News da Mosca

Dettagli sulle consegne dei Su-35 in Cina

A seguito del contratto del valore di 2 miliardi di dollari siglato tra Cina e Russia relativo all’acquisto di 24 Sukhoi Su-35, una fonte vicina al settore militare ha informato l’agenzia TASS che le consegne dei caccia avverranno in tre anni e che i primi SU-35 saranno consegnati già dal 2016.
Questo conferma quanto avevamo anticipato a fine novembre riportando le dichiarazioni di Vassily Kashin, ricercatore senior del Centro per l’analisi di strategie e tecnologie con sede a Mosca, secondo cui la produzione dei velivoli sarebbe iniziata ancor prima della firma del contratto finale. Kashin aveva riferito inoltre che sarebbe stato altamente probabile che le prime consegne sarebbero avvenute già dal 2016, mentre la conclusione del contratto tra la fine del 2017 e la prima metà del 2018.

4 Ka-32A11BC per la Cina

Russia e Cina (rispettivamente Russian Helicopters, una controllata della Società statale russa Rostec, e la società cinese Jiangsu Baoli) hanno firmato un accordo per la fornitura di quattro elicotteri Kamov Ка-32А11ВС per missioni antincendio.

Ampiamente utilizzati dal Corpo dei vigili del Fuoco cinesi in operazioni antincendio e di salvataggio, i nuovi Ка-32А11ВС saranno consegnati secondo quanto comunicato dalla società russa tra il 2016 e il 2017.
“Questi elicotteri – ha riferito il CEO di Russian Helicopters Alexander Mikheev – sono gestiti con successo in Cina e questo contratto conferma il nostro interesse per lo sviluppo di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa, ecco perché abbiamo intenzione di continuare a crescere attraverso consegne aggiuntive e nuovi progetti”.

L’elicottero Ka-32A11BC, progettato per operazioni di ricerca e soccorso, missioni antincendio e supporto ai compiti di polizia, soddisfa gli standard certificativi tra cui l’AP-29, la certificazione EASA ottenuta nel 2009 e la certificazione d’idoneità al volo australiana ottenuta nel dicembre 2012. È stato recentemente utilizzato in compiti anti incendio in diversi paesi del mondo tra cui Canada, Spagna, Portogallo, Svizzera, Cina, Austria, Corea del Sud e Indonesia.

Consegnato il primo Tu-95MSM aggiornato

Aleksej Gusev, CEO della società JSC Aviakor, ha confermato ai media locali di aver consegnato all’Aviazione Militare russa il primo bombardiere strategico Tupolev Tu-95MSM modernizzato.

“L’aggiornamento – ha riferito Gusev – ha incrementato in modo significativo le capacità di combattimento del velivolo e la sua utilità operativa”.

Il velivolo, che è stato chiamato col nome della città di Dubna, ha richiesto un lavoro di aggiornamento di circa tre mesi; il secondo velivolo che è in fase di completamento verrà consegnato al Ministero della Difesa nei primi mesi del 2016, mentre il terzo bombardiere è stato consegnato alla fabbrica lo scorso mese di dicembre.

La modernizzazione del Tu-95 riguarda l’implementazione di avanzate attrezzature radio-radar, nonché di un sistema di acquisizione navigazione – destinazione basato su GLONASS.

Il Tu-95MSM può trasportare otto nuovi missili da crociera strategici Raduga Kh-101 (convenzionali) o Kh-102 (nucleari) sui supporti esterni dell’ala.

Le precedenti versioni del Tu-95 erano armate con sei missili da crociera Kh-55 (AS-15 Kent) installati in un supporto rotante all’interno della stiva armi; il Kh-101 essendo di dimensioni più ingombranti non può essere ospitato al suo interno.

Sono ben 60 gli anni di servizio di questo infaticabile bombardiere strategico a lungo raggio, poiché esso è entrato in servizio con l’Aeronautica sovietica nel 1956; in virtù di questi recenti aggiornamenti il Tu-95MSM dovrebbe rimanere in servizio con l’Aviazione russa fino al 2025-2030 (in questo caso supererebbe addirittura la ragguardevole quota di 70 anni di impiego operativo).

Svelato (parzialmente) il nuovo progetto Kamov

Avevamo trattato in passato su questa rubrica il tema del nuovo elicottero navale progettato dalla società Kamov a seguito delle dichiarazioni rese la scorsa estate dal capo dell’Aviazione Navale della Marina russa Generale Igor Kozhin. I media moscoviti hanno approfondito recentemente il tema in questione e sono emersi alcuni dati che è doveroso riportare ad integrazione di quanto già trattato.
Il nuovo progetto, nome in codice “Minoga” (in italiano Lampreda), dovrebbe sostituire l’intera flotta dei Kamov Ka-27 (Helix per la NATO). Secondo fonti del settore industriale-militare russo, il nuovo elicottero si trova attualmente in fase di progettazione e sarebbe dotato del classico layout Kamov costituito dal doppio rotore coassiale controrotante.
Ulteriori dati parzialmente noti riguardano il peso massimo al decollo, certamente inferiore a quello del Ka-27 (che per la cronaca è di 12.000 Kg), e la velocità massima che dovrebbe toccare i 312 Km/h.
Considerata l’estensione di vita dei Ka-27 dovuta ai recenti aggiornamenti, è molto probabile che il nuovo progetto possa essere realizzato a partire dal 2020.

Ultimati gli aggiornamenti degli Il-80 “Maxdome”

La United Instrument Manufacturing Corporation (UIMC), controllata della società statale russa Rostech, ha annunciato che sono stati completati i test di modernizzazione del centro di comando strategico volante russo.

Si tratta di un aereo speciale progettato per fornire il comando e il controllo delle forze armate, incluse quelle nucleari, qualora i comandi terrestri dovessero divenire “inutilizzabili” in particolari condizioni estremamente sfavorevoli.
Si tratta di velivoli speciali attualmente presenti esclusivamente nelle forze armate statunitensi (l’US Air Force utilizza il Boeing E-4B, una modifica del B747-200 chiamato anche col nome di “Doomsday plane”) e russe.
Il velivolo utilizzato è un Ilyushin Il-80 (codice NATO “Maxdome”), una versione pesantemente modificata del wide-body civile Il-86 che è entrato in servizio alla fine degli anni ‘80.
Secondo le dichiarazioni rese dall’ufficio stampa della UIMC, questa seconda generazione di aggiornamenti ha migliorato notevolmente la sopravvivenza, la funzionalità e l’affidabilità del velivolo, considerando inoltre l’adozione di nuovi sistemi elettronici di pesi e dimensioni notevolmente inferiori rispetto a quelli precedentemente in uso con un conseguente risparmio energetico notevole.
L’aviazione russa dispone attualmente di quattro Il-80 in carico all’8^ Divisione Compiti Speciali dell’Aviazione situata presso la base aerea di Chkalovsky, nei pressi di Mosca.

Foto: Ministero Difesa Russo, Russian Helicopters, Sukhoi, Iliyushin, Tupolev

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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