La Russia invia elicotteri, armi e munizioni in Mali

 

 

Un aereo da trasporto strategico Antonov An-124-100 Ruslan (RF-82038) delle Forze Aerospaziali russe è decollato l’altro ieri 30 settembre da Il Cairo proveniente da Ulan-Ude, città russa nota per l’omonima fabbrica di elicotteri facente capo a Russian Helicopters.

Dopo lo scalo tecnico egiziano il velivolo si è diretto nella Repubblica del Mali, il paese africano ultimamente alla ribalta delle cronache per il rapporto teso e conflittuale con Parigi come recentemente trattato da Analisi Difesa.

Sullo sfondo delle notizie sul coinvolgimento del gruppo russo di contractors Wagner nell’operazione antiterrorismo in Mali e del malcontento da parte di alcuni stati europei e dei paesi limitrofi, il cargo è atterrato alle 23 all’aeroporto della capitale Bamako con a bordo due (su 4 ordinati) elicotteri multiruolo da trasporto e assalto Mil Mi-171 Hip.

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Secondo Sadio Camara Ministro della Difesa maliano, i 4 elicotteri sono stati acquistati con i fondi del bilancio nazionale nell’ambito di un contratto firmato nel dicembre dello scorso anno. L’Antonov russo trasportava inoltre anche armi e munizioni – «…donate dalla Federazione russa […], un paese amico». Il tutto è destinato ai soldati del Mali in guerra contro l’insurrezione jihadista dal 2012.

Secondo una fonte politica locale «si tratta di una commessa che è stato emessa dal ministro della Difesa maliano che non ha nulla a che fare con l’accordo tra Bamako e i contractors del Gruppo Wagner negoziato nei giorni scorsi.

Del resto non è certo la prima volta che Mosca consegna armamenti e velivoli al Mali considerando che in gennaio le autorità maliane avevano ricevuto 2 elicotteri d’attacco Mil Mi-35.

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Un esemplare di elicottero era stato ripreso negli stabilimenti russi della JSC Rostvertol di Rostov sul Don già l’anno prima e che a sua volta faceva seguito ad un altro ordine per 2 esemplari soddisfatto nel 2017 come notiziato a suo tempo da Analisi Difesa.

I rapporti militari tra Bamako e il Cremlino non sono certo recenti: dopo l’indipendenza del paese africano Mosca ha aperto le braccia a diverse forme di collaborazione e da allora migliaia di studenti e soldati, incluso lo stesso attuale Ministro della Difesa Camara, sono stati accolti nelle università e accademie militari russe.

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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