LA LUNGA NOTTE DEL FALLITO GOLPE MILITARE IN TURCHIA

(aggiornato alle ore 13,20)

Il tentativo di golpe militare in Turchia è stato neutralizzato dalle forze fedeli al governo del presidente Recep Tayyp Erdogan.

Lo ha annunciato lo stesso esecutivo di Ankara, che aveva chiesto alla popolazione di scendere nelle strade per fermare i golpisti quando ancora era incerto il suo esito. All’alba gli scontri continuavano in alcune parti del Paese, ma il presidente aveva riguadagnato il controllo della situazione e sventato il tentativo di colpo di Stato.

I ribelli sembra abbiano ucciso 90 persone in tutto il Paese, tra i quali 47 civili: un numero tutto sommato limitato considerando la portata degli eventi anche se fonti militari lealiste hanno riferito di  104 i militari golpisti uccisi. I feriti complessivamente sarebbero 1.154.

Il governo turco ha per ora destituito 5 generali e 29 colonnelli. Lo ha reso noto l’emittente privata NTV. Poco prima il premier, Binali Yildirim, aveva assegnato l’incarico di capo di Stato maggiore della difesa ad interim al generale Umit Dundar in sostituzione del generale Hulusi Akara, che era stato catturato dai golpisti e poi liberato prima dell’alba.

Il capo di stato maggiore  dell’Aeronautica turca, il generale Abidin Unal, risulta ancora ostaggio dei golpisti. Il militare è stato rapito mentre si trovava ieri a una cerimonia di nozze della figlia del generale Mehmet Sanver, comandante dell’unità dell’Aeronautica della zona asiatica di Istanbul.

Secondo la ricostruzione fornita dal quotidiano Hurriyet, cinque elicotteri sono atterrati nel giardino dov’era in corso la cerimonia.

Alcuni militari golpisti sono scesi dagli elicotteri e hanno preso in ostaggio Unal, Sahver e altri comandanti.

I lealisti stanno trattando per ottenere il rilascio di Unal e degli altri militari  ancora in ostaggio.

 

Il ministero della Giustizia ha reso noto intanto che sono stati arrestati finora olre 1.500 militari, tra i quali alcuni comandanti di brigate e reggimenti dell’esercito e ha chiesto alla Grecia l’estradizione degli otto capi militari golpisti atterrati in territorio ellenico con un elicottero Black Hawk chiedendo asilo politico per sfuggire alla rappresaglia di Erdogan.

Degli otto ufficiali, sette indossavano l’uniforme militare mentre uno gli abiti civili:  l’elicottero non ha chiesto l’autorizzazione quando è entrato nello spazio aereo greco e il pilota si è giustificato adducendo un guasto meccanico.

“E’ un tradimento, pagheranno un prezzo molto alto”, ha minacciato Recep Tayyip Erdogan, capo di Stato e uomo forte del Paese, poco dopo essere atterrato all’aeroporto militare Ataturk di Istanbul, che nelle prime ore del golpe era stato occupato dai militari ma di cui la polizia, fedele al governo, ha preso successivamente il controllo.

Tanto Erdogan che l’esecutivo insistono che al tentativo golpe hanno partecipato solo un gruppo limitato di militari che ha puntato a disarmare la polizia e attaccare le sedi dei servizi segreti, fedeli a Erdogan e al partito AKP.

Il presidente turco, che era in vacanza sulla costa del mar Egeo, è riuscito a volare a Istanbul dove è stato accolto dalla folla di sostenitori che avevano ripreso il controllo dello scalo dopo alcune ore in cui indiscrezioni lo davano in fuga alla ricerca di asilo politico tra Germania, Gran Bretagna e Qatar.

La Turchia ha un governo e un presidente democraticamente eletti”, ha detto subito dopo l’atterraggio. Dopo una notte di caos, man mano che passano le ore la situazione nel Paese – 80 milioni di persone, alleato strategico per l’Ue e membro della Nato- si fa meno confusa e ormai l’epilogo sembra chiaro.

Del resto, nella notte ad Ankara ed Istanbul, rispondendo all’appello di Erdogan, la popolazione ha sfidato il coprifuoco imposto dai golpisti e si è opposta al colpo di Stato, addirittura in alcuni casi accerchiando i veicoli militari. In altri casi civili sono scesi nelle strade a supporto dei golpisti.

