Contratto a Lockheed Martin per ammodernare l’F-22 Raptor

 

 

L’USAF ha assegnato il 5 novembre a Lockheed Martin un contratto da 10,9 miliardi di dollari per l’aggiornamento degli aerei da combattimento stealth di quinta generazione Lockheed Martin F-22 Raptor nell’ambito del Programma Advanced Raptor Enhancement and Sustainment (ARES) che riguarderà un numero non ancora definito di velivoli di questo tipo in servizio e avrà la durata di dieci anni.

Dei 182 F-22 Raptor in dotazione all’USAF entrati in servizio a partire dal 2005, circa 120 sono in servizio attivo e gli altri in riserva o utilizzati per l’addestramento.

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Secondo quanto annunciato dal Pentagono il contratto riguarderà aggiornamenti, miglioramenti e rettifiche al Raptor che vedranno Lockheed Martin fornire anche servizi logistici e kit hardware di modernizzazione impiegando gli stabilimenti texani di Fort Worth.

Se tutte le opzioni contrattuali verranno esercitate, il Pentagono prevede di completare il programma entro l’ottobre 2031, quando diverse cellule di velivoli di questo tipo si avvicineranno alla conclusione della loro vita utile.

Il capo di stato maggiore dell’aeronautica, il generale Charles “CQ” Brown, ha dichiarato a maggio che l’USAF valuta di ritirare l’F-22 dal servizio attivo come parte dello sforzo per ridurre la tipologia di velivoli da combattimento nel suo inventario.

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Il tenente generale Clinton Hinote, vice capo di stato maggiore per la strategia, l’integrazione e i requisiti, ha dichiarato in un’intervista di maggio a Defense News che si prevede di utilizzare il Raptor come “ponte” fino al completamento del programma Next Generation Air Dominance (NGAD).

Il generale Brown aveva ipotizzato per il futuro una linea di velivoli da combattimento composta dagli NGAD, gli “immortali” A-10, F-35 Lightning II, l’F-15EX e l’F-16 Viper: non aveva citato né l’F-22 Raptor né l’F-15E Strike Eagle.

Nell’intervista il generale Hinote aveva rilevato che nel 2030 il Raptor “non sarà lo strumento giusto, soprattutto quando si tratta di difendere i nostri amici come Taiwan, il Giappone e le Filippine contro una minaccia cinese che cresce sempre più”.

(con fonti US DoD e Defense News)

Foto Lockheed Martin e US DoD

 

 

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