Le sanzioni alla Russia complicano la manutenzione dei Mi-17 colombiani

 

Per motivi legali la Colombia sembra impossibilitata a pagare il contratto firmato per la manutenzione dei suoi elicotteri di fabbricazione russa Mil Mi-17-1V e Mi-17-V5.

Il Ministero della Difesa colombiano, attraverso l’Esercito Nazionale, ha appaltato infatti la manutenzione della sua flotta di Mi-17 alla National Aviation Service Company SA, un’azienda de facto autorizzata dal costruttore russo a fornire servizi di assistenza, riparazione e fornitura di parti e componenti.

Tuttavia, come riferito dall’Esercito attraverso la sua Air Assault Aviation Division (DAVAA), questi accordi sono stati sospesi perché il contraente non può ricevere pagamenti a causa del blocco del sistema bancario internazionale Swift e della sua inclusione nella “Lista Clinton”. Ciò avrebbe reso impossibile portare avanti gli impegni sottoscritti, nonostante le dichiarazioni dell’ambasciata russa in Colombia, anche per quanto riguarda la cessione dei contratti.

Il Governo colombiano ha insistito sulla sua posizione di astenersi dal realizzare qualsiasi tipo di transazione diretta o indiretta con aziende colpite dal veto internazionale a causa della guerra in Ucraina.

Ad oggi, secondo il portale locale Infodefensa, la DAVAA ha 20 esemplari a disposizione, di cui nove operativi (registrazioni EJC-3375, 3382, 3383, 3384, 3386, 3389, 3390, 3395 e 3397) e con ancora a disposizione 2.566 ore di volo per l’anno in corso. D’altra parte, altri nove esemplari di Mi-17 (registrazioni EJC-3379, 3387, 3388, 3391, 3392, 3394, 3396, 3398 e 3399) risultano in manutenzione. Altri due elicotteri sono danneggiati (EJC-3378 e 3385), ma anch’essi sono assegnati al piano annuale di manutenzione e cioè in attesa di pezzi di ricambio.

Vale la pena ricordare che dal 1996 al 2009 la Colombia ha acquisito per la sua 25ª Brigata Aerea e il 3° Battaglione dell’Aviazione cargo e trasporto, un totale di 26 Mi-17 che vengono utilizzati regolarmente sia per compiti militari che per operazioni di ricerca e salvataggio (SAR).

Il portale militare americano SA Defensa ha riportato la notizia che avevamo già comunicato nello scorso febbraio, secondo cui il Ministero della Difesa colombiano aveva ricevuto dagli Stati Uniti un’allettante offerta per l’acquisto di elicotteri Mil Mi-17 dalle Forze Armate colombiane per un importo di 300 milioni di dollari in vista del loro successivo trasferimento in Ucraina, sulla falsariga di quanto proposto a inizio 2024 all’Ecuador.

Tuttavia il presidente colombiano Gustavo Petro ha respinto questa proposta per motivi di neutralità nella guerra tra Russia e Ucraina.

«Gli Stati Uniti erano pronti a portare via i Mi-17 colombiani, indipendentemente dalle effettive condizioni tecniche di queste macchine che in realtà erano già in servizio da 27 anni. Ma la leadership politica e militare della Colombia ha rifiutato un simile accordo» – ha scritto il portale Infodifesa.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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