Prevista la riduzione delle truppe USA in Africa

Il Dipartimento della Difesa americano ha annunciato il riassetto del personale anti-terrorismo del Comando africano (Africom) per sostenere le priorità delineate nella strategia nazionale di Difesa.

In una breve dichiarazione il Pentagono ha fatto sapere che Il taglio previsto sarà del 10% della forza totale di 7.200 soldati del Comando americano in Africa e sarà effettuato in diversi anni.

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“Ricalibreremo le nostre risorse per la lotta contro il terrorismo e le forze operanti in Africa nei prossimi anni per mantenere una posizione competitiva nel mondo” ha spiegato Il portavoce del Pentagono Candice Tresch.

L’ottimizzazione preserva la maggior parte delle partnership e dei programmi di cooperazione per la sicurezza degli Stati Uniti in Africa, per migliorare le capacità dei partner e supportare i programmi in corso. Attività di C-VEO (Counter-Violent Extremist Organization) in diverse aree, tra cui Somalia, Gibuti e Libia, resteranno in gran parte le stesse. In altre regioni, come l’Africa occidentale, l’attenzione si sposta dal supporto tattico alla consulenza, all’assistenza, al collegamento e alla condivisione dell’intelligence.

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Il principale obiettivo strategico di Africom nell’Africa occidentale e nella regione del Lago Ciad è di contenere e degradare Boko Haram e ISIS in Africa occidentale. Il Comando USA Africa lavora con i quattro paesi della regione del Lago Ciad (Camerun, Ciad, Niger e Nigeria) per rafforzare la capacità di assicurare che Boko Haram e ISIS in Africa occidentale non minaccino gli interessi dei partner, degli alleati o degli Stati Uniti.

In Africa, come in altre parti del mondo in cui gruppi estremisti rappresentano minacce, l’approccio militare degli Stati Uniti è stato quello di impiegare le proprie capacità militari in un ruolo di supporto, per consentire ai partner africani di affrontare le sfide di sicurezza. Le forze USA hanno un ruolo di supporto e non quello di partecipanti al combattimento diretto.

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Africacom è il primo comando militare regionale degli Stati Uniti a iniziare a ridurre le forze anti-terrorismo, ma ci saranno altri tagli, in altri comandi in Europa, nel Pacifico e altrove. Ciò è in linea con il pensiero del Segretario della Difesa Jim Mattis, concentrarsi maggiormente sul potenziale conflitto con la Russia e la Cina, e meno sulle guerre insurrezionali.

Il documento della strategia di difesa nazionale 2018 descrive la Cina come un concorrente strategico che usa l’economia predatoria per intimidire i suoi vicini, mentre militarizza le aree nel Mar Cinese Meridionale. Invece la Russia, sempre secondo il documento, ha violato i confini delle nazioni vicine e persegue il potere di veto sulle decisioni economiche, diplomatiche e di sicurezza dei suoi vicini. Inoltre, le azioni fuorilegge della Corea del Nord e la sua retorica spericolata continuano nonostante le sanzioni dell’ONU. L’Iran continua a seminare violenza e rimane la sfida più significativa per la stabilità in Medio Oriente.

Foto Africom/US DoD

 

Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.

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