News da Mosca

Russian Helicopters tra le prime 10 aziende al mondo

In base allo studio annuale sul commercio delle armi “IHS Balance of Trade 2014” Russian Helicopters è tra le prime 10 aziende al mondo per esportazione di armi, facendo un balzo dal 16° posto dello scorso anno al 10°. Secondo gli analisti autori dello studio tale aumento è dovuto ad un notevole aumento delle esportazioni di elicotteri militari (serie Mi-8/Mi17) passate dai 300 milioni di dollari del 2009 agli 1,7 miliardi di dollari dello scorso anno. Nel 2013, cita il report, Russian Helicopters ha consegnato infatti 275 elicotteri ai propri clienti, segnando un aumento del fatturato del 10% rispetto al 2012 per un corrispettivo di 138,3 miliardi di rubli. All’inizio del 2014 il portafoglio di Russian Helicopters conta un totale di 808 elicotteri per un valore di 401,2 miliardi di rubli.

Consegnato il terzo An-148-100E alla VVS

Un aereo da trasporto Antonov An-148-100E (MSN 42022 e numero di coda RA-61722) è stato consegnato al Ministero della Difesa russo dopo aver effettuato i collaudi previsti. Si tratta del terzo esemplare di An-148 costruito dalla VASO (Voronezh Aircraft Manufacturing Company) e il primo realizzato quest’anno.I collaudi in questione prevedono sei voli di prova durante i quali vengono testati le funzionalità del sistema di navigazione, i sistemi di propulsione, l’unità di potenza ausiliaria, le funzionalità degli apparecchi radio, i sistemi di flap e i carrelli d’atterraggio, nonché le condizioni di volo a 5000 e 12000 metri di quota e le ispezioni a terra post volo. Ricordiamo che in conformità con il contratto del valore di 550 milioni di dollari firmato nel maggio 2013 con il Ministero della Difesa russo, VASO deve consegnare entro la fine del 2017 un totale di 15 An-148-100E per la VVS.

 Progetti Ilyushin per la Difesa russa

Secondo quanto dichiarato al quotidiano russo Kommersant da Vikotr Livanov, Direttore Generale di Ilyushin Aviation Complex (facente capo al gruppo UAC), entro il 2020 il suo consorzio consegnerà al Ministero della Difesa russo ben 28 Il-38N antisommergibile aggiornati. L’Il-38 (Codice NATO “May”) è un quadrimotore turboelica da pattugliamento marittimo e antisom sviluppato nella seconda metà degli anni 60. Il suo aggiornamento contempla il nuovo sistema radio elettronico antisom “Novella” (sviluppato e prodotto da dalla OJSC System Engineering Scientifica Research Institute di San Pietroburgo) e miglioramenti generali ai sensori MAD ed elettronici che gli consentono di rilevare bersagli di superficie fino ad una distanza di 320 Km e bersagli aerei fino ad una distanza di 90 km. In merito agli Il 76MD-90A (o Il-476) Livanov ha invece affermato all’agenzia ITAR-TASS che quasi certamente il suo gruppo riuscirà a consegnare una coppia di aerei entro la fine di quest’anno e altri due esemplari di Il-476 entro la fine del 2015. Ricordiamo in tal senso che il contratto stipulato tra  il Ministero della Difesa e la UAC (United Aircraft Corporation) del valore di 4 miliardi dollari, siglato alla fine di ottobre del 2012, contempla l’acquisto di 39 esemplari da consegnarsi entro il 2020. L’Il-476 è una versione radicalmente modernizzata dell’Il-76MD (“Candid” per la NATO); è dotato di un sistema digitale dei controlli di volo, glass cockpit, nuova avionica e motori Aviadvigatel PS-90A-76 con prestazioni superiori e consumi ridotti; è capace di trasportare fino a 60 tonnellate di carico ad una distanza di circa 5000 Km.

Infine, a proposito degli aerei Ilyushin, riportiamo quanto dichiarato dal responsabile Nikolay Dmitrievich Talikov all’agenzia ITAR-TASS: la società Ilyushin avrebbe presentato infatti una formale offerta alla Difesa russa per lo sviluppo di un velivolo da pattugliamento derivato dall’aereo passeggeri Il-114. Non è dato sapere quale versione sia stata proposta dato che esistono più modelli per l’impiego militare (tra cui la P da pattugliamento, la MP da pattugliamento marittimo, la FK da ricognizione militare e la PR versione AEW-SIGINT). “L’Il-114 – ha dichiarato Talikov – è in grado di svolgere missioni di pattugliamento di lunga durata e inoltre qualsiasi attrezzatura può essere installata sul velivolo senza modifiche strutturali significative. “Abbiamo presentato la nostra offerta e ora stiamo aspettando la decisione del Ministero” – ha concluso Talikov.

Avviato il concorso per lo Yak-152
Lo avevamo annunciato su AD di gennaio 2014 in “Yak-152 per la VVS nel 2016” ma adesso è ufficiale: la Russia, tramite Rosoboronpostavka (Federal’noe Agentstvo po postavkam vooruženija voennoj special’noj techniki i material’nich sredstv – Agenzia Federale per le consegne di armamenti, apparecchiature militari e speciali e mezzi materiali), ha lanciato una gara d’appalto per il completamento dello sviluppo del velivolo addestratore turboelica base Yakovlev Yak-152.

Il valore del contratto emanato dal Ministero della Difesa per lo sviluppo dello Yak-152 è di 300 milioni di rubli (Irkut Co. sarebbe la capocommessa) e secondo quanto stabilito dalla gara d’appalto il velivolo addestratore deve completare i collaudi di Stato ed entrare in servizio entro e non oltre il 25 novembre 2016, rispettando le seguenti tappe: la documentazione del progetto di lavoro deve essere elaborata entro il 30 settembre di quest’anno; quattro prototipi di Yak-152 (due per i test di volo e due per le prove statiche strutturali e di fatica) devono essere realizzati entro il 30 ottobre 2015 e infine, il collaudo Stato deve essere completato entro il 30 settembre 2016.I requisiti emessi riportano una velocità massima di circa 300-320 Km/h con una distanza di decollo di 300 metri, un’autonomia di 1400 Km ed una tangenza di 4000 metri. Lo Yak-152 derivato dello storico Yak-52 è un addestratore basico monomotore ad ala bassa di costruzione interamente metallica dotato di carrello di atterraggio triciclo retrattile. Tra le sue dotazioni spiccano due seggiolini eiettabili Zvezda SKS-94M e un motore radiale M-14X da 360 hp che muove un’elica a tre pale. Con una velocità massima di 500 Km/h e un peso al decollo di 1320 Kg, lo Yak-152 possiede dei carichi limite di +9 e -7 G.

Foto:  Russian Helicopters e Yak

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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