Sono stati sentiti colpi d’arma da fuoco ed esplosioni ad Ankara (sarebbe stata fatta esplodere una bomba al Parlamento e un’altra esplosione nel quartiere Golbasi, sempre nella capitale, ha causato la morte di almeno 17 poliziotti delle forze speciali lealiste). Il premier, Binali Yildirim, ha ordinato alle forze aeree di abbattere i caccia e gli elicotteri utilizzati dai golpisti mentre la Marina sembra non aver preso parte al tentativo di colpo di Stato e nella notte.

Anche l’opposizione, di solito critica con Erdogan, ha fatto dichiarazioni a suo sostegno: l’HDP, il partito filo-curdo, ha bocciata il colpo di Stato armato rimarcando che “l’unica soluzione è la politica democratica”.

All’alba la fazione golpista delle forze armate turche ha ancora sostenuto di non aver ceduto le armi: in una e-mail inviata dall’indirizzo dell’ufficio stampa del capo di Stato maggiore turco, la fazione golpista definitasi  “Concilio di pace”, ha sostenuto di essere ancora determinata a battersi.

 

Il movimento dell’iman Fethullah Gulen ha negato qualsiasi coinvolgimento nel tentativo di colpo di Stato in Turchia. Lo riportano i media internazionali indicando una dichiarazione ufficiale diffusa dalla Ong “Alleanza per i valori condivisi”, ispirata da Gulen, secondo la quale è da condannare “qualsiasi intervento militare nella politica interna turca”.

“Gli eventi si stanno sviluppando rapidamente ed è da irresponsabili specularvi”, prosegue il gruppo vicino al predicatore turco definendo altrettanto “irresponsabili” le accuse – diffuse anche dalla presidenza turca – su un coinvolgimento del movimento nel golpe.

L’ex imam 75 enne Fethullah Gulen, che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato di essere dietro il colpo di stato di stanotte, vive dal 1999 negli Stati Uniti: è stato un alleato di Erdogan fino al 2013 quando è scoppiato lo scandalo sulla corruzione nel governo turco che ha coinvolto molti esponenti dell’AKP.

(con fonti Ansa, Agi e AP)

Foto: AP e Reuters

Qui sotto una scaletta illustrata con foto e video dei drammatici eventi che hanno sconvolto la Turchia la notte scorsa durante le fasi iniziali del tentato golpe.

10:15 – Istanbul: Ponte del Bosforo bloccato dall’esercito. Dispiegamento inusuale.

10:15 – Prime fotografie emergono in rete.

10:21 – F16 volano sopra i cieli di Aknara.

10:23 – I golpisti si dispiegano per le strade di Ankara.

10:25 – IFV dell’esercito muovono verso Istanbul

10:28 – Prime esplosioni udite da testimoni vicino al Ponte di Istanbul

10:33 – Primi scontri fra la polizia e i militari

10:39 – I golpisti occupano Corum, In Anatolia.

10:40 – Carri armati golpisti entrano ad Istanbul.

10:43 – Rapporti multipli di soldati schierati nella provincia di Hatay, altri jet decollano da Diyarbakir.

10:44 – Altre esplosioni ad Ankara. Giornalisti riferiscono della chiusura dell’ambasciata britannica. Internet comincia a mancare.

10:44 – Voci di militari ad Istanbul che perquisiscono e disarmano le forze di polizia.

10:46 – Ponte di Istanbul, soldati urlano alle automobili in transito “C’è il coprifuoco, andate tutti a casa”.

10:46 – Rapporti sostengono che la legge marziale sia stata dichiarata in tutta la nazione dall’esercito Turco.

10:50 – Carri dell’esercito davanti al quartier generale della polizia a Bayrampasa, Istambul.

10:51 – Colpi d’arma da fuoco ad Ankara. Jet ed elicotteri continuano a volare sulla città.

10:54 – Un elicottero apre il fuoco nei pressi del Sottosegretariato del MIT (Servizi segreti Turchi) ad Ankara.

10:58 – Twitter e Facebook smettono di funzionare. (I giornalisti e chi continua a postare usa una VPN per aggirare i blocchi della rete turca, soluzione che viene spesso utilizzata in Turchia anche in tempi “tranquilli” NDR)

10:58 – Il dipartimento di polizia di Ankara chiama in servizio tutti gli agenti disponibili.

11:00 – Il Primo Ministro turco Binali Yildimir dichiara che un “Un colpo di stato è in corso”, che “il governo non lo permetterà, sosterremo la democrazia” e che “molti pagheranno per questo”.

