Kabul: i talebani fanno strage al QG dell’intelligence

(aggiornato alle ore 14,55)

Un attentato suicida con autobomba e una violenta sparatoria hanno scosso questa mattina il centro di Kabul, in Afghanistan, facendo numerosi morti e feriti. Secondo fonti locali citate dall’agenzia tedesca DPA i morti sarebbero 40 e i feriti ben 327.

45E3C165-2549-416B-BB5E-F9BE808AB084_w640_sIn precedenza fonti governative avevano parlato di 28 morti e 198 feriti. Secondo fonti anonime dell’intelligence afghano tra le vittime ci sarebbero almeno 15 membri delle forze di sicurezza locali. L’attacco è stato rivendicato dai talebani ed ha avuto luogo davanti alla sede dell’intelligence nazionale (National Directorate of Security – NDS), non lontano dall’ambasciata americana nella capitale afgana.

All’esplosione, innescata da un attentatore suicida a bordo di una macchina, ha fatto seguito una sparatoria.

Secondo quanto riferito dal portavoce  dei talebani Zabihullah Mujahid, dei combattenti del movimento hanno provato a forzare l’ingresso degli uffici dell’intelligence nazionale nella capitale afgana.

“La prima esplosione è stata innescata da un attentatore suicida in una macchina e, probabilmente, uno o due attentatori stanno ancora facendo resistenza”, ha precisato da parte sua il portavoce del ministero degli Interni Sediq Sediqqi.Decine di edifici, negozi e diversi edifici governativi sono stati danneggiati dalla bomba.

“La zona dell’attacco è stata completamente transennata dalle forze di sicurezza afgane”.

Afghan-intelligenceIl presidente afgano Ashraf Ghani ha condannato “con la massima fermezza” l’attacco “terroristico”. La settimana scorsa i talebani avevano annunciato l’inizio dell’offensiva di primavera in Afghanistan, l’Operazione Omari in omaggio al mullah Omar, defunto fondatore del movimento.

“Con l’avvento della primavera è di nuovo tempo per noi di rinnovare la nostra determinazione al jihad”, sui legge nel comunicato dei talebani che chiarisce come l’obiettivo sia la “sconfitta incondizionata e il ritiro degli invasori stranieri e dei loro servitori interni” dall’Afghanistan.

La nuova offensiva annuale dei Talebani – hanno sostenuto gli insorti – vedrà “attacchi su larga scala contro le posizioni dei nemici nel Paese”, ma anche operazioni di “martirio” e omicidi dei “comandanti nemici nei centri urbani”.

Lo scopo è “far impantanare il nemico in una guerra di attrito che abbassi il morale degli invasori stranieri e delle loro milizie armate”.

Tolo-News-kunduz-battle-08-21“I Talebani hanno intensificato le loro attività in Afghanistan quest’anno ed esiste il pericolo che possano essere prese grandi regioni”  ha sottolineato l’inviato presidenziale russo per l’Afghanistan, Zamir Kabulov durante una conferenza stampa a Mosca.

“Possiamo parlare tranquillamente della crisi su larga scala che sta minacciando l’esistenza dello Stato afghano”, ha detto Kabulov secondo cui, quest’anno potrebbe essere “particolarmente caldo” a causa della maggiore attività da parte dei talebani, le cui forze, almeno in gran parte, sono rimaste in Afghanistan e in unità separate in Pakistan.

Ieri nel corso di operazioni militari di contrasto ai talebani nelle province settentrionali di Kunduze Faryab erano stati uccisi almeno 80 talebani e altri 100 feriti.

kabul-bombing-aprilLo ha annunciato il ministero della Difesa a Kabul riferendo di operazioni terrestri nei distretti di Dash-e-Archi, Imam Sahib, Chardara, Khanabad e Qalazal, ed in alcune aree di Kunduz City, in cui sono stati uccisi 68 militanti e 59 altri sono rimasti feriti”.

Nello stesso tempo si precisa 11 talebani sono stati uccisi e 29 feriti in scontri in Faryab, mentre fra gli insorti si contano due morti e 29 feriti nella provincia di Baghlan.

Nel comunicato non si fa alcun accenno a perdite nei ranghi delle forze afghane.

Da parte sua, il capo della polizia di Kunduz, Qasim Jangalbagh, ha reso noto che almeno tre membri delle forze di sicurezza sono morti e decine di altri sono rimasti feriti ma un giornalista locale ha indicato all’ANSA che fra gli agenti di polizia morti e feriti “sono molto più numerosi” di quelli ufficialmente ammessi.

DSC_0090Le vittime del conflitto in Afghanistan sono cresciute nel primo trimestre 2016 del 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una  diminuzione però dei morti ed un aumento dei feriti. Lo ha reso noto oggi a Kabul la Missione delle Nazioni Unite di assistenza in Afghanistan (Unama).

Da un comunicato inviato ai media emerge che fra l’1 gennaio ed il 31 marzo 2016, le vittime complessive sono state 1943, di cui 600 morti (-13%) e 1.343 feriti (+11%). “Anche se un conflitto si intensifica – ha detto al riguardo il responsabile dell’Unama, Nicholas Haysom – non deve essere accompagnato da un proporzionale aumento di vittime civili, soprattutto se le parti si attengono seriamente al diritto umanitario internazionale ed al rispetto dei diritti umani”.

Pattuglia in avanzamentoCome mostrato dalla tendenza registrata nel 2015, gli scontri terrestri sono stati la principale causa di vittime civili, seguiti dallo scoppio di rudimentali ordigni (ied), da attacchi suicidi e da assassinii mirati.

Infine il Rapporto sostiene che le azioni degli elementi anti-governativi sono state responsabili di almeno il 60% delle vittime, con un 19% attribuito invece alle forze pro-governative.

Un altro 16% di vittime è stato provocato dagli scontri fra forze governative e ribelli, senza che fosse stato possibile attribuirne la responsabilità, mentre il restante 5% è stato frutto dell’esplosione di ordigni di non chiara origine.

(con fonti Afp, Ansa e Adnkronos)

Foto AP, Khaama, Tolo News, Isaf, G. Gaiani

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