News da Mosca

Quattro Mil Mi-171Sh per il Ghana
Proseguono senza sosta i successi commerciali dell’elicottero russo Mil-Mi 8/17 e le sue molteplici versioni derivate: il 5 gennaio 2013, alla presenza del presidente del Ghana John Dramani Mahama, in una solenne cerimonia organizzata per l’evento sono stati consegnati alle forze aeree del paese africano quattro elicotteri utility Mil Mi-171Sh. Secondo le affermazioni del presidente Mahama gli elicotteri Mil saranno utilizzati per diversi scopi: dalla protezione delle acque territoriali del paese fino al mantenimento della pace nel continente africano. Inoltre, ha aggiunto, la consegna degli elicotteri in questione eviterà l’imbarazzo del governo di dover assumere d’ora in poi elicotteri privati per il trasporto della cariche presidenziali del paese.Il Mi-171Sh è un derivato da esportazione del Mi-171; è alimentato da due motori turboalbero Klimov TV3-117VM ed è utilizzato per il trasporto merci e per il trasporto aereo delle forze d’assalto (una volta convertito per tale compito può trasportare infatti un massimo di 32 soldati completamente equipaggiati per un carico massimo di 4000 kg).L’elicottero può essere configurato per eseguire fuoco di supporto alle truppe, scorta delle colonne militari, evacuazione medica e per le operazioni di soccorso in tutte le condizioni climatiche (il Mi-171Sh può trasportare fino a 12 barelle); può essere adoperato inoltre anche in missioni anti incendio in abbinamento con un secchio antincendio “Bamby Bucket” e trasportare fino a 3500 litri di acqua. Secondo l’analista militare russo Igor Korotchenko il valore del contratto è pari a 64 milioni di euro.

Accordi tra Russia e Bangladesh
Il Presidente Vladimir Putin, in occasione dell’incontro avvenuto a Mosca con il capo del governo del Bangladesh Sheikh Hasina, ha comunicato che Mosca fornirà un prestito pari a 1 miliardo di dollari nei confronti dello stato asiatico per l’acquisto di armi e attrezzature militari di fabbricazione russa. Secondo quanto affermato a tal proposito dall’analista militare russo Igor Korotcheko, il Bangladesh potrebbe utilizzare questo cospicuo fondo economico per l’aggiornamento dei MiG-29 alla versione SMT nonché per acquistare elicotteri utility Mil Mi-171 e veicoli corazzati BTR-80.I vari protocolli d’intesa firmati tra i due paesi annoverano inoltre ulteriori questioni quali la lotta al terrorismo, la sanità, l’istruzione, la giustizia e l’energia; a tal proposito si è parlato di una collaborazione tecnico-economica russa per la costruzione del primo impianto nucleare del paese asiatico a fronte di un altro credito di 500 milioni di euro.

13 Su-25SM per la VVS
Proseguono gli aggiornamenti del velivolo d’attacco al suolo e supporto ravvicinato Sukhoi Su-25 (“Frogfoot” per la N.A.T.O.) allo standard SM. Nel 2013, secondo le dichiarazioni fornite da fonti vicine al settore militare verranno consegnati ulteriori 12 caccia aggiornati. Ricordiamo che lo standard d’aggiornamento SM è un programma concepito dalle forze aeree russe nel 1999 (attuato però a partire dal 2001 e col primo velivolo modificato consegnato nel 2002), al fine di migliorare la capacità di sopravvivenza e allungare la vita operativa dell’aereo d’appoggio tattico. Esso è costituito da un nuovo sistema di navigazione e acquisizione dei bersagli, una rinnovata suite di elaborazione dati e display Head up e multifunzione (HUD e MFD), sistema di navigazione satellitare, radiogoniometro automatico e altra avionica migliorata quali: IFF, RWR, Flight Data Recorder, sistema di registrazione video (VRS), motori R-95Sh revisionati e modificati per una maggiore resistenza all’ingestione di polveri e gas (emessi dalle armi). Tutte queste modifiche portano ad un alleggerimento della massa del velivolo di circa 300 Kg, mentre nuovi elementi di diagnostica presenti sull’aereo consentono un risparmio di manutenzione pre e post volo del 25%.Aggiornamenti anche sulle armi: dall’adozione dei missili aria-aria R-73 (“AA-11 Archer” per la N.A.T.O.), razziere S-13T da 130 mm, missili aria-terra Kh-25 (“AS-10 Karen”) e Kh-29 (AS-10 Kedge”) con la possibilità di impegnare diversi obiettivi in un solo passaggio e persino il cannone da 30 mm (il Gryazev-Shipunov GSh-30-2) ha adottato un nuovo selettore della cadenza di tiro (750, 375 e 188 giri al minuto).Entro il 2020, 80 Su-25 tra quelli in servizio con la VVS dovranno essere aggiornati alla versione SM, mentre a conclusione dell’anno appena trascorso risultano consegnati trenta Su-25SM per un totale di circa 110 aerei.