11:00 – Anche Youtube viene bloccato.

11:00 – Confermato che Erdogan si trovava a Bodrum in vacanza.

11:10 – La Lira Turca precipita nel cambio col dollaro.

11:16 – I golpisti circondano l’aeroporto Ataturk ad Istanbul.

11:19 – La tv di stato turca interrompe le trasmissioni.

11:21 – Il Pubblico Ministero Turco lancia una investigazione sul colpo di stato, ordina l’arresto di ogni militare armato per le strade.

11:21 – L’aeroporto di Ataturk viene occupato dai militari.

11:28 – Dichiarazione dallo Stato Maggiore: “La Turchia è sotto il controllo del TSK” (Da leggersi, il golpe è un successo). Il Governo nega.

11:30 – Rapporti di esplosioni presso la caserma delle forze speciali della polizia ad Ankara.

11:30 – L’emittente TRT è sotto il controllo dei militari.

11:31 – I militari dicono che tutte le relazioni internazionali continueranno, lo stato di diritto deve rimanere la priorità

11:37 – L’esercito arresta civili presso i posti di blocco.

11:38 – Generale dello Stato Maggiore preso in ostaggio nei quartieri generali dell’esercito.

11:38 – Tutti i voli dall’aeroporto di Ataturk cancellati.

11:46 – I militari occupano Piazza Taksim, Istanbul.

11:50 – Prima reazione della Casa Bianca: “Stiamo leggendo i rapporti, vi faremo sapere se avremo qualcosa”

11:54 – Dichiarazione delle Forze Armate, il golpe non era autorizzato dal comando militare.

11:54 – Gli Stati Uniti confermano una “possibile tentata sollevazione”.

11:56 – Scontri a fuoco ad Ankara.

11:59 – I militari assediano la sede del partito AK ad Istanbul.

00:00 L’agenzia di intelligence turca dichiara che il colpo è quasi soppresso, finirà prima del mattino.

00:06 – Ancora colpi sparati da elicottero presso lo Stato Maggiore e la sede dei Servizi.

00:09 – Coprifuoco dichiarato dai golpisti in tutta la Turchia tramite la tv nazionale.

00:09 – Soldati nei corridoi dell’emittente TRT.

00:12 – L’emittente TRT trasmette le dichiarazioni dei militari, parla una giornalista dell’emittente, si chiamano “Il Concilio Nazionale della Pace”, affermano che il governo è capitolato, che scriveranno una nuova costituzione e che la legge marziale è imposta. Tutte le uscite (porti, aeroporti) vengono chiuse. Si oppongono al governo autocratico, all’incremento del terrorismo.

00:14 – Civili nelle strade contro il colpo di stato.

00:19 – Colpi d’arma da fuoco al palazzo presidenziale.

00:22 – Festeggiamenti ad Aleppo delle forze di Assad per il colpo di stato in Turchia.

00:27 – Il presidente Turco Erdogan rilascia una dichiarazione alla CNN turca tramite una videochiamata trasmessa su un cellulare. Incita il pubblico ad andare in strada e negli aeroporti a protestare.

00:32 – Fonti della difesa statunitense affermano che Erdogan è in volo nei cieli sopra Istanbul, ma gli viene negato l’atterraggio, cerca quindi asilo politico in Germania.

00:42 – La polizia in assetto antisommossa spara in aria a piazza Taksim, chiedendo all’esercito di andarsene.

00:43 – Segnalata corsa agli sportelli in tutta la Turchia.

00:45 – I sostenitori di Erdogan cominciano a rispondere all’appello. Segnalato raduno pro Erdogan a Yozgat, 170 km da Ankara.

00:50 – Ad Ankara i civili attaccano con pietre i carri golpisti.

00:50 – Ancora jet a bassa quota su Istanbul, esplosioni presso la tv di stato ad Ankara.

00:56 – Elicottero militare apre il fuoco sulla capitale.

00:56 – Manifestanti bloccano i carri armati diretti verso il palazzo del Primo Ministro.

00:56 – I manifestanti, probabilmente ad Ankara, prendono il controllo di un blindato.

1:04 – Rapporti indicano che un F16 avrebbe aperto il fuoco sulla polizia.

1:06 – La polizia lealista inizia ad arrestare i militari golpisti ad Ankara.

1:06 – I manifestanti prendono il controllo di altri blindati ad Ankara.

