Gli iracheni conquistano l’aeroporto di Mosul

Le forze irachene hanno preso il controllo totale dell’aeroporto di Mosul. Lo ha annunciato il brigadier generale Abbas al-Juburi, comandante della Forza di reazione rapida. “Posso confermare che l’aeroporto è stato completamente liberato” dall’Isis, ha comunicato l’ufficiale. Le forze governative irachene avevano dichiarato già ieri di aver conquistato l’aeroporto di Mosul, bastione meridionale delle difese dello Stato Islamico nella parte ovest della città.

Le informazioni riferivano di aspri combattimenti in corso negli edifici della zona nord dello scalo aereo.

Le forze governative irachene hanno conquistato ieri anche una località a sud-ovest di Mosul nota per essere un centro di fuoco dell’artiglieria dell’Isis che minacciava l’avanzata delle truppe di Baghdad nell’aeroporto. Secondo fonti militari citate dalla tv irachena al Iraqiya, le forze governative hanno preso la località di Tel Rayyan dopo diverse ore di combattimento.

L’assalto allo scalo aereo era iniziato poco prima dell’alba del 23 febbraio dopo una fase preparatoria durata giorni. Parallelamente, milizie sciite filo-iraniane si sono mosse da ovest, nel distretto di Tell Afar, e hanno impegnato le difese jihadiste. Le forze di Baghdad sono comunque riuscite a impossessarsi anche della vasta base militare di Ghazlan, che sorge a ovest dell’aeroporto.

Ieri almeno quattro soldati iracheni sono stati uccisi e tre feriti da una salva di colpi di artiglieria dell’Isis sullo scalo di Mosul dove i militari iracheni hanno avviato le procedure per lo sminamento e la caccia a eventuali jihadisti nascosti. Il 90% dello scalo è stato distrutto dall’Isis, dai raid della Coalizione internazionale, dei jet iracheni e soprattutto dall’artiglieria di Baghdad che ha impiegato anche i lanciarazzi campali semoventi a 24 canne da 220 millimetri TOS-1 acquisiti dalla Russia nel 2014 (nella foto d’apertura).

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L’Isis starebbe impiegando anche bambini e disabili costringendoli a immolarsi come kamikaze alla guida di camion imbottiti di esplosivi contro le forze di sicurezza a Mosul.

E’ quanto ha denunciato il generale di brigata dell’Aeronautica Usa, Matt Isler, rivelando la nuova tecnica suicida impiegata dall’Isis per far fronte alla carenza di volontari pronti al suicidio. I veicoli impiegati sono conosciuti nel gergo militari come Vehicle-borne improvised explosive devices – VBIED (guarda il video).

“Abbiamo visto bambini e persone che non erano in grado di camminare legati a VBIED impiegate come autisti” ha denunciato il generale Isler.

La caduta dell’aeroporto potrebbe accorciare i tempi per la riconquista della città anche se i circa 2 mila combattenti dell’Isis che si stima difendano ancora le postazioni a Mosul potrebbero barricarsi nella città vecchia dove l’impiego massiccio di bombardamenti aerei e di artiglieria è reso più difficoltoso dalla presenza di civili e dove i mezzi corazzati hanno difficoltà ad avventurarsi nelle strette viuzze del centro.

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Nelle stesse ore in cui cadeva l’aeroporto di Mosul forze siriane affiancate da truppe turche dell’Operazione “Scudo dell’Eufrate” annunciavano di aver conquistato al-Bab, l’ultima roccaforte jihadista a est di Aleppo.

L’offensiva turca nel nord della Siria è in corso dalla fine di agosto e ha l’obiettivo primario di fermare l’espansione delle forze curdo siriane del PYD alleato del Partito dei lavoratori curdi Pkk), storico nemico di Ankara, presenti tra l’Eufrate e al-Bab.

Nei pressi di al-Bab, a Susian, (25 chilometri dal confine turco) un’autobomba dell’Isis ha provocato questa mattina 35 morti e 60 feriti secondo la CNN-Turchia mentre per i media russi i  morti sono oltre 47, in maggioranza civili.

Sempre in Siria, ma a est dell’Eufrate, le ‘Forze democratiche siriane’, sostenute dagli Stati Unit, hanno fatto progressi nell’offensiva in corso contro Raqqah, capitale dell’Isis nel nord della Siria.

Le forze curdo-arabe sono ora a meno di dieci chilometri in linea d’aria dal bastione jihadista sull’Eufrate.

Foto Reuters

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