Partita la missione lunare cinese Chang’e-6

 

Un razzo Lunga Marcia 5YB, con la sonda Chang’e-6 (8,2 tonnellate di peso), è stato lanciato dal Wenchang Space Launch Site, sull’isola di Hainan, ha riferito il 3 maggio l’agenzia di stampa cinese Xinhua. L’obiettivo della missione, della durata prevista di 53 giorni, è raggiungere di nuovo la faccia nascosta della Luna per raccogliere campioni e portarli sulla Terra.

Quattro i componenti della missione: un orbiter, un lander, un ascender e un modulo di rientro. L’ambizione di Pechino, sottolinea il Washington Post, è diventare una potenza spaziale con l’obiettivo di far arrivare i suoi astronauti sulla superficie lunare entro il 2030 e di creare una base al polo sud della Luna.

“Con Chang’e-6 l’obiettivo è condurre una ricerca sistemica e a lungo termine sul lato nascosto della Luna in modo da poter analizzare la struttura, le proprietà fisiche e la composizione del suolo lunare e tentare di aggiornare i nostri dati scientifici”, ha detto alla cinese CCTV Wang Qiong, deputy chief designer della missione Chang’e-6. La faccia nascosta del nostro satellite ha molti più crateri ed è difficile da esplorare – sottolinea il WP – perché gli scienziati sulla Terra non possono comunicare con la sonda tramite un segnale radio diretto. La Cina afferma di aver risolto con il satellite Queqiao-2 lanciato nel marzo scorso per garantire una comunicazione stabile tra la Terra e un veicolo sulla Luna.

A bordo della sonda è installato anche il satellite pachistano Icube-Q, progettato e sviluppato dall’Istituto di tecnologia spaziale (Ist), in collaborazione con l’agenzia spaziale nazionale pachistana Suparco e l’Università cinese di Shanghai Sjtu. L’orbiter Icube-q trasporterà due telecamere ottiche per riprendere la superficie lunare.

Il programma cinese di esplorazione lunare Chang’e è iniziato nel 2007 con il lancio del primo satellite lunare, Chang’e-1. Nel 2019 Pechino ha lanciato la fase successiva del suo programma lunare, dando vita al primo atterraggio di un veicolo sul lato nascosto della Luna. Nel novembre 2020 la sonda Chang’e-5 ha consegnato campioni di suolo sulla Terra dal lato visibile della Luna. La Cina è diventata il terzo Paese, dopo gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, a portare a termine una simile missione. Pechino prevede che una missione con equipaggio volerà sulla Luna entro il 2030.

La nuova missione cinese rilancia la rivalità spaziale con gli Stati Uniti il cui programma Artemis arranca (due anni fa è stata completata la missione Artemis I con l’invio del veicolo spaziale Orion, ma la missione Artemis II – la prima con equipaggio – è stata rinviata alla fine del prossimo anno). La Cina è già riuscita a far arrivare con successo un veicolo spaziale senza equipaggio sul lato nascosto della Luna e a riportare campioni sulla Terra.

“Il mio timore è che arrivino per primi e poi dicano: “Questa è la nostra area. Voi ne restate fuori”, ha detto nei giorni scorsi in audizione l’amministratore della NASA, Bill Nelson. L’allunaggio è previsto per la fine nel 2026. Ma potrebbe slittare.

(con fonti Adnkronos/Washington Post e Agenzia Nova)

 

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