Verso un maggiore impegno della NATO in Iraq

Dopo la crisi nei rapporti tra Stati Uniti e Iraq che hanno fatto seguito all’omicidio attuato da forze statunitensi a Baghdad, del generale iraniano Qassem Suleimani, centinaia di militari della Coalizione anti Stato Islamico a guida Usa potrebbero passare sotto il comando dell’Alleanza Atlantica.

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La Nato è infatti pronta a rafforzare il suo impegno per l’Iraq nell’ambito della NATO Training Mission – Iraq e a valutare come aumentare la sua presenza in Medio Oriente, come ha reso noto il 12 febbraio il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, prima dell’inizio della riunione dei ministri della Difesa alleati.

La disponibilità dell’Alleanza Atlantica “a fare di più in Iraq è perché è estremamente importante che lo Stato islamico non vi faccia mai più ritorno” ha detto Stoltenberg.

“Il riavvio della missione di addestramento delle forze irachene non avverrà prima della formazione del nuovo governo di Baghdad a cui spetta l’ultima parola”.

Il maggior impegno della Nato in Iraq si tradurrà, anticipano fonti alleate, nel dispiegamento sotto il comando della NATO Training Mission a Baghdad di diverse centinaia di militari ora nella Coalizione anti Isis a guida americana.

La missione addestrativa dell’Alleanza Atlantica era stata sospesa il mese scorso, dopo le tensioni provocate dal raid americano che ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani.

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“In Iraq abbiamo raggiunto risultati importanti nella lotta all’Isis e nell’addestramento delle forze armate di sicurezza. Bisogna continuare quel lavoro”. Così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a margine della ministeriale Nato.

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“Come avevo anticipato qualche settimana fa – ha spiegato – c’è la possibilità di transitare l’impegno dalla dimensione della Coalizione a quella della dimensione Nato, rafforzando l’elemento delle forze armate e di sicurezza. Credo sia un contributo importante per la stabilizzazione di una regione fondamentale per noi”.

La Germania non esclude una possibile partecipazione del suo contingente a una missione Nato estesa in Iraq contro le milizie dell’Isis.

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“Abbiamo un chiaro mandato del Bundestag, che prevede un impegno nel quadro della Coalizione internazionale contro l’Isis”, ha detto la ministra della Difesa tedesca, Annegret Kramp-Karrenbauer (nella foto a sinistra col ministro Guerini), a margine della ministeriale dell’Alleanza a Bruxelles.

I ministri di tutti i Paesi NATO hanno trovato un accordo di massima sulla missione addestrativa e di supporto all’Iraq senza però entrare nei dettagli di cosa verrà fatto in concreto.

In una prima fase si prevede un trasferimento di truppe e mezzi dalla Coalizione anti-Isis a guida Usa alla missione Nato di addestramento delle forze irachene, con un rafforzamento dell’operazione nell’ ambito dell’attuale mandato, e l’impegno ad esplorare passi successivi.

Nessuna reazione per ora da Baghdad e non a caso Stoltenberg  ha chiarito che “l’Alleanza è già in Iraq, e c’è su invito di Baghdad. Resteremo solo fino a quando saremo i benvenuti”

 

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