Le esercitazioni dei contingenti italiani e NATO in Bulgaria e Lettonia

 

Ieri è terminata l’esercitazione Dacian Strike 24, che ha visto lo schieramento della Multinational Division South-East nelle aree addestrative di Smardan e Capu Midia in Romania e di assetti tratti dal Forward Land Force Battle Group schierato a Novo Selo in Bulgaria.

L’attività a fuoco, svolta in uno scenario di combattimento convenzionale ad alta intensità (warfighting), ha coinvolto in territorio bulgaro una sezione di artiglieria terrestre disposta su 3 obici semoventi PZH 2000, con lo schieramento di un Joint Fire and Effects Team a Smardan (JFET), composto da ufficiali di collegamento d’artiglieria e da team JTAC (Joint Terminal Attack Controller) multinazionali.

Il compito assegnato al JFET è stato quello di guidare sul terreno i velivoli alleati, di coordinare e controllare lo spazio aereo, testando, per la prima volta, le capacità di supporto di fuoco mediante l’utilizzo del protocollo “ASCA 7” (Artillery System Cooperation Activity) da parte di un operatore proveniente dal Comando Artiglieria di Bracciano.

Un team di osservatori del fuoco schierati a Novo Selo ha partecipato all’attività controllando l’accuratezza del tiro degli obici semoventi. Gli effetti dell’azione di fuoco sul terreno sono stati verificati direttamente dal Comandante della Divisione Rumena, Generale di Divisione Dorin Toma, e l’intera esercitazione è stata trasmessa in live streaming sugli schermi posti all’interno della base di Smardan.

La Dacian Strike 24 ha visto il coinvolgimento in Romania e Bulgaria di oltre 500 soldati e di numerose piattaforme da combattimento schierate dagli assetti alle dipendenze della Multinational Division South-East.

Il contingente italiano in Lettonia, inquadrato nell’ambito della missione NATO enhanced Forward Presence e composto prevalentemente da Bersaglieri della Brigata “Garibaldi”, hanno partecipato alla “Spring Storm 2024”, esercitazione militare multinazionale organizzata dall’Estonian Defence Forces sul proprio suolo nazionale.

La Spring Storm è durata quindici giorni, ha coinvolto quasi 14.000 militari provenienti da dodici Paesi membri dell’Alleanza Atlantica (Canada, Danimarca, Estonia, Francia, Regno Unito, Georgia, Germania, Spagna, Italia, Lettonia, Polonia, Stati Uniti) ed è stata principalmente finalizzata a certificare il raggiungimento della piena capacità operativa della Brigata estone.

Gli assetti e le piattaforme da combattimento partecipanti all’esercitazione sono stati schierati nei pressi di Tapa, nel sud dell’Estonia e hanno condotto manovre difensive sul terreno, applicando le procedure di standardizzazione ed interoperabilità della NATO.

I militari italiani del Task Group “Baltic” hanno partecipato con un plotone del Genio guastatori, con la fanteria pesante su carro “DARDO” e fornendo un’aliquota logistica del National Support Element.

In linea con l’impegno internazionale della NATO, il Task Group “Baltic” rispecchia la determinazione nazionale nell’assolvere la primaria missione di sicurezza collettiva e d’integrità territoriale dei paesi baltici, nonché la riconferma del principio di coesione e solidarietà tra i Paesi membri dell’alleanza NATO.

Fonte e foto: Stato Maggiore Difesa

 

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