I francesi hanno ucciso Mokhtar Belmokhtar?

Aerei francesi con il supporto d’intelligence statunitense avrebbero colpito e “con ogni probabilità” ucciso Mokhtar Belmokhtar, l’algerino leader del gruppo criminale e jihadista al-Morabitùn, staccatosi da al-Qaeda nel Maghreb Islamico di cui lui stesso è stato leader.
Belmokhtar sarebbe stato colpito (probabilmente dai Mirage 2000C/D che l’Armèe de l’Air schiera a Niamey, in Niger) in una zona imprecisata nel sud della Libia ai confini con Niger e Algeria: di fatto parte della vasta area operativa delle forze francesi coinvolte nell’Operazione Barkhane.

La morte del leader jihadista noto come “il guercio” dopo aver perso un occhio combattendo in Afghanistan, è stata rivelata da una fonte di intelligence Usa citata dal Wall Street Journal.

Belmokhtar ha incassato decine di milioni di dollari dai rapimenti di occidentali (anche italiani) e dalla gestione dei traffici illeciti quali droga, armi ed esseri umani: è responsabile di numerosi attacchi e attentati in Algeria e nel Sahel incluso il sanguinoso assalto all’impianto del gas algerino di In Amenas nel gennaio 2013.

Già in passato è stato dato erroneamente per morto varie volte: nel giugno scorso il governo libico di Tobruk confermò che il terrorista più ricercato d’Africa era stato ucciso in un raid aereo americano ma voci sulla sua morte si diffusero anche a febbraio mentre nel 2013 il governo del Ciad ne annunciò la morte durante una operazione in Mali.

Secondo la fonte citata dal WSJ il peso delle informazioni d’intelligence indurrebbe però a ritenere che questa volta il leader jihadista fautore di una grande coalizione islamista in Niger, Ciad e Libia sia stato ucciso o quanto meno ferito.

Né Washington né Parigi per ora hanno commentato la notizia del raid effettuato, come ha detto genericamente la fonte, nel mese di novembre.

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