ucraine, sia per evitare di venire uccisi dai russi sia per la scarsa attenzione che gli ucraini mostrerebbero (secondo Mosca) nei confronti della vita dei volontari stranieri definiti “mercenari”, lo stesso termine utilizzato in Occidente per indicare in modo dispregiativo i contractors della PMC Wagner)

Nei mesi scorsi aveva invece trovate ampie conferme in Occidente il rientro dall’Ucraina di molti volontari che, pur avendo vestito l’uniforme partecipando anche a conflitti a bassa intensità quali Iraq e Afghanistan, non avevano retto alla dura vita di trincea imposta da un conflitto a elevata intensità come quello in Ucraina.

Foto: Ministero della Difesa Russo

 

 

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