Rendiconti e corruzione in Ucraina

 

Per esempio l’Europa ha deciso di donare all’Ucraina altri 50 miliardi di euro e con questi siamo ad almeno 134 miliardi di “aiuti” di cui circa 15 italiani (ovvero metà di una legge finanziaria).  Visto che i sondaggi dicono che la gran maggioranza degli europei NON vuole continuare in questo modo, come cittadino europeo penso di avere il diritto (come tutti) di conoscerne almeno un rendiconto sommario di come questi soldi siano stati e vengano spesi, quanti in armi e quanti in aiuti umanitari ed essere rassicurato che una parte non siano invece spariti per strada.

Inspiegabilmente l’UE non ha però alcuna commissione di indagine, di inchiesta, di verifica e credo che proprio Giorgia Meloni dovrebbe essere la prima a richiederla.

Perché Vladimir Putin sarà un dittatore sanguinario e le elezioni presidenziali di marzo in Russia una bufala da lui orchestrata (ma comunque almeno il 30% dei russi – vedrete – saranno liberi di votargli contro), è stato un aggressore e avrà tutti i torti…

Ok, ma pochi sanno (perché quasi nessuno ce lo dice) che in Ucraina questa settimana è stata prorogata di tre mesi la legge marziale e quindi ogni dissenso à da due anni vietato. Anche il presidente Volodymyr Zelensky è a scadenza di mandato, ma le elezioni sono sospese sine-die.

Aveva una modesta maggioranza parlamentare, ma i 250 deputati dell’opposizione sono spariti (quelli eletti ad est del paese dai cittadini filorussi sono anche fisicamente spariti). Tutte le garanzie costituzionali sono state sospese, appunto, dalla legge marziale e l’entourage dell’ex comico – eletto dicendo che mai si sarebbe candidato la volta successiva – ha preso tutti i posti di potere.

Mentre i profitti delle aziende che producono armi sono incommensurabili, la corruzione in Ucraina si sussurra sia spaventosa (negli USA sono usciti molti articoli ben documentati, ma che in Italia sono stati praticamente censurati, ed anche questo è il motivo per cui il Congresso vuole frenare continui nuovi finanziamenti).

Dopo due anni di guerra, tanti morti e grandi distruzioni, infinite difficoltà energetiche ed economiche per tutti noi è legittimo che gli europei chiedano almeno di avere una certezza che i “nostri” soldi siano stati utili ai cittadini ucraini e non siano anche finiti nelle mani sbagliate’?  E’ davvero chiedere troppo visto che l’Europa sembra comunque non voglia minimamente puntare alla pace o almeno ad una tregua?

Foto: Ministero Difesa Ucraino

 

Marco ZaccheraVedi tutti gli articoli

Laureato in Economia Aziendale all'Università Luigi Bocconi e in Storia delle Civiltà all'Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, è giornalista pubblicista e dottore commercialista. La lunga carriera politica in Alleanza Nazionale e Popolo delle Libertà lo ha portato a ricoprire diversi incarichi tra i quali consigliere regionale in Piemonte, membro della Camera dei deputati in cui ha fatto parte della commissione Esteri e Difesa, presidente della delegazione italiana alla UEO di Parigi e componente del Consiglio d'Europa a Strasburgo, e sindaco di Verbania. Autore di numerose opere tra cui Diario Romano (2008) e Integrazione (im)possibile? Quello che non ci dicono su Africa, Islam e immigrazione (2018). Impegnato nelle associazioni di volontariato e per la cooperazione internazionale, nel 1981 ha fondato i Verbania Centers, attivi in diversi paesi dell'Africa ed in America del Sud.

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