Ecco le mancette della Difesa

di Stefano Sansonetti  da Italia Oggi del 2 gennaio 2013

Un decreto di Di Paola elargisce 674 mila euro alle associazioni combattentistiche. Soldi per i reduci garibaldini e gli antifascisti di Spagna
Ebbene sì. In tempi di vacche magre per le casse dello stato, con i cittadini costretti a dure stagioni di sacrifici, i cordoni della borsa riescono ancora ad allentarsi per gli antifascisti di Spagna e i reduci garibaldini. Basta scorrere l’elenco contenuto in un decreto appena predisposto dal ministro delle difesa, Giampaolo Di Paola, di concerto con il ministero dell’economia di Vittorio Grilli. Vi si stanziano 674 mila euro a beneficio di 16 associazioni «combattentistiche». Alcune delle quali fanno riferimento a eventi storici così lontani nel tempo che qualcuno, ben prima del tecnogoverno presieduto da Mario Monti, aveva pensato che fosse opportuno darci un bel taglio. Cominciamo subito dicendo che il provvedimento di Di Paola assegna adesso, in riferimento all’anno 2012, 67.950 euro all’Associazione nazionale combattenti e reduci, 57.800 euro alla Federazione italiana volontari della libertà, 10.800 euro all’Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini e 10.750 euro all’Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna. La curiosità è che queste quattro organizzazioni, che oggi compaiono nell’elenco contenuto nel decreto di Di Paola, qualche tempo fa finirono in una lista di ben 232 enti, considerati grosso modo «inutili», a cui il precedente governo tentò di sottrarre qualsiasi forma di finanziamento pubblico. Il tutto nell’ambito di una manovra estiva del 2010. All’epoca era ministro dell’economia Giulio Tremonti, il quale provò a perfezionare il «taglio». All’ultimo momento, però, l’elenco approntato da via XX Settembre venne espunto, con un’operazione che salvò le sorti dei 232 enti più o meno pericolanti. Le conseguenze, naturalmente, sono oggi ben visibili. E così è capitato che le quattro associazioni combattentistiche, scampato il pericolo nel 2010, siano appena state finanziate dal governo di tecnici. Per carità, va detto che questi organismi hanno un finanziamento previsto per legge. Ma è chiaro che in un momento di difficoltà nulla impedirebbe di rivederne forme e quantità. Tornando all’elenco delle 16 associazioni, il maggior finanziamento è stato disposto a favore dell’Associazione nazionale famiglie dei caduti e dispersi di guerra. Si tratta di un sodalizio beneficiato da Di Paola con 135.650 euro. A seguire c’è l’Associazione nazionale fra mutilati e invalidi di guerra, destinataria di 131.250 euro. Sull’ipotetico podio, infine, compare l’Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento e dalla guerra di liberazione, forte di 69.800 euro.

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