La Francia ritirerà entro l’anno le truppe dal Niger

 

“Le truppe francesi e l’ambasciatore francese lasceranno il suolo nigerino entro la fine dell’anno. È un momento storico che testimonia la determinazione e la volontà del popolo nigerino”. Lo ha affermato il 25 settembre la giunta militare al potere in Niger dal 26 luglio scorso in un comunicato letto in televisione dopo l’annuncio del presidente francese, Emmanuel Macron, di ritirare le truppe francesi dal Niger entro la fine dell’anno. “Qualsiasi persona, qualsiasi istituzione o struttura la cui presenza minacci gli interessi e le proiezioni del nostro Paese dovrà lasciare la terra dei nostri antenati, che lo voglia o no. Le forze imperialiste e neocoloniali non sono le benvenute sul nostro territorio nazionale” si legge nel comunicato.

Macron ha annunciato lo stesso giorno il ritorno in Francia “nelle prossime ore” dell’ambasciatore in Niger, Sylvain Ittè e che verrà organizzato il ritiro delle truppe (circa 1.500 militari) nelle prossime settimane o mesi, aggiungendo che l’esercito francese tornerà in Francia entro la fine del 2023. “Ci consulteremo con i golpisti perché vogliamo che ciò’ avvenga in modo pacifico” ha detto Macron e oggi la giunta di Niamey ha precisato che “deve essere stabilito in un quadro negoziale e di comune accordo” per il ritiro delle truppe.

“Qualsiasi persona, organizzazione o struttura la cui presenza minacci gli interessi del nostro Paese deve lasciare la terra dei nostri antenati, che lo voglia o no. Il popolo sovrano del Niger ricorda il principio fermo e inviolabile del ritiro delle forze straniere francesi. Le forze imperialiste e neocoloniali non sono le benvenute sul nostro territorio nazionale”, ha affermato in un comunicato il governo nominato dai ribelli.

Il contingente francese è schierato nella ex colonia d’Oltralpe in tre basi all’aeroporto di Niamey, a Ouallam (a nord della capitale) e ad Ayorou, alla frontiera con il Mali. Nella prima base sono presenti anche base aerei da combattimento Mirage 2000D, elicotteri d’attacco Tiger e da trasporto Caiman oltre ai droni MQ-9 Reaper armati e a molti veicoli corazzati e autocarri: forze il cui ritiro richiederà tempi logistici non certo brevi

“Mettiamo fine alla nostra cooperazione militare con le autorità’ de facto del Niger, perché non vogliono più lottare contro il terrorismo”, ha dichiarato Macron. Affermazione che denota la forte irritazione di Parigi che dopo aver dovuto evacuare le proprie truppe da Mali, Repubblica Centrafricana e Burkina Faso mantiene nel Sahel solo un migliaio di militarti con aerei da combattimento Mirage 2000 in Ciad.

In realtà le truppe del Niger hanno avviato anche nelle ultime ore una grande operazione contro le milizie jihadiste coordinata nella regione di confine con le forze militari del Burkina Faso. Gli attacchi sono stati lanciati dopo che le forze congiunte avevano avvistato “una colonna di terroristi” con 200 miliziani su 100 motociclette che stava lasciando il Niger dirigendosi verso il Burkina Faso.

La scorsa settimana il parlamento del Burkina Faso ha approvato lo schieramento di truppe in Niger per combattere la rivolta jihadista lungo il confine comune dei due Paesi e le forze aeree nigerine hanno effettuato raid aerei sulla città di Tamalat, situata nel Mali sud-orientale vicino al confine nigerino, contro miliziani dello Stato islamico nel Grande Sahara.

Incerto il futuro delle altre missioni internazionali presenti in Niger inclusa quella italiana che comprende attualmente 250 militari basati all’aeroporto di Niamey. Le forze statunitensi, in tutto un migliaio di militari con Assetti aerei che hanno recentemente ripreso le attività aeree di sorveglianza, “valuteranno” i prossimi passi sulla loro presenza in Niger dopo l’annuncio della Francia, come ha detto il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin.

“Mentre diamo una possibilità alla diplomazia, continueremo anche a valutare eventuali passi futuri che diano priorità sia ai nostri obiettivi diplomatici che a quelli di sicurezza”, ha detto Austin ai giornalisti durante una visita in Kenya.

Foto: Truppe francesi in Niger (Ministero delle Forze Armate Francese)

 

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