Per MBDA il 2023 è stato “un anno straordinario”

 

Parigi,

Il 2023 è stato “un anno straordinario, che vuol dire davvero non ordinario” per MBDA, la società missilistica europea (Airbus, Bae Systems e Leonardo detengono rispettivamente il 37,5%, il 37,5% e il 25% del capitale) che oggi a Parigi ha presentato i risultati conseguiti lo scorso anno.

Lo ha detto l’amministratore delegato del gruppo, Eric Béranger, nel corso della conferenza stampa annuale del gruppo al Museo Nazionale della Marina a Parigi, spiegando che “c’è un cambiamento fondamentale nel mondo, che la forza sta sfidando sempre più il diritto internazionale”. 

“Tutto sommato, se mi guardo indietro, sono entrato in MBDA meno di 5 anni fa e la MBDA che vedo oggi non è la stessa che ho trovato quando sono arrivato. Su molti aspetti – il portafoglio di prodotti, il modo di lavorare, ovviamente le sfide – ma se si guarda semplicemente ai dati in termini di backlog, da quando sono entrato è cresciuta del 50%, i ricavi sono cresciuti del 40% e l’organico è cresciuto del 30%.

Credo che questa sia una prova concreta del fatto che Mbda non solo si sta attenendo alle sue missioni al servizio dei clienti, ma si sta anche evolvendo e oggi, visto quello che vediamo per il 2024, ci sono molte incertezze geostrategiche o almeno sfide”, ha aggiunto Béranger.

MBDA ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 4,5 miliardi di euro e un nuovo record nell’acquisizione di ordini per totale di 9,9 miliardi (il 10 per cento in più rispetto al 2022 mentre il 70% delle commesse che ha riguardato la difesa aerea) con un portafoglio ordini che ha raggiunto i 28 miliardi. Tra il 2023 e il 2028 MBDA investirà la cifra senza precedenti di 2,4 miliardi di euro e nel 2024 verranno assunte più di 2.600 nuove maestranze.

MBDA, “è nata dall’esigenza di una maggiore cooperazione europea, una componente fondamentale del suo DNA. L’azienda è cresciuta fino a diventare leader mondiale nel suo settore. La sfida ora è quella di continuare ad adattarsi ad un ambiente in evoluzione e al contempo promuovere la cooperazione, in particolare a livello europeo. Ma anche di essere pronti ed operativi a rispondere alle nuove esigenze dei nostri clienti, delle loro Forze Armate e dei loro alleati, per aiutarli a garantire la loro sovranità in un ambiente globale in cui sempre di più i diritti internazionali vengono minacciati”.

Guardando al futuro, “abbiamo solo una sfida: supportare i nostri clienti e questo significa essere in grado di produrre di più, più velocemente e consegnare più rapidamente, essere affidabili, soddisfare l’evoluzione dei bisogni. Per il 2024 ci sono molte incertezze geopolitiche, la nostra missione e il nostro dovere è prepararci per servire i nostri clienti in ogni modo in cui hanno bisogno”.

Tra i principali contratti domestici del 2023 si segnalano l’ordine di missili Aster per Francia e Italia, Akeron MP e Mistral 3 per la Francia, Enforcer – entrato in produzione in serie a fine 2023 – per la Germania, Camm-Er per l’Italia, l’evoluzione del Sea Viper per il Regno Unito e Mistral 3 per la Spagna.

Il 76% dei ricavi di MBDA nel 2023 viene dall’export, cioè da commesse per altri Paesi rispetto ai quattro del consorzio (Francia, Gran Bretagna, Italia e Germania) con ordini significativi provenienti dal mercato europeo, in particolare gli importanti contratti per il CAMM in Polonia e Svezia e l’aggiornamento di mezza vita dei missili SCALP per la Grecia, a cui aggiungere quest’anno la commessa tedesca annunciata oggi dal ministro della Difesa Boris Pistorius per l’ammodernamento di “tutti” i missili da crociera Taurus.

Nell’ambito dei missili da crociera Storm Shadow/SCALP, che Londra e Parigi hanno fornito all’Ucraina, Béranger ha evidenziato la richiesta francese e britannica di supportare con urgenza questi sistemi.

Béranger ha sottolineato che “gli eventi accaduti lo scorso anno sulla scena internazionale hanno dimostrato ancora una volta la necessità di soluzioni di difesa globali e di una difesa aerea a più livelli, per la quale le cooperazioni di successo, come le famiglie Aster o CAMM, si rivelano determinanti.

Anche gli attuali teatri di conflitto nel mondo stanno rivelando nuovi trend, come l’uso dei droni. Trend che MBDA ha identificato fin da subito progettando Sky Warden, la soluzione di punta che affronta l’intera gamma di minacce provenienti da sistemi aerei senza pilota.

Con le minacce in rapida evoluzione, innovare ed essere preparati per il futuro rimangono le priorità di MBDA per essere pronti a contrastare nuove minacce ed essere presenti nei nuovi domini di conflitto. Il futuro del deep strike sta progredendo, con l’Italia che si è unita a Francia e Regno Unito nello sviluppo del FCASW (nell’immagini qui  sopra) e siamo coinvolti nel programma Tempest”.

MBDA è inoltre alla guida di Hydis2, un consorzio che coinvolge 14 paesi europei che sviluppano l’intercettore Aquila per far fronte all’emergere di effettori ipersonici; senza dimenticare le soluzioni di intelligenza artificiale applicate al combattimento collaborativo, come dimostrato da Orchestrike, il dimostratore di Collaborative Combat Effectors di MBDA.

L’azienda ha compiuto passi importanti nei sistemi ad energia diretta come il DragonFire (nella foto sotto) nel Regno Unito, il Laser Weapon Demonstrator (Lwd) in Germania e Cilas in Francia. Infine lo Spazio, un nuovo dominio dove è necessario salvaguardare asset strategici e avere la capacità di completare le operazioni sulla Terra. Da qui la recente partecipazione all’esercitazione AsterX.

“Per rimanere partner affidabile dei suoi clienti, MBDA continua ad anticipare le necessità e ad adattarsi rapidamente. Ecco perché l’azienda sta intensificando la produzione, con incrementi significativi nei ratei di costruzione dei missili Akeron MMP, Aster, Brimstone, Camm, Enforcer, Exocet, Mica e Mistral, mentre continua ad investire anche nel futuro. MBDA partecipa attivamente ai tavoli a livello europeo, continuando a supportare la Commissione Europea, l’Agenda Europea per la Difesa, ed ora accoglie con favore la strategia europea per l’industria della difesa e la sua futura implementazione” ha aggiunto Béranger.

Nel rispondere alle domande dei giornalisti presenti, l’amministratore delegato ha ricordato che MBDA è coinvolta in ben 31 programmi sostenuti dall’European Defence Fund. Circa le “lezioni” del conflitto in Ucraina ha tenuto a precisare con la disponibilità di armi ad elevate prestazioni non è alternativa alla richiesta di un gran numero di armamenti ma che le due esigenze si manifestano allo stesso tempo.

Béranger ha preferito non rispondere ad Analisi Difesa che ha chiesto maggiori informazioni sull’accordo firmato il 21 febbraio  da MBDA Germania e l’Ukrainian Defence Industry (Ukroboronprom – gruppo industriale della Difesa ucraino a controllo pubblico) nel settore della difesa aerea e anti-drone.

@GianandreaGaian

Foto MBDA e G. Gaiani

 

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Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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