A Herat arrivano gli albanesi: al via la riduzione del contingente italiano

Prende il via il ritiro di circa 200 militari italiani dei 900 schierati in Afghanistan con una prima aliquota di un centinaio di soldati resa possibile dall’arrivo a Herat di una compagnia composta da 66 ufficiali e militari albanesi che verranno assegnati al Train Advise and Assist Command West (TAAC-W) a comando italiano dell’operazione NATO Resolute Support.

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La notizia della partenza degli albanesi, che già in passato hanno offerto compagnie di fanti assegnati alla “force protection” della base di Camp Arena situata all’aeroporto di Herat è stara resa nota ieri dall’agenzia Nova e dal sito Perseonews che hanno riportato le dichiarazioni del ministro della Difesa albanese, Olta Xhacka (nella foto a lato) durante la cerimonia di partenza del piccolo contingente per l’Afghanistan.

“Questa sarà la prima volta che le nostre unità speciali si impegneranno per l’addestramento delle truppe afghane”, ha spiegato Xhacka anticipando che una parte dei soldati di Tirana verrà impiegata all’interno dei Military Advisory Team (MAT) che supportano i reparti del 207° Corpo dell’Esercito Afghano, struttura in cui gli albanesi affiancheranno i consiglieri militari italiani.

Il ministro ha ricordato inoltre che le unità dell’esercito albanese partecipano a missioni militari in diversi paesi del mondo, dal Mali a Bosnia e Kosovo, dalla Lettonia all’Iraq e all’Afghanistan, mentre le navi della Marina militare di Tirana fanno attualmente parte della missione della Nato nel Mar Egeo.

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La riduzione degli organici del contingente italiano, varata un anno or sono dal ministro Roberta Pinotti (governo Gentiloni) per concentrare più forze nell’area Sahel-Libia- Mediterraneo  e confermata dall’attuale esecutivo e dal ministro Elisabetta Trenta,  si svilupperà nell’ambito dell’imminente avvicendamento tra la Brigata Pinerolo (in Afghanistan dal giugno scorso) e la Brigata Aeromobile Friuli, già arrivata a Herat con comando e reparti incentrati sul 66° reggimento fanteria aeromobile Trieste con poco meno di un centinaio di organici in meno rispetto alla Pinerolo.

Il taglio degli organici italiani dell’Operazione Resolute Support era stato “digerito” da Stati Uniti e comando alleato a Kabul a patto che non comportasse una riduzione delle forze complessive assegnate al TAAC-W.

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Per questo si è dovuto attendere l’arrivo della compagnia albanese per attuare la prima riduzione delle forze nazionali mentre a gennaio dovrebbe giungere a Herat un’altra compagnia di fanteria fornita da un paese Nato (probabilmente il Montenegro che ha recentemente aderito all’Alleanza Atlantica e da tempo invia piccoli reparti in Afghanistan – nella foto a lato un militare montenregrino nel paese asiatico) rendendo così possibile il completamento della riduzione degli organici italiani.

Come riferisce il portale della Difesa italiana, nel TAAC-West sono attualmente presenti i seguenti assetti nazionali:

  • Task Force ARENA, sotto il comando del Colonnello Fabrizio De Pasquale, che rappresenta la forza di manovra ed il Comando logistico di Teatro, con sede a Herat e operante nell’area di responsabilità del TAAC-W, su base 9° Reggimento fanteria “BARI” dal quale dipendono:
    • l’IMC (Infrastructure Management Center), responsabile del procedimento per le attività tecnico/progettuali, esecutive ed amministrative svolte e supportato da un Ufficiale progettista/Direttore dei lavori/Coordinatore Sicurezza e da due Sottufficiali addetti alle infrastrutture;

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  • il JMOU (Joint Multimodal Operation Unit), costituito da personale dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito, con il compito di gestire personale e materiali in transito dall’APOE/APOD di Herat e comprendente un Nucleo Passeggeri ed un Nucleo Cargo, ed una cellula interforze RSOM (Reception Staging Onward Movement), composto da personale dell’Aeronautica Militare;
  • Il Force Protection Task Group su base Battaglione del 9° reggimento “BARI”, agli ordini del Tenente Colonnello Emiliano Forte, con alle dipendenze:
  • compagnia fucilieri (Alpha Coy) su base Supporto alla Manovra con com—-piti di base defence (towers) e gate check;

