Un drone armato per i pasdaran

Adnkronos/Aki – I Guardiani della Rivoluzione iraniani hanno rivelato di aver messo in servizio un drone d’attacco, lo Shahed-129 (Testimone), interamente prodotto dall’industria bellica della Repubblica Islamica. Lo ha riferito l’agenzia d’informazione dei pasdaran Sepahnews.com, secondo cui il drone è stato presentato alla stampa in occasione della settimana della ‘Sacra Difesa’. “E’ un asset strategico per la protezione dei nostri confini”, ha commentato il capo dei Guardiani della Rivoluzione, Mohammad Ali Jafari. Si tratta di un drone in grado di trasportare otto missili. Se impegnato in combattimento ha un’autonomia di 24 ore ed è in grado di colpire anche obiettivi in movimento. Il velivolo Shahed 129 (nella foto) avrebbe un raggio di azione di quasi duemila chilometriche lo rende in grado di raggiungere la maggior parte dei Paesi mediorientali. Alla parata militare per l’anniversario dell’inizio della guerra con l’Iraq, 33 anni fa, l’Iran ha mostrato inoltre 30 missili con una gittata di duemila chilometri: 12 Sejil e 18 Ghadr a combustibile solido. “Negli ultimi 200 anni l’Iran non ha mai attaccato un altro paese” ha ricordato il presidente Hassan Rohani in un discorso alla parata aggiungendo che “anche oggi” le forze armate del Paese agiranno solo per difesa e “non inizieranno mai un’aggressione”.

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