Blindati Centauro per la Giordania

Nuovi, vecchi mezzi per le forze giordane. Secondo fonti della King Abdullah II Design and Development Bureau (KADDB) citate dal Jane’s Defence Weekly in giugno dovrebbero venire consegnati all’esercito giordano (probabilmente trasportati  ad Aqaba via nave) 80 blindati pesanti OTO Melara/Iveco Centauro dotati di cannone da 105 millimetri surplus dell’Esercito Italiano e acquisiti di seconda mano. Da Roma non sono stati forniti dettagli ma sembrerebbe trattarsi di esemplari della prima versione del Centauro, entrata in servizio nei rimi anni ’90 in 300 esemplari di cui 164 radiati negli ultimi tempi. Mezzi che, una volta acquisiti da Amman, verranno aggiornati e “rimessi a nuovo” negli stabilimenti locali in due o tre anni. Nell’ottica di migliorare le capacità anti insurrezionali, rinnovare il parco mezzi evitando ingenti investimenti finanziari, l’esercito giordano rimpiazzerà invece i vecchi trasporto truppe M-113 con i più protetti mezzi derivati dagli scafi dei carri armati Tariq, derivati dai vecchi Centurion britannici radiati oltre 10 anni or sono quando vennero rimpiazzati dai tank Challenger forniti da Londra. Obsoleti come carri armati i Tariq sono ancora in grado di fornire una buona protezione alle truppe.

Seguendo l’esempio dei numerosi mezzi simili realizzati dagli israeliano modificando vecchi carri armati, i giordani realizzeranno il nuovo mezzo definito multi-purpose armoured platform  (MAP) presso gli stabilimenti della Jordan Manufacturing and Services Solutions che dipende dal KADDB. Verranno rimosse le torrette e applicate corazzature aggiuntive con un risparmio notevole rispetto ai costi di acquisizione di un nuovo veicoli corazzato da combattimento. I primi 4 cingolati MAP (foto qui a fianco) in grado di trasportare 2 uomini d’equipaggio e 11 fanti con tutto l’equipaggiamento verranno consegnati in giugno e altri dovrebbero venire ordinati in seguito. Secondo quanto riportato dal Jane’s  Defence Weekly il governo di Amman sembra puntare sulle modifiche dei mezzi in servizio e sull’acquisizione di altri usati per ammodernare le proprie forze corazzate e blindate.

Sembra imminente anche la modifica dei carri leggeri britannici Scorpion e dei cingolati Scimitar in dotazione all’Esercito Reale Giordano con nuovi motori ed equipaggiamenti. Una volta rimodernati verranno assegnati alla protezione delle basi aeree della Royal Jordanian Air Force che ha iniziato da alcune settimane i test su due aerei da trasporto Airbus Military CN235 (foto a fianco) trasformati in cannoniera volante leggera con l’imbarco di un cannone statunitense ATK M230 30 già utilizzato dall’elicotteri AH-64 Apache), razzi da 70 millimetri e missili aria terra AGM 114 Hellfire oltre a sensori elettro ottici, contromisure elettroniche e apparati difensivi contro i missili terra-aria. Le modifiche ai CN-235 sono state effettuate presso la KADDB e gli stabilimenti ATK negli USA.  La Giordania sta potenziando le capacità di attacco aereo leggero in funzioni anti-insurrezione anche con l’acquisizione di sei aerei leggeri Air Tractor AT-802 Block 1 (foto sotto) da ricognizione armata donati dagli Emirati Arabi Uniti

Foto: G. Gaiani, Jane’s Defence Weekyl, Airbus

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