Londra cede all’Ucraina missili da crociera Storm Shadow

 

(aggiornato alle ore 22)

Il ministro britannico della Difesa Ben Wallace ha confermato ieri pomeriggio la notizia diffusa dalla CNN circa l’invio di missili da crociera a lungo raggio MBDA Storm Shadow all’Ucraina. “Oggi posso confermare la donazione britannica all’Ucraina di missili Storm Shadow”, ha detto Wallace davanti ai deputati della Camera dei Comuni.

Gli Storm Shadow sono missili “a lungo raggio, solo ad uso convenzionale, con capacità di colpire con precisione. La donazione di questi sistemi di difesa – ha affermato Wallace – garantisce all’Ucraina le migliori possibilità di difendersi contro la continua brutalità russa, specie la deliberata presa di mira delle infrastrutture civili ucraine, in violazione del diritto internazionale”.

L’Ucraina sarà quindi la decima nazione ad adottare il missile franco-britannico SCALP/Storm Shadow (dopo Francia, UK, Italia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Grecia, Arabia Saudita, Qatar e India) realizzato da MBDA anche se non è chiaro se i missili da crociera verranno installati e integrati su velivoli ucraini (probabilmente Sukhoi Su-24 o secondo una fonte, sui 14 Mig 29 recentemente ceduti dalla Polonia sui quali sarebbe stato integrato anche il missile anti-radar statunitense AGM-88 HARM, già impiegato dai Sukhoi Su-27 ucraini) o se invece è stato messo a punto un sistema di lancio da terra.

Se i missili fossero già di pronto impiego (sarebbero già arrivati in Ucraina) significherebbe che i lavori di integrazione sui velivoli ha preso il via molti mesi or sono considerato che lo Storm Shadow non è mai stato integrato prima d’ora su velivoli di tipo russo/sovietico mas solo su Tornado, Mirage 2000, Rafale e Typhoon.

La Royal Air Force ha ordinato circa un migliaio di Storm Shadow, in parte impiegati in operazioni o per addestramento ma ancora presenti in diverse centinaia di esemplari negli arsenali britannici anche se non è chiaro quanti ne verranno donati all’Ucraina né se gli esemplari ceduti a Kiev abbiano effettuato o meno l’aggiornamento di mezza vita  (MLR – Mid Life Refurbishment).

Di certo queste armi, impiegate dalle forze aeree britanniche, francesi e italiane contro obiettivi in Iraq, Libia e Siria consentiranno all’Ucraina di colpire in profondità e con precisione bersagli anche in territorio russo grazie ad una gittata tenuta segreta ma considerata intorno ai 500/550 chilometri nella versione lanciata da aerei da combattimento (il missile è disponibile anche in versioni con raggio d’azione più ampio impiegabili da navi e sottomarini).

Alcune fonti hanno riferito di un raggio d’azione di soli 250 chilometri per i missili forniti all’Ucraina: potrebbe trattarsi di un errore, oppure della volontà di non rendere pubblica la reale capacità dell’arma o di una limitazione della portata degli Storm Shadow forniti a Kiev determinata forse dal tipo di integrazione effettuata sui velivoli ucraini.

Attualmente le armi a più lunga gittata fornite dagli Stati Uniti a Kiev, razzi per i sistemi M142 HIMARS e M270 MLRS hanno un tiro utile massimo di 78 chilometri. Le fonti citate dalla CNN riferiscono che Londra ha ottenuto da Kiev l’assicurazione che gli Storm Shadow verranno utilizzati contro obiettivi situato nei territori ucraini occupati dai russi che includono di fatto anche la Crimea la cui annessione alla Federazione Russa nel 2014 non è mai stata riconosciuta neppure da Londra.

Da tempo Kiev chiedeva all’Occidente di fornire i missili a lungo raggio che gli permettano di colpire i centri di comando russi, le linee di rifornimento, i depositi di munizioni e carburante all’interno della Crimea e dei territori controllati dai russi nel Donbass.

La Russia “fornirà una risposta adeguata” alla consegna a Kiev degli Storm Shadow, ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Ria Novosti.  “Questo richiederà una risposta adeguata da parte dei nostri militari, che, naturalmente prenderanno le decisioni appropriate”.

Dura la reazione del ministero degli Esteri russo. “Consideriamo questa decisione come un altro passo estremamente ostile da parte di Londra, volto a riempire ulteriormente l’Ucraina di armi e portare ad una grave escalation della situazione nell’area dell’operazione militare speciale”, ha affermato il ministero in una nota. “Ogni responsabilità per le conseguenze dell’azione distruttrice di Londra ricadrà interamente sugli autori e gli esecutori di questo passo sconsiderato”.

Il 10 maggio l’amministrazione Biden ha confermato di non avere in programma l’invio missili a più lungo raggio all’Ucraina. Lo scrive il magazine Politico, sulla base di affermazioni di alcuni funzionari americani, sostenendo che l’offerta britannica ha fatto tirare un sospiro di sollievo alla Casa Bianca poiché gli Stati uniti non disporrebbero di uno stock sufficiente di missili balistici tattici ATACMS, come aveva precisato il generale Mark Milley, capo degli stati maggiori congiunti Usa.

Foto MBDA

 

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