Il futuro aereo “Doomsday” russo sarà basato sull’Ilyushin Il-96-400M

Secondo una fonte dell’industria aerospaziale russa il nuovo aereo da posto di comando aviotrasportato della Russia noto anche come “aereo Doomsday” (o “giorno del giudizio”, così sono chiamati negli USA per via del loro principale utilizzo in caso di guerra nucleare), sarà sviluppato sulla base del nuovo aereo di linea wide-body quadrimotore Ilyushin Il-96-400M.

Allo stato attuale per questo scopo viene utilizzato l’Ilyushin Il-80 Codice NATO “Maxdome”, una variante estrema del liner Ilyushin Il-86. L’Il-80 (noto anche come Il-86VKP – nella foto sotto) è stato realizzato in quattro esemplari destinati ad essere usati come centro di comando aereo per il Presidente russo o per gli alti ufficiali in caso di guerra nucleare e rappresenta la controparte dello statunitense Boeing E-4B.

«Si prevede di sostituire questa piattaforma – ha dichiarato la fonte – con il nuovo e più prestante Il-96-400M (variante del wide-body Il-96); ciò consentirà di aumentare significativamente la permanenza in volo del velivolo in caso di conflitti e al contempo di poter usufruire del suo raggio d’azione sensibilmente più ampio e dunque di estendere l’azione per il comando di tutte le Forze Armate russe.»

Ilyushin_Il-80_over_Moscow_6_May_2010

Presso la PJSC VASO di Voronezh è in via di completamento il primo esemplare del nuovo aereo di linea Ilyushin Il-96-400M (nella foto d’apertura), ultima variante dell’Il-96-300 dotato di un’estensione di fusoliera di 9,35 metri, con la possibilità di trasportare in tre differenti configurazioni 305, 350 e 402 passeggeri e oggetto di numerose migliorie alle avioniche di bordo. Secondo fonti aziendali il nuovo velivolo dovrebbe effettuare il suo primo volo entro la fine dell’anno.

Per la stessa Ilyushin, l’Il-96-400M rappresenta il riscatto di un ottimo velivolo nato nell’epoca sbagliata, nel pieno crollo dell’impero sovietico. Le collaborazioni mancate con numerosi partner occidentali che si erano proposte agli inizi degli anni ‘90 vennero meno per via delle pressioni dei colossi aeronautici occidentali che vedevano nell’Il-96 un serio avversario in grado di poter competere con i wide-body Boing e Airbus.

Foto Iliyushin e Wikimedia

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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