Nuovamente posticipato il rientro in servizio della portaerei russa Admiral Kuznetsov

 

L’unica portaerei della Marina Militare russa (VMF), l’Admiral Kuznetsov, potrebbe rientrare in servizio solo alla fine del 2024 secondo quanto riferito all’agenzia TASS un funzionario dell’industria cantieristica.

Lo si evince dalla programmazione dei test in mare che dovrebbero iniziare la prossima primavera per essere seguiti dalle prove nell’autunno del 2024. La fonte ha specificato infatti che se i test dovessero essere superati impeccabilmente, l’Admiral Kuznetsov potrebbe rientrare nei ranghi alla fine del 2024.

Al contrario, «qualora qualche processo di collaudo dovesse andare storto» – il tutto sarà inevitabilmente rinviato al 2025.

Sottoposta a riparazione e ammodernamento da ben sei anni, quando nelle previsioni espresse dall’allora vice comandante della Marina russa, il vice-ammiraglio Viktor Bursuk, sarebbero bastati non più di due-tre anni, l’Admiral Kuznetsov continua ad accumulare tremendi ritardi nei lavori e la fonte ne rivela i due principali motivi: in primis il rinvio delle consegne da parte delle società coinvolte nel progetto e il continuo aggiornamento degli interventi richiesti dalla VMF.

Secondo la suddetta fonte al completamento delle riparazioni e dei lavori di ammodernamento, la vita utile residua della portaerei sarà estesa di 20 anni.

Dal novembre 2016 al gennaio 2017 l’Admiral Kuznetsov ha preso parte per la prima volta ad una missione di guerra operando nel conflitto siriano con il proprio gruppo imbarcato e realizzando in due mesi di missione ben 420 sortite (di cui 117 notturne) con la distruzione di 1.252 obiettivi nemici identificati.

Nelle operazioni sono stati persi tuttavia due caccia imbarcati: un MiG-29K, precipitato per motivi tecnici il 14 novembre 2016 mentre si apprestava ad appontare sulla nave e un Sukhoi Su-33 caduto il 5 dicembre 2016 durante la fase di appontaggio.

Foto: VMF

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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