Kh-38, il nuovo missile aria-terra
Prodotto dalla Tactical Missiles Corportation JSC, il Kh-38 è un missile aria-terra di nuova progettazione che seppur pensato per il caccia di quinta generazione Sukhoi T-50, sarà fornito ai cacciabombardieri attuali (compresi il Su-43 e il MiG-29SMT). I test della nuova arma sono stati effettuati durante il 2012 in totale segretezza e alla fine di dicembre è stato ufficialmente preso in carico dalle forze armate russe, pertanto già agli inizi di questo nuovo anno inizieranno le forniture dei primi esemplari. Alla base del nuovo missile sta una struttura modulare che può essere composta da diverse testate a puntamento automatico. Il Kh-38 prevede infatti le seguenti varianti: Kh-38MAE (inerziale + guida radar attiva), il Kh-38MKE (inerziale + guida satellitare), il Kh-38MLE (inerziale + guida laser semiattiva) e Kh-38MTE (inerziale + guida a immagine IR). Inoltre la modularità del missile si estende anche alle testate (HE o frammentazione). Secondo Viktor Litovkin, redattore responsabile della «Rivista Militare Indipendente», a proposito della nuova adozione del missile Kh-38 sul caccia di quinta generazione T-50 ha dichiarato: “L’aereo, seppure abbia grandissime qualità compresa la discrezione (stealth n.d.a.), è semplicemente un aereo, ma quando porta missili ad alta precisione per compiere diversi compiti diventa una struttura aeronautica precisissima e il fatto che il missile stia dentro alla fusoliera non contribuisce a sminuirne le qualità stealth.” Il vantaggio di tale arma – ha proseguito Litovkin – risiede nel fatto che riuscirà ad orientarsi in volo con l’aiuto del sistema satellitare GLONASS (l’alter ego russo del GPS occidentale, n.d.a). Come hanno dimostrato i recenti conflitti in Afghanistan e in Medio Oriente, benché riportati da terra taluni obiettivi sono difficilmente visibili dal cielo anche perché le tecnologie per nascondere il segnale si sono evolute in maniera significativa. Igor Korotčenko capo redattore della rivista «Difesa nazionale» ha dichiarato invece: “Le armi ad alta precisione permettono di distruggere un obiettivo importante e sottrarsi rapidamente dal fuoco avversario. Il missile Kh-38 è proprio un’arma di questo tipo; un arma che in dotazione alla VVS permetterà di agire mediante un circuito di controllo a comando unificato usando il sistema GLONASS per completare azioni belliche più complicate.” Il Kh-38 è un missile aria-terra capace di distruggere veicoli corazzati in movimento e rifugi nemici in un raggio compreso fra i 3 e i 40 Km; il peso della sua testata bellica è di 250 Kg. L’adozione di questo missile aumenterà in maniera sensibile le capacità d’attacco dell’aeronautica militare russa.

Russian Helicopters aprirà in India
Durante la visita del presidente russo Vladimir Putin in India, Russian Helicopter e Elcom System Private Limited facente parte della SUN Group indiana, hanno firmato a Nuova Delhi un accordo per costruire in India una moderna struttura industriale per la produzione di alcuni modelli di elicotteri russi Kamov e Mil.La joint venture avrà la capacità di produrre unità di elicotteri, effettuare il montaggio finale di parti parzialmente assemblate e di effettuare collaudi a terra e in volo. In tal senso l’impresa inizierà la produzione dei componenti per l’elicottero multiruolo Ka-226T. A tal proposito l’AD di Russian Helicopters Dmitry Petrov ha dichiarato: -“L’India è un tradizionale partner di Russian Helicopters in termini di acquisti di elicotteri. La creazione di una joint-venture russo-indiana segna una nuova tappa e anche una logica continuazione dei nostri comuni sforzi alla luce della crescente domanda di modelli di elicotteri russi” (a proposito di elicotteri russi ricordiamo per dovere di cronaca che l’India attualmente ne possiede una flotta di 280 esemplari).Secondo Petrov  inolte, la joint venture aiuterà ad aumentare sensibilmente lo sviluppo dell’industria aerospaziale indiana e fornirà un consistente passaggio di tecnologia russa avanzata. Renderà possibile inoltre organizzare l’addestramento e la formazione di ingeneri aerospaziali indiani e promuoverà lo sviluppo di personale altamente qualificato nell’intera catena di produzione.Russian Helicopter ed Elcom Systems hanno inoltre raggiunto un ulteriore accordo in tale contesto per la creazione di un “Helicopter Academy”, un’accademia realizzata in India per l’addestramento del personale di volo e del personale tecnico. La visita del Presidente russo in India ha portato inoltre alla firma di una serie di ulteriori documenti volti a rafforzare la cooperazione tecnico-militare tra la Russia e l’India.

Nuovi elicotteri per le forze speciali d’assalto russe
Secondo il quotidiano « Izvestia» il Ministero della Difesa russo avrebbe emanato i requisiti tecnici per lo sviluppo di una versione dell’elicottero Mil Mi-8 dedicata alle forze speciali d’assalto. La variante in questione, basata sulla piattaforma con maggior vocazione per il trasporto e l’assalto di truppe, ovvero il Mi-8AMTSh, dovrebbe prevedere un nuovo sistema di navigazione basato su GLONASS, nuovi sistemi di ricerca, puntamento e attacco (TV, IR e telemetro laser), un radar per il rilevamento degli obiettivi terrestri, doppi schermi MFD separati per entrambi i piloti e un faro proiettore agli infrarossi TSL-1600 progettato per illuminare il campo di battaglia anche in caso di oscurità o maltempo che sarà chiaramente compatibile con i sistemi di visione notturna (NVG).  L’elicottero che verrà assemblato presso gli stabilimenti siti a Ulan-Ude sarà armato con razziere e mitragliatrici; la sua fornitura inizierà nell’anno in corso e presumibilmente non supererà i 10-15 esemplari.

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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