Fincantieri consegna alla Marina la nave da supporto logistico Vulcano

L’unità di supporto logistico LSS (Logistic Support Ship) “Vulcano”, commissionata a Fincantieri nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare, è stata consegnata oggi presso il sito di Muggiano del Cantiere Integrato Navale Militare.

Il programma pluriennale per il rinnovamento della flotta della Marina Militare, oltre alla LSS, prevede la costruzione dell’unità da trasporto e sbarco LHD (ovvero Landing Helicopter Dock) “Trieste”, anch’essa in costruzione presso questo cantiere con consegna nel 2022, nonché di sette Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA), che entreranno nella flotta della Forza Armata a partire da quest’anno.

La caratteristica fondamentale comune a tutte e tre le classi di navi è il loro altissimo livello di innovazione che le rende estremamente flessibili nei diversi profili di utilizzo con un elevato grado di efficienza. In particolare queste unità presentano un doppio profilo di impiego (il c.d. dual use), quello tipicamente militare e quello a favore della collettività (come per esempio per operazioni di protezione civile); in aggiunta hanno un basso impatto ambientale, attraverso avanzati sistemi di propulsione ausiliari a bassa emissione inquinante (motori elettrici).

Il progetto di nave “Vulcano” è alla base del programma FLOTLOG (“Flotte logistique”), che prevede la costruzione di quattro LSS per la Marina francese da parte del consorzio temporaneo formato da Chantiers de l’Atlantique e Naval Group, nell’ambito del programma italo-francese LSS guidato da OCCAR (Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti). La costruzione delle sezioni di prua di queste navi è stata affidata a Fincantieri, che a il mese scorso ha impostato la prima presso il cantiere di Castellammare di Stabia.

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Nave “Vulcano” è certificata dal RINA (Registro Italiano Navale) in accordo alle convenzioni internazionali per la prevenzione dell’inquinamento, sia per gli aspetti più tradizionali come quelli trattati dalla Convenzione MARPOL, sia per quelli non ancora cogenti come la Convenzione di Hong Kong dedicata alla demolizione delle navi.

 

Caratteristiche tecniche 

La LSS è una unità di supporto logistico alla flotta dotata anche di capacità ospedaliera e sanitaria grazie alla presenza di un ospedale completamente attrezzato, con sale chirurgiche, radiologia e analisi, gabinetto odontoiatrico e zona degenza che sarà in grado di ricevere fino a 17 ricoverati gravi.

La nave coniuga capacità di trasporto e trasferimento ad altre unità navali di carichi liquidi (gasolio, combustibile avio, acqua dolce) e solidi (parti di rispetto, viveri e munizioni) e di effettuare in mare operazioni di riparazione e manutenzione a favore di altre unità. I sistemi di difesa sono relativi alla capacità di comando e controllo in scenari tattici, alle comunicazioni e ai sistemi di difesa dissuasivi non letali. L’unità è capace di imbarcare anche sistemi di difesa più complessi e diventare una piattaforma per sistemi di intelligence e guerra elettronica.

  • 193 metri di lunghezza
  • circa 20 nodi di velocità
  • 235 persone tra equipaggio e specialisti
  • 4 stazioni di rifornimento laterali e 1 poppiera
  • capacità di fornire acqua potabile a terra
  • capacità di fornire corrente elettrica a terra per una potenza di 2500 kw
  • possibilità di imbarcare fino a 8 moduli abitativi/sanitari
  • capacità di soccorso in mare, tramite operazioni di recupero e sul fondo (la nave è dotata di una gru offshore stabilizzata da 30 tonnellate)
  • base per operazioni di soccorso tramite elicotteri ed imbarcazioni speciali

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Varata il 22 giugno 2018, la nave è stata realizzata in due blocchi principali: uno poppiero, costruito presso il cantiere di Riva Trigoso (GE), ed uno prodiero predisposto presso il cantiere di Castellammare di Stabia (NA), uniti da un anello centrale di circa 11 metri, realizzato sempre presso il cantiere di Riva Trigoso. Inoltre, la nave disporrà del doppio scafo, come previsto dalle vigenti normative di tutela ambientale per le navi cisterna di nuova costruzione.

Lunga 193 metri, con un dislocamento di 27.200 tonnellate, l’unità raggiunge i 20 nodi di velocità con un basso impatto ambientale, attraverso l’utilizzo di biocombustibili e avanzati sistemi di propulsione ausiliari elettrici a bassa emissione inquinante.

“Nave Vulcano andrà ad affiancare nave Etna permettendo di avviare verso la dismissione nave Vesuvio la quale serve la Patria sul mare dagli anni ’70. Il rinnovamento della componente di supporto logistico della flotta è una esigenza pressante che non si esaurisce con l’ingresso in linea di questa nuova unità: nave Vulcano sarà la capoclasse di altre due navi gemelle”, così il Comandante logistico della Marina Militare, ammiraglio di squadra Eduardo Serra, durante la cerimonia.

L’entrata in servizio di nuove navi per la Marina Militare comporta positive ricadute sull’indotto locale e sulla cantieristica nazionale e compensa la progressiva e parziale dismissione delle attuali unità navali rifornitrici della classe Stromboli, realizzate in base ad esigenze oramai superate e con limitate capacità di trasporto e rifornimento.

Nave Vulcano sarà impiegata per trasportare e trasferire ad altre unità navali carichi liquidi (gasolio, combustibile per velivoli e acqua dolce) e solidi (parti di ricambio, viveri e munizioni); l’unità è altresì dotata di una importante capacità ospedaliera e sanitaria, grazie alla presenza di un’area completamente attrezzata con due sale operatorie, una zona degenza che comprende 8 posti di terapia intensiva, un’area per il trattamento di grandi ustionati e laboratori di radiologia e analisi.

Questa capacità logistica ad ampio spettro e la sua elevata modularità, accompagnata da un elevatissimo livello di innovazione tecnologica, la rende estremamente flessibile e performante nei diversi scenari operativi e rappresenterà una risorsa estremamente pregiata, in chiave duale, anche in attività non esclusivamente militari a supporto della Protezione Civile, per emerge nze e calamità naturali.

Fonte: comunicati Fincantieri e Marina Militare

 

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