La Svizzera cede vecchi Leopard 2 a Berlino mentre calano gli aiuti USA a Kiev

 

Il 22 novembre il governo svizzero ha approvato la cessione di 25 carri armati Leopard 2A4 surplus dell’esercito elvetico alla Germania, dopo che Berlino si è impegnata a non fornirli Ucraina nel rispetto della neutralità elvetica ma a rivenderli a nazioni alleate della NATO o della UE al fine di “compensare l’attuale carenza di carri”.

A settembre il Parlamento svizzero aveva dato il via libera a tale vendita dei mezzi militari. In un comunicato stampa, il Consiglio federale ha reso noto di aver “approvato la richiesta di esportazione di 25 carri armati da combattimento Panzer 87 (denominazione svizzera dei Leopard 2 A4) in Germania per l’acquisto da parte della società che li ha prodotti, Rheinmetall Landsysteme GmbH”. Berlino ha assicurato a Berna che i carri armati rimarranno in Germania o nei Paesi membri della Nato o dell’Ue e verranno utilizzati per completare il loro armamento”, si legge ancora nel comunicato governativo.

Si tratta della seconda autorizzazione elvetica a rivendere a Berlino tank Leopard 2A4 non più in servizio. E’ possibile che Berlino possa cedere i tank svizzeri rimodernasti a nazioni alleate della Mitteleuropa che hanno ceduto i mezzi corazzati di tipo russo/sovietico all’Ucraina ottenendo dalla Germania tank alcuni Leopard 2 nelle versioni più vecchie.

Dall’inizio dell’intervento russo in Ucraina la Germania ha approvato la cessione di carri Leopard 2 ammodernati ed altri equipaggiamenti a Repubblica Ceca (14 tank) e Slovacchia (15).

Il 21 novembre il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, in visita a Kiev ha promesso all’Ucraina nuovi armamenti per un valore totale di oltre 1,3 miliardi di euro. Tra questi una terza tranche di sistemi di difesa aerea Iris-T SLM (che salgono da 8 a 12 anche se alcuni sarebbero stati distrutti dai russi), ma non i missili da crociera Taurus, chiesti più volte da Kiev per equipaggiare i suoi Sukhoi Su-24 che già impiegano i missili da crociera SCALP e Storm Shadow forniti da Francia e Gran Bretagna.

Pistorius ha anche promesso all’Ucraina 20.000 proiettili di artiglieria da 155 mm, 60 droni di sorveglianza e decine di sistemi radar.

Lo stesso giorno gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina per un valore di 100 milioni di dollari che includono missili terra aria spalleggiabili Stinger, lanciarazzi campali HIMARS (nella foto sopra) con relative munizioni, proiettili di artiglieria da 155 e 105 millimetri, armi anticarro Tow, Javelin e AT-4 oltre a esplosivi e 3 tre milioni di munizioni per fucili d’assalto e mitragliatrici.

Secondo un funzionario ucraino citato dall’ABC, gli Stati Uniti hanno ridotto del 30 per cento la fornitura di munizioni all’Ucraina in seguito al conflitto nella Striscia di Gaza che ha indotto Washington a sostenere Israele nella lotta contro Hamas anche con la fornitura di munizioni per tank, artiglieria e sistemi di difesa aerea. “La fornitura di proiettili è diminuita di oltre il 30 per cento all’inizio del conflitto in Medio Oriente anche se i funzionari statunitensi ci dicevano che questo non avrebbe influenzato gli impegni assunti. Siamo in guai grossi“.

Foto: RUAG e US Army

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