News da Mosca

Realizzato l’ultimo Antonov An-148-100E per la VKS

Lo scorso 17 ottobre presso l’aerodromo della società russa VASO (Voronezh Aircraft Manufacturing Company) sono iniziate le prove di volo di un Antonov An-148-100E con il numero di coda 61735 (matricola 44-02). Si tratta del quindicesimo e ultimo velivolo che sarà consegnato nel quadro del contratto del valore di 550 milioni di dollari firmato nel maggio 2013 con il Ministero della Difesa russo; contratto che per inciso ha portato un ritardo di un anno nelle consegne dei velivoli rispetto a quanto previsto a suo tempo.

Come avevamo anticipato nell’agosto dello scorso anno e in virtù delle complicate relazione tra Mosca e Kiev, la catena di montaggio di questi velivoli sarà definitivamente chiusa ma la società russa ha comunque assicurato che il supporto tecnico ai 15 velivoli costruiti non verrà assolutamente meno.

Gli An-148-100 presi in consegna dalla VKS presentano nel dettaglio un layout di 68 posti a sedere in due distinte classi (60 in classe economy e i rimanenti 8 in business class).

 

Zaslon sviluppa nuovi pod per i razzi S-8 da 80 mm

Prosegue, come del resto evidenziato lo scorso mese su questa rubrica, la ricerca e lo sviluppo sull’arma aviolanciata più apprezzata da sempre dai vertici militari russi per rapporto costo/efficacia: i razzi aerei non guidati.

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La società russa JSC Zaslon ha sviluppato infatti nuovi pod 9-A-5013 di tipo modulare per i razzi da 80 mm della famiglia degli S-8.

Aerei ed elicotteri da combattimento potranno usufruire del nuovo dispenser anche se in origine questo speciale sistema era stato progettato per l’elicottero d’attacco Mil Mi-28NM.

“Il design modulare del pod 9-A-5013 – dichiara il costruttore russo – può essere fornito in configurazione da 10, 15, 20 o 25 tubi, consentendo così una maggiore flessibilità rispetto ad un sistema a tubi fissi; il tutto considerando che il pod da 20 rimane la configurazione base per gli elicotteri, tranne che per il nuovissimo elicottero Mil Mil-171Sh-VN (ultimissima versione della numerosa famiglia degli “Hip”, specializzata in operazioni speciali in contesti bellici estremamente rischiosi), la cui configurazione prevista è quella massima da 25 tubi.”

 

Appalto per la revisione di due Mil Mi-26 di Rosgvardia

La Guardia Nazionale russa (Rosgvardia) ha annunciatouna gara d’appalto per la revisione di due elicotteri da trasporto pesante Mil Mi-26. Il costo del lavoro secondo il portale di appalti nazionale russo RosTender.info che ha riportato la nota è stimato in 1 miliardo e 229 milioni di rubli, pari a poco più di 19 milioni di dollari; un finanziamento fornito dal bilancio federale come parte dell’ordine della Difesa russa.

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I due Mi-26 oggetto di aggiornamento sono stati realizzati nel 1994 dalla società Rostvertol e secondo i requisiti emessi i lavori dovranno essere completati entro la fine di giugno 2020. Il contraente dell’appalto – specifica il portale – riceverà i fondi promessi in più tranche: 610 milioni di rubli nel 2018, 360 milioni di rubli nel 2019 e 258 milioni di rubli nel 2020.

Le domande di partecipazione alla gara d’appalto saranno accettate fino al prossimo 14 novembre, mentre il 19 novembre verrà ufficialmente nominata la società vincitrice.

Ricordiamo che Rosgvardia è una forza paramilitare del tipo gendarmeria separata dalle altre Forze Armate e che comprende un’agenzia indipendente che riferisce direttamente al Presidente della Federazione russa.

Partecipa alla sicurezza delle Istituzioni statali, alla difesa nazionale, alla protezione dei confini territoriali, all’ordine pubblico, alle funzioni di Polizia Militare, operazioni antiterrorismo e persino interventi in contesti operativi bellici.

Oltre ai Mi-26 in dotazione, la cospicua flotta in dotazione della Guardia Nazionale russa annovera Tu-154, Tu-134, Il-76, An-12, An-26, An-72, Sukhoi Superjet 100, Yak-40 e L-410 e ancora numerosi elicotteri tra cui Mi-24P, Mi-8MTV-2, Ka-226, Ansat, Eurocopter AS-355N e Robinson R-44. Oltre alle unità aeronautiche, Rosgvardia utilizza anche piccoli droni ZALA, Eleron e Orlan, nonché i complessi di osservazione ad alta quota Oko basati su aerostati.

Foto Antonov, Zaslon e Russian Helicopters

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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