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  • compagnia fucilieri (Bravo Coy) su base 3^ Compagnia con compiti di internal patrol/flight line security, security patrol (gda)/landing path security, Quick Reaction Force e comprende anche una componente UAV e l’assetto JTAC;
  • compagnia genio (Charlie Coy) su base 11° Reggimento Genio Guastatori, costituita da assetti del genio altamente specializzati nella gestione della minaccia di ordigni esplosivi, di residuati bellici e mine supportati anche da unità cinofile appartenenti al “Centro Militare Veterinario” di Grosseto;
  • Plotone sistema di sorveglianza (surveillance system platoon-IFPS) che ha alle dipendenze gli assetti GBOSS, PILAR/HALO/VTCC/LYRA/MINICOLIBRI e l’assetto BDOC;
  • Close Protection Team del Comandante di TAAC-W.
  • Forward Support Base (FSB), la componente nazionale interforze, su base Reggimento Logistico “PINEROLO”, che si occupa degli aspetti gestionali e logistici di carattere strettamente nazionale, da cui dipende:

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  • Compagnia C4, unità interforze con il compito principale di assicurare le comunicazioni vitali per il comando e controllo di tutte le unità italiane. Attualmente è costituita da personale del 7° Reggimento Trasmissioni, del 33° rgt. EW e da assetti specialistici dell’Aeronautica Militare;
  • Comando Sanitario di Contingente comprendente gli assetti sanitari presenti presso il TAAC-West: un pronto soccorso e infermeria (ROLE 2 – Plotone Sanità), nucleo disinfettori, veterinario, farmacista, MEDEVAC;
  • Plotone TRAMAT dal quale dipende l’officina, la squadra Recupero e Trasporti, il deposito carburanti, il nucleo ricambi il laboratorio armi e il team di artificieri;
  • Le squadre NCB, CFI e VTV.
  • Mobile Medical Team costituito da Ufficiali medici;

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  •   Military Advisory Team\ Regional Corps Battle School (MAT\ RCBS), assetto composto da militari provenienti principalmente dai vari reggimenti della Brigata “PINEROLO”, quali “advisor” nella formazione e assistenza dei quadri delle unità dell’Esercito afgano;
  •  Operations Coordination Centre-Regional  Advisor Team (OCC-R AT), uno degli elementi di assistenza alle ANSF, operanti nell’ambito del concetto SFA (Security Force Assistance), in cui operano anche gli assetti MAT e PAT (Military / Police Advisory Team) del TAAC-West, e come gli stessi riveste un ruolo di massima importanza per la realizzazione del piano di transition, finalizzato all’indipendenza e all’autosufficienza delle forze di sicurezza afghane;

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  •  Police Advisor Team (PAT), costituito da Carabinieri provenienti dal 7° Reggimento “Trentino-Alto Adige” e 13° Reggimento “Friuli Venezia Giulia”. Il loro compito è condurre attività di advising, assistance e training a favore dell’Afghan Uniform Police (AUP) e della Afghan National Civil Order Police (ANCOP);
  •  Joint Air Task Force (JATF), al comando del Colonnello pilota Gustavo CICCONARDI, è l’unità che gestisce l’aeroporto di Herat nonché tutti gli assetti dell’Aeronautica Militare nel Teatro operativo; l’attività si articola attraverso l’Airfield Management Task Group; nello specifico il Servizio Antincendio, il Servizio di Controllo del Traffico Aereo, il Servizio Meteo, la Sicurezza Volo e la Manutenzione alle Radioassistenze per l’Aeronavigazione;

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  •  Task Group Fenice, su base 5° Rgt. AVES “Rigel”, è l’unità dell’Aviazione dell’Esercito che gestisce gli assetti schierati in Teatro; gli NH90, adibiti al trasporto del personale e dei rifornimenti, gli A129 D “Mangusta” con compiti di esplorazione e scorta e il Tactical Unmanned Aircraft System (TUAS) “Shadow 200 RQ-7C”, UAV che fornisce supporto per la ricognizione e sorveglianza aerea day/night. E’ comandata dal Tenente Colonnello Fabio Canteri;
  •  Centro Amministrativo d’Intendenza – Interforze (CAI-I), il polo amministrativo di riferimento di tutto il contingente Italiano schierato nella Regione Ovest; l’attuale direttore del Centro è il Colonnello del Corpo di Commissariato dell’Aeronautica Militare Filippo La Corte.

@GianandreaGaian

Foto:  Radio Tirana, Operazione Resolute Support e Difesa.it

 

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Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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