India come Turchia? Il russo S-400 mina i rapporti con gli USA

Nel mese di ottobre dello scorso anno, a seguito di colloqui tra il primo ministro indiano, Narendra Modi, e il presidente russo, Vladimir Putin, India e Russia hanno firmato un accordo da 5 miliardi di dollari per il sistema di difesa aerea S-400.

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Gli Stati Uniti hanno minacciato l’India di gravi implicazioni sulle relazioni militari, precludendo future cooperazioni se  Nuova Delhi dovesse acquistare il sistema di difesa missilistica russo S-400.  L’accordo indo-russo potrebbe comportare, sanzioni statunitensi in base al Countering America’s Adversaries Through Sanctions (CAATSA) istituito dal Congresso degli Stati Uniti sugli acquisti di armi dalla Russia.

L’S-400 è noto come il sistema di difesa missilistica terra-aria tra i più avanzati al mondo (da molti considerato il più avanzato).in grado di intercettare missili balistici e da crociera avanzati a una distanza massima di 400 chilometri.

La Cina è stata il primo acquirente straniero ad acquisirlo. Nel corso degli anni l’India ha diversificato le sue forniture di armi anche se gli Stati Uniti stimano che il 60-70% del suo hardware sia di origine russa.

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Il rapporto tra gli Stati Uniti e l’India, nel corso degli ultimi anni è sicuramente migliorato. Un fattore chiave per il rafforzamento del dialogo tra India e Stati Uniti è rappresentato dalla crescente potenza della Cina sul piano economico e militare. L’India teme lo sviluppo della Belt and Road Initiative, la Nuova Via della Seta di Pechino, il rafforzamento dell’asse Cina-Pakistan e le pressioni di Pechino sulle terre di confine tra India e Bhutan.

La cooperazione bilaterale con Washington rappresenta senz’altro una risposta ampia e multisettoriale, copre il commercio e gli investimenti, la difesa e la sicurezza, l’istruzione, la scienza e la tecnologia, la sicurezza informatica, l’alta tecnologia, l’energia nucleare civile, la tecnologia spaziale e le applicazioni, l’energia pulita, l’ambiente, lgricoltura e la salute.

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Le relazioni della Difesa sono emerse come uno dei pilastri principali della partnership strategica tra India e Stati Uniti con la firma del “New Framework for India-U.S. Defense Relations” nel 2005 e la conseguente intensificazione dei contratti per prodotti per la Difesa, esercitazioni congiunte, scambi di personale, collaborazione e cooperazione in materia di sicurezza marittima e contro-pirateria. L’accordo quadro sulla difesa è stato aggiornato e rinnovato per altri 10 anni nel giugno 2015.

Nel 2016, durante l’ultimo incontro del Presidente Obama alla Casa Bianca con il Primo Ministro Modi, gli Stati Uniti avevano elevato l’India al rango di importante partner di Difesa, aprendo all’acquisizione da parte di Nuova Delhi di una serie di mezzi ed equipaggiamenti statunitensi tra i quali spiccano gli aerei cvargo C-130J e C-17, gli elicotteri da attacco AH-64 Apache e i pattugliatori marittimi P-8.

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In un discorso davanti al Congresso, Modi celebrava i crescenti rapporti diplomatici ed economici del suo paese con gli Stati Uniti. Due mesi dopo, gli Stati Uniti e l’India firmarono un accordo su una cooperazione militare più profonda dopo quasi un decennio di negoziati.

Nel 2018, durante il dialogo “2+2” a Nuova Delhi, il segretario di Stato americano Mike Pompeo e il segretario alla Difesa Jim Mattis firmano un accordo con il ministro degli esteri indiano Sushma Swaraj e il ministro della Difesa Nirmala Sitharaman. L’accordo di compatibilità e sicurezza delle comunicazioni (COMCASA) offre all’India accesso a tecnologie di comunicazione avanzate utilizzate negli apparati del Pentagono e consente la condivisione di informazioni in tempo reale tra le forze armate dei due paesi. L’accordo era in fase di negoziazione da quasi un decennio.

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Le forze navali dei due paesi interagiscono regolarmente e partecipano a diverse esercitazioni congiunte e anche se a quanto sembra l’accordo per produrre in India i caccia F-16 statunitensi con Nuova Delhi non ndrà in porto Lockheed Martin starebbe offrendo quello che definisce un “nuovo caccia”, noto come F-21, che verrebbe specificamente costruito in India.

Recentemente, secondo The Economic Times, se il contratto con la Russia per gli S-400 venisse cancellato, gli Stati Uniti potrebbero offrire addirittura i cacciabombardieri F-35 di quinta generazione sia per l’Aeronautica che per la Marina.

Inoltre, nel tentativo di far desistere l’India dall’acquistare il sistema di difesa missilistico russo gli Stati Uniti avrebbero offerto il NASAMS II (National Advanced Surface-to-Air Missile System) per la protezione della regione della capitale contro i missili balistici. Inoltre, gli Stati Uniti avrebbero trattato con l’India anche i sistemi di difesa avanzati (THAAD) e Patriot Advance Capability (PAC-3), che hanno però un costo più elevato rispetto al sistema S-400.

 

Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.

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