Oltre 2.000 i miliziani jihadisti sauditi

Dopo la Tunisia, il Paese che con 5.000 jihadisti ha esportato più terroristi islamici in tutto il mondo, sembra esserci, in questa non invidiabile lista, l’Arabia Saudita. Ben 2.093 sudditi di re Salman sono andati all’estero per unirsi a formazioni terroriste. Lo ha reso noto – senza specificare a quali gruppi si siano uniti – il portavoce del ministero dell’Interno di Riad, Mansur al-Turki, secondo il quale almeno 1.540 (il 70% del totale) sono andati a combattere in Siria, dove i più attivi sono Isis o formazioni come Fateh al Sham (gli ex qaedisti di Al Nusra).

Altri 147 combattono nel confinante Yemen, che da marzo del 2015 è oggetto di una fallimentare campagna militare di una colazione sunnita guidata da Riad contro i ribelli sciiti Houthi, sostenuti dall’Iran.
Altri 31 combattono in Afghanistan e Pakistan mentre gli ultimi 5 sono Iraq. Mancano all’appello altri 297 sauditi di cui non è nota o non è stata precisata l’organizzazione in cui militano.

Foto: Stato Islamico

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