Gli ucraini catturano un carro armato russo

Il 29 giugno scorso il Ministero della Difesa (MoD) ucraino ha pubblicato le foto di un carro armato da battaglia (MBT) russo catturato nella regione orientale di Donetsk. Il tank, un T-64BV con corazza reattiva ERA Kontakt-1, sarebbe finito nelle mani delle Forze di terra ucraine durante un attacco sferrato nell’area di Artemivsk, a circa 130 km dalla frontiera con la Russia. La notizia, diramata dalla stampa statunitense, precisa che, secondo quanto dichiarato dalle autorità di Kiev, il carro armato non sarebbe registrato tra i mezzi a disposizione dell’Esercito ucraino.
Al contrario, sembrerebbe in forza alla 205^ Brigata di Fanteria di stanza a Budenovskiy, città della Russia meridionale ad est del Mar Nero; secondo i registri, il numero di serie del telaio è legato ad un mezzo costruito nell’ottobre del 1987 negli stabilimenti della Kharkov Morozov Machine Building Design Bureau e subito consegnato all’Armata Rossa per essere impiegato in territorio russo. Recentemente, la NATO ha diffuso le immagini satellitari rappresentanti 10 tank russi T-64 a ridosso del confine con l’Ucraina; il convoglio farebbe parte di un’unità corazzata posizionata nei pressi di Rostov, sul Don.

Tre di questi tank sarebbero poi entrati in territorio ucraino attraversando il confine all’altezza di Snizhne, località controllata dai filo-russi a circa 80 km da Donetsk. Secondo l’intelligence occidentale, Snizhne, Torez e Makiyivka sarebbero i tre corridoi di accesso all’Ucraina attraverso i quali la Russia rifornirebbe le truppe paramilitari dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk. Nonostante Mosca neghi ogni coinvolgimento, gli indipendentisti sarebbero in possesso di armi leggere e mitragliatrici pesanti di fabbricazione russa, oltre che di missili controcarro 9K111 Fagot (AT-4 Spigot), di MANPAD PZR Grom prodotti in Polonia durante il periodo sovietico, e di lanciarazzi d’artiglieria da 122 mm BM-21 Grad (M1964), sistemi d’arma capaci di un fuoco di saturazione micidiale anche a lunga distanza.

Foto: IHS Jane’s

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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