Il Vietnam alla ricerca di un nuovo caccia monomotore

L’acquisizione di un caccia leggero adatto a sostituire i MiG-21 da tempo dismessi (nella foto) resta uno dei compiti più difficili per la Vietnam People’s Air Force o Aeronautica Militare del Vietnam (che schiera oggi un’ottantina tra Sukhoi Su-22, Su-27 e Su-30), e la situazione in tal senso sembra al momento priva di sbocchi.

Secondo il portale VietDefense, la Russia – il tradizionale fornitore di velivoli ad Hanoi – non produce più caccia monomotori in quanto tutti i moderni velivoli MiG e Sukhoi sono bimotori da parecchio tempo, mentre il progetto nazionale per un futuro caccia leggero non sarà pronto prima del 2025 e oltre.

Gli Stati Uniti – prosegue il portale locale – avevano proposto l’F-16 Block 70/72 già lo scorso anno, tuttavia al momento Hanoi è autorizzata dal Congresso USA ad acquistare dall’America solo armi leggere ed “equipaggiamento non letale”.

 

L’India dal canto suo avrebbe proposto l’HAL Tejas ma il problema in questo caso risiede nel motore; il Tejas utilizza infatti un General Electric F404-GE-IN20…statunitense e questo potrebbe causare obiezioni da parte americana per i motivi sopra esposti.

I caccia cinesi monomotore come il JF-17 ma le tensioni nel Mar Cinese Meridionale che contrappongono i due paesi rendono inattuabile valutare un simile acquisto.

Di conseguenza rimane solo lo svedese SAAB JAS-39 Gripen che sta avendo un discreto successo d’esportazione e che ha dimostrato buoni risultati in occasione delle esercitazioni congiunte sino-thailandesi Falcon Strike 2015 (ne abbiamo parlato sul nostro canale Telegram), in determinate condizioni di volo contro gli Shenyang J-11 cinese (versione su licenza del russo Su-27SK).

Tuttavia, anche in questo caso, l’ostacolo è insito nell’incompatibilità dei missili aria-aria e aria-terra di fabbricazione russa con il Gripen come specifica il portale VietDefense: «se acquisti velivoli da combattimento occidentali devi pagare l’intero pacchetto, velivolo più armi, e questo potrebbe costituire un problema enorme per le casse di Hanoi.»

Foto Flyng Tigers

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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