Con la base navale in Sudan la flotta russa si insedia tra Suez e Bab el-Mandeb

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il 16 novembre la realizzazione di una base navale russa in Sudan in grado di ospitare fino a 4 navi, incluse unità a propulsione nucleare. Si tratta della prima base ufficiale di Mosca in territorio africano dalla fine dell’Unione Sovietica, anche se altre infrastrutture vengono da tempo utilizzate in Libia e in Repubblica Centrafricana dai contractors russi della compagnia militare privata Wagner.

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La base verrà realizzata sulle rive del Mar Rosso non lontano da Port Sudan, sarà in grado di ospitare fino a 300 militari e consentirà alla Marina Russa di disporre di un punto d’appoggio tra Suez e lo Stretto di Bab el-Mandeb in grado di supportare le forze navali dispiegate nell’Oceano Indiano fungendo da “collettore” con le unità nel Mediterraneo incentrate sulla base di Tartus (Siria) e da supporto alla crescente penetrazione russa in Africa..

Putin ha affermato di aver approvato una proposta del governo russo per creare un hub logistico navale in Sudan e ha ordinato al ministero della Difesa di firmare un accordo per realizzarlo e utilizzarlo per le operazioni di manutenzione, rifornimento e per lo scalo e il riposo degli equipaggi.

Il terreno per la base sarà fornito gratuitamente dal governo sudanese che ha autorizzato i russi a portare nella base armi, munizioni ed equipaggiamenti impiegando aeroporti e porti del Sudan.

La Russia entra così nella corsa alle basi che interessa da anni l’area del Mar Rosso e del Golfo di Aden: i turchi hanno ottenuto dal governo sudanese un punto d’appoggio navale nel porto di Suakin, Gibuti ospita basi navali cinesi, statunitensi e francesi, mentre altre marine usano spesso il suo porto, gli Emirati Arabi Uniti hanno basi in Eritrea e Somaliland.

Secondo l’agenzia di stampa TASS la base sudanese verrà protetta con sistemi missilistici terra-aria avanzati consentendo di creare una zona di interdizione al volo. L’accordo prevede che il Sudan riceva aiuti militari da Mosca inclusi quelli necessari a costituire una forza navale credibile. La Marina sudanese ha recentemente ricevuto una nave scuola donata dalla Russia consegnata nella base navale di Port Sudan alla presenza di una delegazione russa e di funzionari sudanesi.

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Si tratta di una nave scuola classe Project UK-3 (per la NATO “Petrushka”) realizzata nel 1989. Ha un dislocamento totale di 350 tonnellate e una lunghezza di 39,27 metri e può ospitare 13 membri dell’equipaggio e 28 cadetti e istruttori. La velocità è di 12 nodi e l’autonomia di mille miglia nautiche a 10 nodi.

La vecchia unità (le unità gemelle sono in servizio non solo in Russia ma anche nelle marine di Ucraina e Azerbaijan) è una delle più grandi della Marina Sudanese che dispone dio una dozzina di motovedette e due piccole navi da trasporto e sbarco anfibio.

Il Sudan e la Russia hanno firmato un primo accordo di cooperazione militare durante la visita dell’ex presidente Omar Al-Bashir a Mosca nel 2017. Intesa rafforzata nel maggio 2019 da un nuovo accordo che consente alle navi militari russe di accedere ai porti del Sudan.

 

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