PIRATERIA IN CALO MA SEMPRE PERICOLOSA

Gli attacchi dei pirati sono in calo ma continuano a costituire un serio pericolo nel Golfo di Guinea e Corno d’Africa come rivela il rapporto di Oceans Beyond Piracy (OBP).

Nelle acque somale nel 2015 si sono registrati solo 16 attacchi, nessuna nave mercantile internazionale è stata catturata dai pirati che hanno dovuto accontentarsi di sequestrare pescherecci o imbarcazioni commerciali provenienti dai Paesi della regione.

I marinai che hanno subito attacchi sono stati 306 dei quali 108 sequestrati (contro i 17 del 2014 e i 1.090 del 2010) mentre 41 restano prigionieri dei pirati.

Anche i costi per la difesa delle navi sono scesi dai 7 miliardi di dollari del 2010 a 1,3 miliardi nel 2015

Nel Golfo di Guinea la minaccia (54 attacchi nel 2015 per il 48% in acque Internazionali) ha comportato spese ai Paesi rivieraschi per 720 milioni di dollari di cui circa la metà per ingaggiare scorte e guardie armate e 276 milioni per costruire nuove navi da pattugliamento.

In quella regione la pirateria compie azioni sempre più violente che l’anno scorso hanno visto attaccate navi che imbarcavano complessivamente 1.225 marinai dei quali 44 sono stati sequestrati e 23 uccisi.

In Asia sud orientale le azioni piratesche sono state 199 l’anno scorso (per il 67% attuate nelle acque degli stretti malesi), nel 38% dei casi i pirati erano dotati di armi da fuoco e gli arrembaggi hanno coinvolto 3.674 marittimi dei quali 23 rimasti feriti.

Negli ultimi quattro mesi dell’anno si sono registrate solo l’8% cento degli arrembaggi complessivi.

L’anno scorso nel mondo sono stati arrestati oltre mille pirati ma il rapporto di OBP raccomanda di mantenere un’elevata deterrenza contro il fenomeno che potrebbe tornare ad esplodere qualora dovessero diminuire le misure di sicurezza attuate negli ultimi anni con l’impiego di flotte militari e guardie armate a bordo dei mercantili.

Il rapporti ha infatti evidenziato che, soprattutto a causa dei costi, un numero crescente di armatori ha rinunciato a imbarcare team di guardie armate sui propri mercantili in transito nelle cosiddette High Risk Areas creando così nuove opportunità per le bande di pirati.

Foto: Marina Militare, OBP, Royal Navy

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