News da Mosca

La IAF implementa le suite EW a 90 elicotteri Mil Mi-17

La Terza Base Repair Depot di Chandigarh (che fa capo al Comando di Manutenzione dell’Indian Air Force), in collaborazione con la società statale Bharat Electronics Limited (BEL) installerà nuove suite da guerra elettronica (EW) per 90 elicotteri della famiglia dei Mi-17.

A riferirlo il quotidiano locale Tribune, secondo cui l’IAF avrebbe intenzione di aggiornare 56 Mil Mi-17 e 34 Mil Mi-17-1V (versione da esportazione del Mi-8MTV-1) dotandoli di suite EW in modo da aumentare le loro capacità di operare in modo efficace in ambienti ostili.

Si tratta di un’operazione di retrofit da effettuare sulle vecchie versioni dei Mi-17 che tenderebbe così a parificare l’avionica EW già presente nei recenti modelli Mi-17-V5.

La suite EW comprenderà ovviamente un ricevitore di allarme radar (RWR), un sistema di allerta di lancio missilistico (MAWS) e un sistema di erogazione di contromisure (CDMS).

L’Indian Air Force si aspetta che il programma di aggiornamento dei 90 Mi-17 venga completato entro 4 anni dalla data di inizio dei lavori, il tutto inclusivo della formazione di un gruppo iniziale di piloti, ingegneri di volo e tecnici addetti alla gestione nonché al funzionamento e alla manutenzione dei nuovi sistemi EW.

Confermato il passaggio della pattuglia acrobatica Strizhi sui nuovi MiG-35

Come avevamo anticipato nel gennaio 2017, in occasione della presentazione a Mosca del MiG-35 e come recentemente confermato dal Vice Comandante della Forza Aerospaziale russa Ten. Gen. Andrei Yudin in occasione dell’80° anniversario del 237 Centre for Display of Aviation Equipment (237 TsPAT) sito a Kubinka, la pattuglia acrobatica degli Strizhi (“rondoni” in italiano) riceverà una formazione dei nuovi caccia MiG di generazione “4++” dopo il completamento dei test di Stato.

“Si prevede la riqualificazione dei piloti del team acrobatico Strizhi su caccia MiG-35.” – ha dichiarato Yudin – “Attualmente infatti il caccia è impegnato con i test di Stato; successivamente i primi esemplari di MiG-35 saranno ricevuti dal Centro di volo, prove e collaudo sito nella base aerea di Akhtubinsk e dal Centro di formazione aeronautica di Lipetsk, dopodiché saranno trasferiti in servizio nello squadrone della pattuglia acrobatica nazionale che attualmente opera con i MiG-29.”

Secondo Yudin, l’altra pattuglia acrobatica presente a Kubinka ovvero i Russian Knights recentemente oggetto di transizione dai Su-27P e Su-27UB verso i nuovi Sukhoi Su-30SM, hanno ottenuto la totale padronanza sul nuovo caccia Sukhoi.

 

Il Ministero della Difesa russo cancella l’ordine per i due tanker Il-96-400TZ

Secondo il quotidiano Izvestia, il Ministero della Difesa russo avrebbe formalmente cancellato il contratto con la United Aircraft Corporation (UAC) per l’acquisto di due nuove aerocisterne Ilyushin Il-96-400TZ, un’operazione che consisteva nella prima trasformazione in Russia di un wide-body civile in un’aerocisterna militare e per questo motivo definito dagli analisti militari come uno degli ultimi progetti militari più ambiziosi della Russia.

L’argomento dell’Il-96-400TZ è stato ampiamente trattato da Analisi Difesa nel febbraio del 2015 e nel marzo dello scorso anno durante i vari passaggi del progetto e secondo le dichiarazioni rese a suo tempo dal costruttore, l’Il-96-400TZ sarebbe stato in grado di trasportare un carico utile di carburante pari a 65 tonnellate con un raggio d’azione di 3.500 chilometri; valori sensibilmente maggiori rispetto a quelli dell’Il-78M (40 tonnellate di carburante e un raggio d’azione di 3.000 km).

Questo velivolo avrebbe dunque consentito un supporto più efficace per la flotta di bombardieri strategici a lungo raggio Tupolev Tu-95MS e Tupolev Tu-160.

Poiché il Ministero della Difesa russo si è rifiutato di commentare ulteriormente la decisione presa possiamo solo supporne alcuni motivi che ne hanno decretato la fine.

Da un lato potrebbe esserci il motivo del costo dell’implementazione: l’industria non sarebbe riuscita a offrire una conversione economica di alcuni velivoli precedentemente costruiti come versioni commerciali Il-96-400T; d’altro canto i tempi d’implementazione delle modifiche che sarebbero potuti essere lunghi oltre il dovuto senza contare infine, aspetto di non poco conto, che il ciclo di vita delle cellule individuate era troppo in là con gli anni rispetto a quanto programmato dalla Difesa russa per il futuro ruolo di aerocisterna.

Nelle speranze del costruttore una volta superati i test da parte delle due prime macchine, si sperava in un contratto per altri 30 velivoli dello stesso tipo.

 

Foto: Russianj Helicopters

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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