1:08 – Il segretario di Stato Kerry offre il suo supporto alla democrazia turca.

1:09 – Carri armati aprono il fuoco attorno al parlamento turco.

1:11 – I militari sono costretti a ritirarsi dall’aeroporto Ataturk di fronte alla folla dei manifestanti, due generali arrestati.

1:14 – I carri golpisti aprono il fuoco attorno all’aeroporto di Istanbul.

1:19 – Colpi d’arma da fuoco sul ponte del Bosforo, almeno tre feriti.

1:21 – I manifestanti occupano piazza Taksim, l’esercito è in inferiorità numerica.

1:23 – Un carro armato assaltato dai manifestanti ad Ankara tentando di distanziare la folla quasi la travolge e distrugge un’automobile parcheggiata.

1:24 – La sede dell’Intelligence ad Ankara è in fiamme

1:26 – I manifestanti riprendono il controllo dai militari del Palazzo Governativo di Sakarya.

1:28 – Il Ministro della Difesa turco dichiara che la Marina non sostiene il Golpe.

1:39 –VVeicoli blindati arrivano a piazza Taksim per disperdere la folla. Seguono colpi d’arma da fuoco.

1:40 – Sale ad un morto e 5 feriti il conteggio delle perdite al Ponte del Bosforo. 

1:41 – Manifestazioni por Erdogan a Antakya, Gaziantep, Izmir ed altre città.

1:43 – La Polizia di Istanbul arresta vari militari golpisti.

1:47 – Le Moschee cominciano a chiamare in preghiera i fedeli. Altre suonano l’inno nazionale.

1:55 – I soldati al ponte sul Bosforo si arrendono.

1:55 – Ad Ankara l’elicottero continua a fare fuoco contro bersagli di terra.

2:00 – Le forze Speciali Turche dichiarano di essere in missione per fermare il colpo di stato.

2:00 – Jet lealisti abbattono elicottero golpista sopra Ankara.

2:03 – 17 perdite per i poliziotti della caserma di Golbasi.

2:06 –Il comandante della Terza Armata intima a tutti i soldati di ritornare nelle basi.

2:16 – La polizia e i manifestanti riprendono il controllo degli studi dell’emittente TRT.

2:25 – Il primo ministro Yildirim dichiara una no fly zone sopra Ankara.

2:28 – Fallito l’attacco al palazzo presidenziale, 13 golpisti catturati.

2:33 – L’agenzia d’intelligence dichiara che il golpe è fallito.

2:41 – Parlamento colpito da bombe.

2:41 – I manifestanti si sdraiano davanti ai carri nelle strade di Istanbul per fermarli.

2:41 – Udite altre esplosioni ad Istanbul come ad Ankara.

2:46 – Ministero dell’Interno sotto bombardamento.

2:47 – Il comando della Seconda Armata si dice pronto ad intervenire ad Istanbul non appena ricevuto l’ordine.

2:49 – Fumo si alza dal parlamento Turco.

2:53 – Il Capo di Stato Maggiore Hulusi Akar viene liberato.

2:58 – Il Gulfstream di Erdogan volo sopra Istanbul Inizia le manovre per atterrare ad Ataturk. E’ decollato da Dalaman, ma il piano di volo non ha una destinazione.

3:04 – Comandante ribelle catturato comunica ai suoi uomini di abbassare le armi e di arrendersi.

3:10 – Scontri a fuoco ad Ankara attorno al parlamento e al quartier generale delle Forze Armate.

3:21 – Erdogan atterra ad Istanbul, accolto dalla folla che lo attendeva, avvisata del suo arrivo.

3:22 – Altro bombardamento del parlamento.

3:24 – L’esercito assalta l’amministrazione satellitare turca (che controlla i canali satellitari).  E occupa gli studi della CNN turca

3:26 – I soldati si ritirano da piazza Taksim

4:03 – La folla acclama Erdogan all’aeroporto Ataturk

4:10 – Un civile appare sugli schermi della CNN, dice che le forze speciali e i civili hanno ripreso il controllo della struttura.

4:19 – Erdogan parla ad una conferenza stampa del golpe. Sostiene che l’esecito abbia bombardato la sua località di vacanze poco dopo la sua partenza. “Il colpo di stato è una benedizione, poiché ci ha mostrato chi non è degno di essere parte dell’Esercito Turco”, ”Pagheranno un caro prezzo per il loro tradimento”

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