COVID-19, Gangs, and Conflict

Il testo coordinato da John P. Sullivan e Robert J. Bunker, è il prodotto finale di Small Wars Journal e El Centro Reader, con il contributo di un nutrito gruppo di validi studiosi e specialisti in materia di gruppi criminali, mafie, cartelli narcos, ordine pubblico e sicurezza. I due curatori del testo fanno parte del Small Wars Journal che si occupa di conflitti, controinsorgenza, peace-keeping, peace-enforcing, mafie, gangs, cartelli narcos. Per tutto quello che riguarda l’America-Latina, è stato fondato El Centro specializzato sulle small wars in questa regione.

Il lavoro COVID-19, Gangs, and Conflict è articolato in tre macro-sezioni: nella prima sezione, le Strategic Notes, si analizza come hanno agito le organizzazioni criminali nel corso di questa pandemia, in particolare quanto è avvenuto, e sta avvenendo, in sei paesi quali: Brasile, El Salvador, Messico, Sudafrica, Colombia e Italia.

Differenti latitudini, culture differenti, regimi democratici diversi, laddove tuttavia risulta evidente una forte ‘uniformità’ di comportamento delle mafie e delle gangs, le vediamo tutte muoversi con azioni mirate di welfare, con azioni sostitutive e/o ‘delegate’, ovviamente in modo non ufficiale, rispetto alle funzioni statali legittime, una lampante strategia di ‘conquista dei cuori e delle menti’ e dell’aumento dell’influenza nella società, nello stato.

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Nella seconda sezione, Essays, sono raggruppati sette lavori, tra i quali citiamo l’analisi dell’impatto del Covid-19 sulla sicurezza nazionale statunitense, la gestione della pandemia, l’impatto del Covid-19 in Venezuela, la questione della resilienza negli stati fragili.

Nella terza sezione, Potentials, troviamo le conclusioni curate da Bunker e Sullivan che si occupano dello scontro in atto tra gli stati nazionali e le gangs, in questo nuovo campo di battaglia chiamato lo Spazio Pandemico. Da evidenziare anche un pezzo dal titolo emblematico: ”terrorismo, biosicurezza e Covid-19”, a cura di Colin P. Clarke, un ulteriore tema caldo del futuro prossimo; chiude il tutto una selezione accurata di testi per chi volesse approfondire, un ulteriore pregio di un volume ricchissimo di informazioni e analisi e bibliografia, di agile lettura e consultazione, come spesso accade la letteratura di oltre Atlantico.

Le mafie, le gangs, i narcos stanno sfruttando in pieno l’occasione fornita dalla pandemia per rafforzare la loro presa. Citiamo alcuni casi. In Brasile vi è un gruppo criminale in ascesa come il Commando Rosso (Comando Vermelho) che si è occupato, per esempio del rispetto del coprifuoco nelle favelas di rio de Janeiro. In Messico i cartelli si sono attivati con in tre tipi di attività: 1) distribuendo aiuti, 2) estorcendo tasse per finanziare questi aiuti, 3) controlli per far rispettare la quarantena.

Il testo elenca con dettagli queste attività in cui sono coinvolti, tra gli altri, il micidiale cartello di Nuova Generazione Jalisco. Clamoroso il caso del Sinaloa dove i pacchi hanno il logo con il volto del famigerato El Chapo, una idea (!) di brandizzare il capo narcos messa in atto da sua figlia; nello stesso Sinaloa questo cartello si è occupato di far rispettare le situazioni di quarantena.

Nel El Salvador, nelle zone rosse come vengono chiamate le enclaves governate dalle Maras, le gangs salvadoregne, presenti nel 94% del paese centroamericano, le vediamo attivissime nel gestire e controllare il confinamento delle persone, riducendo (in moltissimi casi) le richieste di estorsioni di denaro a danno delle attività commerciali, in sostanza esercitano funzioni di ‘polizia’, provvedendo ad attività di welfare e in certi casi anche di aiuti umanitari, un modo di operare anche definito come attività di social banditry.

Tutti i capitoli di COVID-19, Gangs, and Conflict sono corredati da un’ampia presenza di note e bibliografia, permettendo di ampliare moltissimo queste tematiche, che saranno sempre di più, purtroppo, di costante attualità anche nel futuro. Il filo conduttore di tutto il volume è rappresentato dagli avvenimenti e relazioni innescatesi tra l’arrivo del virus Sars-Covid-19 e le gang criminali. Gli studiosi contributori del testo sono tutti di alto profilo, operanti in realtà molto specializzate.

Ne elenchiamo alcuni tra cui: Colin P. Clarke che insegna nel Institute for Politics and Strategy presso la Carnegie Mellon University, Steven Dudley il co-fondatore e co-direttore di Insight Crime molto specializzato sul crimine organizzato in America Latina e Caribi, a cui dedica specifiche analisi sul campo. Vanda Felbab-Brown senior fellow nel Center for 21st Century Security and Intelligence in the Foreign Policy Program, Brookings Institute; Paul R. Kan professore nei National Security Studies presso US Army War College; Juan Ricardo Gómez Hecht, professore al College of Advanced Strategic Studies delle forze armate salvadoregne.  Nancy Lindborg presidente e amministratore delegato, dal 2015, del U.S. Institute of Peace. Anna Sergi sociologa con specializzazione in criminologia che lavora presso il Dipartimento di Sociologia dell’Università del Essex, in Gran Bretagna.

 

Marco LeofrigioVedi tutti gli articoli

Nato a Roma nel 1963, laurea in Scienze Politiche, si occupa da oltre dieci anni di geopolitica, strategia, guerre e conflitti, forze armate straniere, storia navale, storia contemporanea, criminalità organizzata, geo-economia. Ha scritto decine di articoli, analisi e saggi su questi argomenti. E' membro attivo della Società Italiana di Storia Militare. Dal 2011 è co-autore, con Lorenzo Striuli, di diversi articoli di storia navale sulla Rivista Marittima della Marina Militare. Collabora fin dal 2003 con Analisi Difesa.

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