Collisione tra fregate greca e turca, Macron invia navi e aerei in appoggio ad Atene

Sale la tensione nel Mediterraneo orientale tra Turchia e Grecia dopo la collisione tra due navi militari avvenuta il 12 luglio nelle acque a est dell’isola di Rodi ma resa nota solo oggi Secondo la versione turca, la fregata greca da 3.800 tonnellate Limnos (Classe Elli, ex olandese classe Kortenaer) ha compiuto una manovra di disturbo nei confronti della nave da esplorazione turca Oruc Reis, impegnata in attività’ di prospezione energetica all’interno della Zona economica esclusiva (Zee) greca non riconosciuta da Ankara.

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L’intervento dissuasivo della fregata turca da 3.300 tonnellate Kemal Reis (Classe Barbaros, tipo Meko 200TN), di scorta alla Oruc Reis (nella foto sotto), ha portato al contatto tra le due unità e al danneggiamento della nave greca costretta a ritirarsi.

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Secondo il giornale greco Ekathimerini vi è stata una collisione dovuta apparentemente ad un errore di manovra della nave da guerra turca (nella foto sopra), che avrebbe riportato i danni maggiori.

Media greci evidenziano come una foto della fregata Limnos sotto) scattata durante le esercitazioni con il gruppo navale francese indichino l’assenza di danni.

Al netto della propaganda di Ankara e Atene, l’ipotesi che appare più plausibile è che il “contatto” tra le due unità sia stato di lieve entità.

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha definito l’incidente come una risposta alla minaccia della Marina Greca.

“Lo avevamo detto, se ci attaccano pagheranno un prezzo altissimo. Oggi hanno avuto la prima risposta”, ha commentato. Fonti diplomatiche greche sostengono tuttavia che la rivendicazione di Erdogan serva solo a giustificare gli “ingenti danni riportati dalla nave turca”.

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La questione viene dibattuta anche in ambito Ue ma il premier greco, Kyriakos Mitsotakis, ha trovato un alleato di ferro nella Francia del presidente Emmanuel Macron, che ha mobilitato navi militari e cacciabombardieri nel Mediterraneo Orientale a diretto sostegno di Atene.

Ieri due Mirage 2000 (secondo alcune fonti 2 Rafale), la fregata Lafayette e la portaelicotteri da assalto anfibio Tonnere (nella foto sotto) hanno effettuato manovre militari congiunte con le fregate greche Spetsai (classe Hydra tipo Meko 200HN), Aegeon, Limnos (nella foto a lato) e Kountouriotis (classe Elli, ex olandesi classe Kortenaer) al largo dell’isola di Creta.

Si tratta di “una riaffermazione da parte della Francia dell’attaccamento alla libertà di navigazione ed al rispetto del diritto internazionale” ha detto il ministro della Difesa francese Florence Parly.

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“La situazione nel Mediterraneo orientale è preoccupante. Le decisioni unilaterali della Turchia sulle attività di esplorazione petrolifera stanno provocando delle tensioni. Queste azioni devono terminare per consentire un dialogo pacifico tra paesi vicini e alleati all’interno della Nato.

Ho deciso di rafforzare temporaneamente la presenza militare francese nel Mediterraneo orientale nei prossimi giorni, in collaborazione con i partner europei, compresa la Grecia”, ha reso noto ieri Macron.

Foto: Ministero della Difesa Framcese, Marina Turca, Marina Greca e Anadolu

 

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