Un Falco EVO per tutte le emergenze

Il Falco EVO di Leonardo è stato protagonista di una maxi simulazione su larga scala che si è svolta giovedì 23 maggio a Lampedusa per testare il modello di cogestione tra strutture militari, civili e sanitarie in situazioni di emergenza o di crisi, ed ha dimostrato ancora una volta le sue potenzialità come sistema tecnologico front end in ambito civile per la salvaguardia delle popolazioni e la gestione delle emergenze.

La simulazione è parte di una esercitazione organizzata nell’ambito di SIAARTI (Società Italiana Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva) Academy CREM (Critical Emergency Medicine), che si sta svolgendo in questi giorni sull’isola (19-24 maggio) e che sperimenta la gestione degli interventi in emergenza e in situazioni logistiche ostili.

Falco EVO Taxing (002)

In particolare il Falco EVO è stato impiegato nell’ambito di una simulazione di un evento catastrofico quale un terremoto; il sorvolo del Falco EVO è stato particolarmente efficace per fornire una rapida ricognizione delle aree colpite, la sorveglianza della zona interessata, l’acquisizione delle informazioni attraverso i sensori integrati sul drone e la ridistribuzione dei dati ai centri di controllo e gestione dell’emergenza: elementi essenziali per la gestione di eventi critici, anche in aree difficilmente raggiungibili altrimenti.

I dati raccolti dal Falco consentono infatti un impiego mirato e tempestivo degli altri mezzi che partecipano alle operazioni in situazioni di emergenza.

Il Falco di Leonardo è già da tempo utilizzato in operazioni di salvaguardia delle popolazioni come nel caso della Missione MONUSCO delle Nazioni Unite in Congo, dove, da cinque anni, l’ONU usa il Falco a supporto del suo mandato umanitario; anche in questo caso il drone si è reso protagonista di numerosi salvataggi intercettando e fornendo dati sulle situazioni di pericolo o di emergenza, come nel caso del ribaltamento di una imbarcazione nel lago Kivu, vicino a Goma.

Inoltre il Falco EVO al momento è impiegato per la sorveglianza marittima nello spazio aereo civile italiano e maltese dall’aeroporto di Lampedusa nell’ambito del programma Frontex, finalizzato alla sperimentazione di droni per il controllo delle frontiere esterne dell’Unione Europea.

Leonardo ha già cooperato con SIAARTI per mettere a fattor comune e a disposizione dell’associazione capacità industriali e tecnologiche, nonché l’esperienza nella realizzazione degli elicotteri per l’elisoccorso.

Gli elicotteri Leonardo sono spesso utilizzati per compiti di soccorso e di valutazione dei danni come nel caso dell’AW 139 utilizzato da Forze Armate, corpi dello Stato e servizi del 118.

Fonte : comunicato Leonardo

 

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