I cambi ai vertici militari di Seul frutto delle tensioni con Pyongyang

 

In un momento in cui la cooperazione militare tra Pyongyang e Mosca è in netto progresso, soprattutto con la fornitura di armi e munizioni alla Russia in cambio di tecnologia militare avanzata per espandere le capacità militari nordcoreane, Seoul ha promesso di rafforzare la propria preparazione militare per contrastare l’avanzamento del programma di armamento di Pyongyang.

Secondo lo Stato maggiore congiunto di Seul la Corea del Nord potrebbe aver fornito a Mosca anche missili balistici a corto raggio e antiaerei leggeri, oltre a un milione di proiettili di artiglieria, per sostenere la guerra della Russia contro l’Ucraina.  Gli esperti di Seul hanno valutato che un totale di circa 2.000 container di equipaggiamenti vari e munizioni siano stati spediti dal porto di Rajin a Vladivostok, un numero doppio rispetto ai 1.000 container rivelati dalla Casa Bianca il 13 ottobre citando le immagini satellitari scattate a settembre.

L’intelligence sudcoreana ritiene che la Corea del Nord stia provvedendo alla maxi fornitura di oltre un milione di proiettili di artiglieria alla Russia, secondo quanto quanto hanno riferito in un’audizione a porte chiuse al parlamento di Seul i vertici dell’agenzia di sicurezza (NIS) che hanno confermato la fase finale dei preparativi per il terzo tentativo di messa in orbita di un satellite spia militare da parte di Pyongyang.

In questa ottica sono state avvicendate figure di alto livello della difesa sudcoreana rappresentando così un cambio di passo rispetto al passato.

Il comandante delle operazioni navali, il viceammiraglio Kim Myung-soo, è stato nominato nuovo Capo dello Stato maggiore della Difesa della Corea del Sud, posto occupato dal generale Kim Seung-kyum. Lo ha annunciato il ministero della Difesa il 29 ottobre scorso. Secondo fonti militari, questa è l’ultima mossa dell’amministrazione Yoon Suk Yeol per ribaltare le politiche di difesa del suo predecessore.

Va sottolineato che è raro che un ufficiale della Marina ricopra la massima carica militare. I precedenti capi del JCS negli ultimi 10 anni provenivano dall’Esercito e dall’Aeronautica. La nomina di un ufficiale della Marina sembra essere una conseguenza del deciso rafforzamento delle capacità navali in atto in Cortea del Sud.

La promozione di Kim a generale a quattro stelle e la successiva nomina a presidente del JCS rappresentano una rottura con la tradizione e sono le prime dal 1994, quando la Corea del Sud ha ripreso il controllo operativo in tempo di pace delle proprie truppe dal Comando delle Nazioni Unite guidato dagli Stati Uniti.

Kim si è laureato con il massimo dei voti all’Accademia navale nel 1989 ed è stato comandante del primo cacciatorpediniere del tipo Aegis della Marina coreana, il King Sejong. Dopo la promozione ad ammiraglio ha ricoperto una serie di importanti incarichi, tra cui quello di capo del Comando delle operazioni navali, comandante del Comando della flotta e vice capo di stato maggiore della Marina.

Oltre al nuovo capo del JCS, altri sei generali a tre stelle sono stati promossi a quattro stelle nell’ultimo rimpasto.

Tra questi, il tenente generale Park An-su,l’ammiraglio Yang Yong-mo e il tenente generale Lee Young-su, nominati rispettivamente capi di stato maggiore dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica. Kang Shin-chul, attuale capo del quartier generale operativo del JCS, è stato nominato vice comandante del Comando delle forze combinate Corea del Sud-Stati Uniti (CFC).

L’avvicendamento di personale deciso dal presidente Yoon Suk Yeol riflette la sua posizione intransigente nei confronti della Corea del Nord e segue la sostituzione del ministro della Difesa a settembre e quella del vice ministro della Difesa all’inizio di questo mese, Queste scelte riflettono apparentemente l’insoddisfazione del governo nei confronti degli alti ufficiali militari. Nell’ultimo anno, il presidente sudcoreano ha completamente smantellato la politica di riconciliazione con Pyongyang promossa dal suo predecessore, Moon Jae-in.

Secondo quanto riporta il Korea Times, il ministro della Difesa Shin Won-sik, generale dell’esercito a tre stelle in pensione, ha criticato apertamente le politiche di difesa dell’amministrazione Moon, accusando spesso l’iniziativa di pace del precedente governo come una delle ragioni alla base dell’escalation delle provocazioni di Pyongyang. Lo stesso, nel suo discorso inaugurale, dopo aver assunto l’incarico aveva promesso che “in caso di provocazione nordcoreana, interverremo immediatamente, con forza e fino alla fine, per distruggere la volontà e la capacità del nemico di lanciare ulteriori minacce”.

Secondo Shin Jong-woo, ricercatore senior presso il Korea Defense and Security Forum, l’avvicendamento ai vertici militari rappresenta un cambio di passo del governo nei confronti della Corea del Nord, in contrasto con gli sforzi del suo predecessore per promuovere il riavvicinamento inter-coreano.

“È molto raro che la Difesa sostituisca sette generali a quattro stelle nello stesso momento. Questo dimostra che c’era un profondo livello di malcontento nei confronti di alcuni alti ufficiali che non riuscivano a mettere in pratica le politiche del governo. Le discussioni in corso sulla rottamazione degli accordi inter-coreani potrebbero prendere slancio sotto la nuova leadership”.

Foto Yonhap

 

Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.

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