Nuovo contratto di manutenzione per i MiG-29 slovacchi

Il primo ministro slovacco Peter Pellegrini ha annunciato l’imminente conclusione di un nuovo contratto con la Russia per la manutenzione programmata dei caccia MiG-29 della Vzdušné sily Slovenskej republiky (o Forze Aeree della Repubblica Slovacca) del valore di 100 milioni di euro.

“Per i prossimi quattro o cinque anni – ha dichiarato Pellegrini in una conferenza stampa a seguito dei colloqui con il Primo Ministro Dmitry Medvedev a Mosca – la Federazione russa e la società RSK MiG si prenderanno cura della capacità di combattimento dei nostri velivoli poiché il MiG-29 è [tutt’oggi] l’aereo principale addetto alla protezione dello spazio aereo della Repubblica Slovacca”.

Dopo il crollo della Cecoslovacchia infatti, le forze aeree ceche e slovacche ricevettero dieci MiG-29 ciascuno; ma dalla seconda metà degli anni ’90 Bratislava ha successivamente ricevuto altri caccia di questo tipo.

Secondo quanto appreso dalle agenzie di stampa locali il Governo slovacco pagherà 30 milioni di euro all’anno per la manutenzione di 12 MiG-29 (10 nella versione “AS” e due nella versione biposto “UBS”), considerando che l’attuale contratto ancora in vigore è valido fino al prossimo autunno.

L’Aeronautica Slovacca ha effettuato un aggiornamento sui suoi MiG-29/-29UB per renderli compatibili in ambito NATO: i lavori, svolti dal 2005, furono effettuati da RSK MiG assieme ad alcune aziende occidentali e pertanto furono designati con le nuove sigle MiG-29AS e MiG-29UBS.

I MiG-29AS/UBS slovacchi dispongono nello specifico di sistemi di navigazione e comunicazione Rockwell Collins, sistemi IFF di BAe Systems, nuovi cockpit dotati di display LCD multifunzione e processori digitali atti all’integrazione di future attrezzature occidentali; invariati invece gli armamenti.

Dodici “Fulcrum” su ventuno dell’intera flotta di MiG-29 furono aggiornati al nuovo standard e consegnati alla fine di febbraio 2008.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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