Test riuscito per il missile ipersonico AGM-183A ARRW

 

 

Primo successo per il missile ipersonico statunitense AFM-183 Air-launched Rapid Response Weapon (ARRW) di Lockheed Martin nel test effettuato il 14 maggio dall’US Air Force al largo della costa della California meridionale dopo il fallimento dei primi tre lanci di prova nel 2021 in cui era fallita due volte la fase di sgancio del missile dal velivolo e una volta l’accensione del razzo alimentato da combustibile solido che porta l’arma a velocità ipersoniche.

Il missile AGM-183A ARRW si è separato dall’ala di un bombardiere B-52H Stratofortress, secondo un comunicato dell’Air Force, quindi il suo booster si è acceso volando a velocità ipersoniche, almeno cinque volte la velocità del suono.

Il 419th Flight Test Squadron e la Global Power Bomber Combined Test Force della Edwards Air Force Base, in California, hanno eseguito il test.

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“Il nostro team altamente qualificato ha scritto la storia con questa prima arma ipersonica lanciata dall’aria. Stiamo facendo tutto il possibile per fornire quest’arma rivoluzionaria alle forze da combattimento il prima possibile” ha affermato il tenente colonnello Michael Jungquist, comandante del 419° FLTS e direttore del GPB CTF.

“La necessità di capacità di attacco ipersonico è fondamentale per la nostra nazione e questo test di successo ci aiuterà a mantenere una linea temporale accelerata e rigorosa”, ha affermato Dave Berganini, vicepresidente di Hypersonic and Strike Systems presso Lockheed Martin Missiles and Fire Control, ricordando che ulteriori lanci e test continueranno per tutto il 2022, prima di raggiungere la Early Operational Capability (EOC) nel 2023.

Il futuro dell’ARRW resta tuttavia incerto e per il 2023 sono previsti fondi per 115 milioni di dollari contro i 300 dei due esercizi precedenti.

L’USAF ha spostato la maggior parte dei suoi finanziamenti nel settore delle armi ipersoniche nel 2023 sul missile da crociera Hypersonic Attack Cruise Missile (HACM) che ha visto i fondi stanziati aumentare a 316,89 milioni.

Delle armi ipersoniche si è occupato anche un recente rapporto del Congresso USA e il tema del ritardo degli Stati Uniti in questo settore ha avuto vasta eco dopo l’impiego operativo dei missili ipersonici Kinzhal russi nella guerra in Ucraina.

Foto: USAF

 

 

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