Il ritorno dei pirati somali (AGGIORNATO)

 

La Marina indiana ha salvato il 5 gennaio i 21 membri dell’equipaggio della motonave Lila Norfolk nel Mar Arabico settentrionale dopo che era stata abbordata da una mezza dozzina di uomini armati al largo delle coste della Somalia il giorno precedente.

La Marina indiana ha reso noto che il mercantile è stato liberato dopo un abbordaggio delle forze speciali che ha permesso di liberare l’equipaggio composto da 15 membri di nazionalità indiana, che si era rifugiato nella cittadella della nave per non farsi catturare dai pirati. “Il tentativo di dirottamento da parte dei pirati è stato probabilmente abbandonato dopo il sorvolo del mercantile da parte di un aereo da pattugliamento marittimo e l’intercettazione da parte di una nave da guerra della Marina indiana” ha reso noto il comando navale di Nuova Delhi.

Il cacciatorpediniere lanciamissili INS Chennai (una delle tre unità della Indian Navy in missione in quelle acque con compiti di sicurezza e contrasto della pirateria) ha fornito supporto per ripristinare la generazione di energia elettrica e la propulsione della MV Lila Norfolk, permettendole di riprendere la navigazione verso il Bahrein. La nave era salpata dal Brasile ed è stata dirottata dai pirati somali al largo della città somala di Eyl, nella regione autonoma del Puntland, nel nord della Somalia.

Dopo anni di quasi totale assenza, gli abbordaggi dei pirati somali sembrano aver trovato nuovo vigore, favorite probabilmente dallo spostamento di molte navi delle flotte internazionali verso lo Stretto di Bab el-Mandeb dove missili e droni Houthi minacciano i traffici mercantili marittimi.

In dicembre i pirati somali hanno dirottato la nave portarinfuse battente bandiera maltese Ruen (con 18 uomini di equipaggio bulgari, angolani e birmani) che trasportava un carico di metalli dalla Corea del Sud alla Turchia. La nave gestita dalla compagnia bulgara Navibulgar, è stata abbordata vicino all’isola yemenita di Socotra e detenuta al largo della cittadina costiera di Bander Murcaayo, nel Puntland seguita da vicino da una nave militare indiana e dalla fregata spagnola Victoria dell’Operazione europea Atalanta. Si tratta del primo dirottamento riuscito ai pirati somali dal 2017.

Il 26 novembre cinque pirati sono saliti a bordo della petroliera Central Park nel Golfo di Aden. Un cacciatorpediniere americano ha risposto e ha arrestato i pirati. Oltre agli attacchi alle navi internazionali almeno cinque pescherecci iraniani sono stati dirottati e almeno verrebbe utilizzato come “nave-madre” dai pirati per mettere in mare barchini e abbordare altri mercantili.

A fine novembre l’operazione della forza navale dell’Unione europea (Eunavfor Atalanta) ha contribuito alla liberazione del peschereccio (dhow) battente bandiera iraniana “Al-Meraj 1” (nella foto sopra) che era stato sequestrato il 22 novembre al largo delle coste somale nella regione del Puntland di fronte al porto di Eyl.

L’operazione è stata coordinata tra le autorità dell’UE, compresa l’ambasciata dell’UE a Mogadiscio, e le autorità somale. Le forze di polizia somale hanno preso il controllo della nave e dei presunti pirati, come ha evidenziato una nota di Eunavfor Atalanta.

La missione navale europea, guidata all’epoca dal Contrammiraglio Fabrizio Rutteri e dal 3 dicembre dal contrammiraglio portoghese Rogério Paulo Figueira Martins de Brito, era composta durante il sequestro del  peschereccio al-Meraj dall’ammiraglia italiana, il cacciatorpediniere Durand De La Penne (nella foto sopra) e dalla fregata spagnola Victoria.

La forza navale europea ha tallonato il peschereccio sotto sequestro per oltre 230 miglia impiegando anche un drone da sorveglianza, fino a quando il dhow ha raggiunto le coste del Puntland e la sua posizione è stata comunicata alle forze di sicurezza locali.

Foto Indian Navy e Eunavfor Atalanta

 

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